di Vito Giustino

Mola ultimamente ospita diverse mostre. A Palazzo Roberti è in corso “Liberaliter”, la personale del nostro concittadino Michele Berlingerio in arte Vidocq. Una serie di disegni disposti in ordine rigorosamente non cronologico in modo che ogni visitatore possa crearsi da sé il proprio percorso.

Classe ’82, scultore e disegnatore (la mostra però ospita solo i suoi disegni), autodidatta, Berlingerio si definisce espressionista (la corrente pittorica di inizio Novecento che deformava la realtà accentuando l’aspetto emotivo). “Nasco classico, sono un amante di Caravaggio e di Canova, ma mi muovo molto istintivamente coi colori. Voglio ‘divertirmi’ mentre creo”.

Questa energia creativa si percepisce dai suoi disegni, apparentemente semplici ma molto espressivi. Molti di essi hanno un soggetto letterario, che sia il ritratto di uno scrittore (Oriana Fallaci, Edgar Allan Poe, Franz Kafka, Gabriele d’Annunzio) o i personaggi di romanzi quali “Don Chisciotte” o “Il mago di Oz”. “Mi piace molto leggere, specie quando torno da una navigazione (sono un marittimo) amo rituffarmi nelle mie passioni, dalla lettura alla fisica quantistica, è il mio modo di cercare un perché a tutte le cose, una risposta alle classiche domande ‘chi sono?’, ‘da dove vengo?’, ‘dove vado?’… Le mie opere nascono principalmente da qui. In questo modo racconto anche la società, ad esempio in un quadro come ‘Egemonia’ mostro le persone che sempre più schiave dell’apparenza stanno diventando indistinguibili”.

Invece la sua pittura in che direzione sta andando? “Voglio allontanarmi sempre più dalla forma, che le persone guardando i miei quadri si facciano delle domande e diano una propria interpretazione, allo stesso tempo che non abbiano paura a chiedermi un significato, voglio che si crei un ‘dialogo’ tra l’opera e lo spettatore. Lo stesso dialogo che dovrebbe tornare fra le persone, a cominciare da noi artisti che troppo spesso tendiamo a stare ciascuno per i fatti suoi, anche qui a Mola. Attualmente sono molto pessimista sulla società, ma l’arte resta un portale che ci permette di conoscere meglio noi stessi e gli altri. Ringrazio Carmela Surace che mi ha dato una mano grandissima a realizzare questa mostra”.

Mostra che rimarrà aperta fino al 27 settembre, dalle ore 20 alle ore 22. Ingresso libero.

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