di Vito Giustino

Sono passati ormai tre anni da quando il gruppo teatrale filodrammatico TeatrAmico portò in scena, fra le stanze del palazzo Pesce, lo spettacolo “InsanaMente”, in cui ogni attore interpretava un diverso monologo scritto da Aldo Nicolaj, uno dei più grandi commediografi italiani novecenteschi. Da allora molte cose sono successe, molte abitudini sono cambiate e per gli artisti di teatro molti spettacoli sono saltati. Anche la TeatrAmico aveva una commedia in cartellone a marzo… Ma non si sono persi d’animo e con la passione per il teatro che li contraddistingue hanno ripreso in mano questo loro vecchio successo la cui formula (che prevede sia il pubblico, suddiviso in piccoli gruppi, a recarsi da una stanza all’altra dove l’attore di turno recita il suo monologo) ben si presta alle misure anti-Covid.

Rispetto a tre anni fa è cambiata la location, non più il palazzo Pesce bensì il castello Angioino, e in piccola parte è cambiato anche lo spettacolo, alcuni monologhi sono stati tolti e altri se ne sono aggiunti.

La struttura attuale è questa: entrando nella prima stanza del Castello ecco Vito Orlando che interpreta “Il cadavere”. Spostandoci nella sala conferenze troviamo Vanna Moccia con “La pianta di limone” e Rino Giuliani, ideatore dello spettacolo, che ha fatto confluire nel suo numero due monologhi nicolajani, “Una battaglia perduta” e “La svista” (in cui ha inserito anche una citazione shakespeariana, bravo chi la coglie). Al piano di sopra Angela Digiorgio interpreta “Sali e tabacchi” e Carla Zanibellato “Viva la regina”. Scendendo entriamo in uno stanzino in cui Pasquale Legretto recita “L’uomo del sud” e Armando Lorusso “Acqua e sapone”. Infine, nel cortile, Paola Salustio interpreta “Nozze coi sassi” e Marilena Berardi “Mater amorosa”. In tutto nove monologhi, lunghi non più di dieci-quindici minuti ciascuno.

Si ride, ma si ride amaramente. Non solo per la situazione che stiamo vivendo, costretti a guardare uno spettacolo tenendo su tutto il tempo la mascherina (stranamente non si è lamentato nessuno, segno che gli ultimi dati sul contagio hanno spinto tutti a rialzare le difese. In realtà non avremmo mai dovuto abbassarle, ma questa è un’altra storia), ma proprio per i testi che abbiamo ascoltato. Nicolaj è stato un maestro dello humour nero, i protagonisti delle sue commedie sono sempre personalità borderline, che attraverso la loro follia personale raccontano quella della società che li circonda, quindi la nostra. In tempi di imperante politicamente corretto, in cui sembra non si possa dire più nulla senza che si offenda qualcuno, è giusto ricordare che l’arte ha anche il compito di offendere, di scuoterci da quel che crediamo per capire cosa c’è realmente. Un plauso alla compagnia TeatrAmico non solo per la bravura (credete sia facile tornare a calcare il palcoscenico dopo mesi di fermo e mentre la situazione è ancora per tutti nebulosa?), ma anche per aver voluto dare qualcosa ai molesi in questa estate così folle e diversa dal solito. Neanche fosse un personaggio di Aldo Nicolaj.

“InsanaMente” andrà in scena ancora stasera e domani, 8 e 9 agosto, al castello Angioino a partire dalle ore 20.30. Per prenotazioni chiamare il 3408639036 o il 3495145365.

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