di Vito Giustino

L’arte astratta non è un’arte “facile”. L’artista cerca di esprimere attraverso i quadri il proprio universo interiore, il che richiede un certo sforzo di empatia da parte del pubblico, che in compenso però può dare una propria interpretazione personale di ciò che vede, e quindi portare a sua volta il proprio universo interiore nel giudizio. L’incontro con un’opera astratta può diventare così l’occasione di uno scambio di esperienze.

Al castello Angioino di Mola è attualmente in corso una mostra, “Extravanguardia 4 – Necessità della pittura”, che raduna alcuni dei più importanti artisti di ieri e di oggi. A coordinarla la Galleria Purificato Zero e tra i curatori Filippo Affatati, con la sua associazione “Le 7 Muse di Apollo” che non viene mai meno alla sua missione (assicuriamo del tutto disinteressata, tanto che non sono poche le volte in cui ci rimette di tasca propria) di valorizzare il territorio in tutti i modi possibili.

Così, tra autori della vecchia guardia (come Accardi, Del Donno, Schifano) e della nuova (quali Dentale, Schiavone, Suriano), in questa mostra trovano spazio anche due nostri concittadini, Antonio Santo con le sue sculture in legno (di cui si parla anche nell’edizione cartacea del giornale attualmente in edicola) e Leonardo Porcella con i suoi ritratti, forse le opere più “veriste” nel catalogo di una mostra così variegata.

E se qualcosa non vi è chiara ci penseranno gli artisti stessi a spiegarvela, dato che alcuni di loro sono fisicamente presenti alla mostra.

Mostra che resterà aperta tutti i giorni fino al 27 settembre dalle ore 18 alle ore 21 (con aperture straordinarie mattutine domenica 20 e domenica 27 dalle ore 10 alle ore 13). Ingresso libero.

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