di Giangrazio Di Rutigliano

Nel mal riuscito tentativo di distrarre i cittadini molesi dall’immobilismo amministrativo e dal degrado generalizzato in cui versa il paese, la premiata ditta Colonna – Vincesilao, incredibile a dirsi, ne ha sfornata un’altra: la risposta a mezzo stampa sulla questione del pagamento delle bollette al comune di Mola. I due “grandi eroi”, così, cercano di dimostrare che qualcosa di “buono” l’avevano fatta, impediti dal fare quant’altro di utile per il paese in quanto costretti a riversare le proprie attenzioni ed il loro impegno a risolvere tutti i problemi che le precedenti amministrazioni, Commissario Prefettizio compreso, avevano determinato.

La risposta al nostro “lungo comunicato” fa venire in mente l’immagine di chi ripete ossessivamente “Noi siamo belli, bravi e buoni, come fate a non vederlo?

Tutto funziona a meraviglia e quello che non funziona è colpa di altri!”; provando a scaricare su altri le proprie inefficienze arrivando finanche a negare l’evidenza. Questo probabilmente è quanto si raccontano in Giunta Comunale e, a furia di ripeterselo in maniera compulsiva, se ne sono anche convinti. Per tentare, ancora una volta, di fare chiarezza sulla vicenda, facciamo riferimento ai documenti da noi citati nel precedente comunicato e che spiegano inconfutabilmente quanto accaduto. Sottolineiamo che trattandosi di atti e documenti ufficiali, sono già a disposizione di chiunque avesse voluto prenderne visione, Amministrazione compresa.

Per porre un punto fermo su questa vicenda e fare piena chiarezza su quanto accaduto, invitiamo l’Amministrazione ad avviare un’indagine interna attraverso la “Commissione di Controllo e Garanzia”, le cui sedute sono anche pubbliche. In quella sede, l’Amministrazione dovrà dimostrare il perché le conclusioni sintetizzate nelle delibere n.1 del 2.12.2016 e n.2 del 6.12.2016 del Commissario ad Acta e nella relazione, allegata alla delibera, della Responsabile dei Settore Finanziari del Comune di Mola di Bari dott.ssa DE PARIGI (che nella circostanza rilasciava un visto di regolarità contabile e tecnica  e dichiarava che non esistevano pendenze avendo accertato che tutte le fatture erano state regolarmente liquidate “a seguito delle variazioni in aumento negli appositi capitoli di bilancio”) e ratificate con la delibera di Consiglio Comunale n.77 del 20.12.2016, non siano in sintonia con la tesi sostenuta nel comunicato dell’allora sindaco e dell’allora assessore al bilancio.

Giova ricordare che questi atti ratificati dal Consiglio pro tempore con la delibera n.77 del 20.12.2016, furono posti al vaglio anche dell’attuale Assessore al bilancio VINCESILAO Giovanni che all’epoca era componente del Consiglio Comunale che ne approvò i contenuti senza nessuna riserva.

Se si vuole negare l’evidenza contabile e documentale si faccia pure! Di contro l’alternativa è o dire la verità correggendo gli errori commessi oppure inviare direttamente tutti i documenti che riguardano la vicenda alle Procure competenti.

Riteniamo appropriato chiudere con una citazione di Friedrich Nietzsche:

“IL VALORE DI UN UOMO È DATO DA QUANTA VERITÀ RIESCE A SOPPORTARE!”

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