di Francesco Mazzotta

Francesca Benetti

«Quando gli ucelli portaranno i zoccoli», Musiche del ‘600 e ‘700, da Tarquinio Merula a Isabella Leonarda, prima donna ad aver pubblicato sonate strumentali:
FRANCESCA BENETTI, voce tiorba e chitarra
GIOVANNI ROTA, violino

La voce come un trampolino, per tuffarsi nel cuore musicale del XVII e XVIII secolo. Francesca Benetti canta e suona con tiorba e chitarra un florilegio di brani antichi, da Johann Sebastian Bach indietro sino a Tarquinio Merula, l’autore della canzonetta «Quando gli ucelli portaranno i zoccoli» che dà il nome al progetto.

E in questo viaggio sonoro nel passato, in programma domenica 13 settembre (ore 20.45) a Palazzo Pesce, a Mola di Bari, la musicista trentina è accompagnata dal violinista Giovanni Rota, direttore dell’associazione Sentieri Armonici di Monopoli che propone la serata come terzo appuntamento del ciclo di quattro concerti in Terra di Bari sostenuto da Puglia Sounds Live, il bando che finanzia qualificate attività dal vivo sul territorio regionale in un momento di particolare difficoltà per l’intero comparto musicale, messo in crisi dall’emergenza sanitaria.

Giovanni Rota

Il programma si apre con un omaggio a una delle poche figure femminili della scena musicale del XVII secolo, la suora orsolina Isabella Leonarda (1620-1704), prima donna ad aver pubblicato sonate per 1, 2, 3 e 4 strumenti, delle quali le più interessanti sotto il profilo formale sono quelle per violino solo. E, infatti, Giovanni Rota suonerà una di queste Sonate, brano che introduce l’ascoltatore in un’esperienza spazio-temporale puntellata da sarabande, ciaccone, fantasie, preludi e canzoni di Alessandro Piccinini, Nicola Matteis, George Philipp Telemann, Bach padre, Giovanni Girolamo Kapsberger, Johan Heinrich Schmeltzer e, per l’appunto, Tarquinio Merula. Dal repertorio del compositore di Busseto, che fu anche importante organista, vengono proposte due canzonette tratte dal «Curtio precipitato», raccolta di musica vocale profana pubblicata nel 1638. Si tratta del brano che ispira il titolo del concerto, «Quando gli ucelli portaranno i zoccoli», e di «Hor ch’è tempo di dormire».

L’appuntamento è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria al 393.1340912 ed è finanziato dal bando Programmazione Puglia Sounds Live 2020/2021 nell’ambito dell’intervento Regione Puglia FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro.

Il ciclo si chiude martedì 22 settembre (ore 20.45), sempre a Palazzo Pesce, a Mola di Bari, con il recital «Non cchiù Ciccillo mio». Protagonista della serata, l’ensemble Le Musiche da Camera, formazione napoletana composta da Rosa Montano (mezzosoprano), Egidio Mastrominico (violino barocco di concerto), Leonardo Massa (violoncello barocco) e Debora Capitanio (clavicembalo) che della Napoli barocca ricrea suoni e atmosfere nel segno di un rigore filologico capace di abbinare all’esecuzione storicamente informata con strumenti antichi una verve tutta partenopea.

Info  www.sentieriarmonici.org

 

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