di Anna Consiglio
Una tragica vicenda di 60 anni fa: l’universitario Giovanni Tateo
Giovanni Tateo nel 1948
muore presso i binari della stazione. La sentenza popolare è: suicidio! Ma i dubbi sono tanti. Oggi i fratelli riabilitano la sua memoria, forse volutamente bollata dall’infamia.
“Vox Populi, vox dei”. Questa allocuzione latina, nel suo significato più comune e letterale, viene utilizzata per affermare che “una diceria assume i caratteri della verità quando una moltitudine è concorde nell’assumerla come tale”. Così, per secoli, in nome di “vox populi, vox Dei” sono stati elevati agli altari santi mai esistiti, tramandati falsi storici, condotte sanguinose guerre (al grido “Dio lo vuole!) e sono state diffuse, spacciandole per verità, dicerie malevoli su famiglie o su singole persone.
Continua a leggere…