di Andrea G. Laterza
Una semplice escursione in bicicletta verso San Materno dimostra cosa è capace di fare lo sciatto homo molensis, cioè quell’esemplare della specie umana (?) che se ne frega altamente degli equilibri ambientali del nostro territorio.
Si parte dal Cozzetto e si procede verso la zona industriale.
A poche decine di metri dal cavalcavia che porta a quell’area (perennemente allagato), e neppure a un centinaio di metri dal centro di stoccaggio dei rifiuti della Lombardi, si apre il primo scenario di desolazione. Buste di rifiuti lasciate alla rinfusa, carcasse di mobilio, bustoni neri contenenti chissà cosa.