di Nicola Bellantuono
«Sì a un progetto flessibile, no al radicalismo della pedonalizzazione».
Questa la posizione del Polo dei Cittadini riguardo ai lavori di riqualificazione di piazza XX Settembre.
Nonostante l’orario inconsueto, nella sede del comitato elettorale del candidato sindaco Matteo Ranieri erano una trentina le persone accorse per assistere alla presentazione del progetto.
(Aggiornamento: In calce il Comunicato stampa odierno del Polo dei Cittadini)
Sintomo, se non di seguito elettorale, quanto meno della curiosità nei confronti di un intervento urbanistico di indubbio impatto emotivo, da tempo presente sui tavoli della politica, ma del quale sinora né l’amministrazione in carica né le altre forze impegnate nella campagna elettorale hanno dedicato uno specifico evento pubblico.
Come è noto, l’intervento discende da un finanziamento di 1,7 milioni di euro stanziati nel 2013 dalla Regione Puglia in favore del comune di Mola, che due anni prima aveva risposto ad un avviso pubblico su fondi FESR in materia di sviluppo urbano.
Il progetto definitivo, a firma dell’ing. Vito Berardi dell’Ufficio Tecnico Comunale, è stato approvato dalla giunta Diperna a settembre 2013 e messo a gara a novembre 2014, con la formula dell’appalto integrato (progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori) per un importo complessivo di 2 milioni. Chiusi a gennaio i termini per la presentazione delle proposte progettuali, si attende oggi l’aggiudicazione all’impresa vincitrice.
A detta di Ranieri, tuttavia, il cronoprogramma attuativo permette ancora di raccogliere le istanze della cittadinanza e trasmetterle all’impresa aggiudicataria. Tutte le considerazioni dell’incontro pubblico, infatti, hanno riguardato non il progetto esecutivo (ancora da redigersi) ma solo quello definitivo, che ad onta del nome definitivo non è. Ranieri non si è sottratto dal riconoscere l’utilità di un intervento di riqualificazione di quello che – almeno sulla carta – è il “salotto buono” cittadino, ma ha comunque espresso non poche perplessità, in una sorta di controcanto con gli interventi del pubblico, costituito in prevalenza da commercianti.
Una prima questione ha riguardato la scelta progettuale di non intervenire sui sottoservizi urbani. Forte, in particolare, è la preoccupazione riguardo alla fogna bianca: sebbene le caditoie per la captazione della pioggia siano insufficienti, gli attuali dislivelli tra carreggiata e marciapiedi consentono dell’acqua proveniente dalle aree più a monte dell’abitato di ruscellare senza troppi danni lungo la sede carrabile; in futuro, invece, con il livellamento dell’intero piano strada la probabilità che i locali a piano terra si allaghino sarà più alta.
Se alle previsioni sul verde urbano è stata dedicata un’attenzione fugace («va bene allargare i marciapiedi, ma se davanti alle vetrine poi pianti gli alberi non fai un grande favore ai negozianti»), fortemente negativo è stato il giudizio rispetto alle previsioni di viabilità, tanto da indurre Ranieri a rimpiangere la maggiore razionalità del progetto Bohigas (quello del cosiddetto serpentone), che a suo avviso aveva il pregio di non congestionare il lungomare e servire meglio le strade che si irradiano dalla piazza.
Il relatore ha inoltre solleticato nell’uditorio il timore di una soppressione delle aree di carico e scarico, con il rischio che gli orari per queste operazioni siano limitati in modo intollerabile e che comunque il trafficone risulti paralizzato.
Analogo dissenso è stato manifestato circa la previsione di eliminare tutti i posti auto (un centinaio), ritenuti necessari soprattutto per gli avventori delle attività commerciali: «Senza voler fare allarmismo – ha dichiarato Ranieri – il rischio è che nei giorni feriali i bar della piazza perdano la maggior parte dei clienti», acuendo la crisi già ora molto forte.
Minore è stata invece l’enfasi posta alle necessità dei residenti: Ranieri ha sottolineato piuttosto l’utilità che almeno in certe fasce orarie le aree di sosta siano ad elevata rotazione, mediante il ripristino delle strisce blu. In ogni caso, a latere del progetto di riqualificazione della piazza, il candidato del Polo dei Cittadini ha lamentato la mancata approvazione, in questo quinquennio amministrativo, di un piano del traffico in grado di porre rimedio ad una situazione viaria già fortemente compromessa con il rifacimento del lungomare e l’eliminazione di «trecento parcheggi», e invocato la realizzazione di un sistema di park & ride («anche mediante convenzioni con i proprietari dei suoli» sui quali realizzare i parcheggi di scambio) per rivitalizzare il turismo.
Quanto alla piazza, oltre al mantenimento delle aree di sosta, Ranieri ha rigettato la proposta – ritenuta estremistica – di una totale pedonalizzazione e auspicato un impiego flessibile degli spazi che limiti il blocco del traffico «alla sera e ai fine settimana». Infine ha anticipato che protocollerà in Municipio una lista di proposte, inclusa quella di eseguire i lavori a piccoli lotti, in modo da contenere i disagi.
Nel complesso, l’iniziativa elettorale del Polo dei Cittadini è parsa efficace a coprire la sorprendente assenza di iniziative pubbliche sul tema della riqualificazione di piazza XX Settembre e anche ad accreditare Matteo Ranieri come un interlocutore politico vicino soprattutto alle istanze dagli operatori commerciali, suo elettorato di riferimento visti i recenti trascorsi quale presidente dell’associazione Attività Produttive Molesi
COMUNICATO STAMPA DEL “POLO DEI CITTADINI”
Spett.le Sindaco di Mola di Bari Dott. Stefano Diperna; Responsabile Ufficio Tecnico Ing. Vito Berardi e.p.c. Organi d’Informazione
In data 03/03/2015 presso la sede del comitato elettorale Matteo Ranieri Sindaco sito in C.so Umberto I al civico 20-22, si e’ svolto l’incontro di presentazione del nuovo progetto definitivo di P.zza XX Settembre. La presentazione di tipo pubblica e’ avvenuta innanzi ad una platea di cittadini, commercianti e rappresentanti di alcuni associazioni di categoria nonchè culturali molesi. Da un’analisi sulle variazioni progettuali e logistiche nonché strutturali che si evincono dal progetto, sono emerse alcune perplessità e criticità che avrebbero delle conseguenze economiche e sociali sul nostro territorio oltre che di vivibilità dei residenti ed operatori. Non meno importante la rilevanza storica dovuta alla presenza del nuovo sagrato.
Non condividiamo la procedura applicata al bando, auspicavamo che per un massimo confronto di idee progettuali poteva essere promosso un concorso di progettazione con opzioni di affidamento di incarico e che tale progetto di importanza storica,sociale,architettonica nonché con ricadute economiche sugli operatori del settore andava condiviso con cittadini,attività ed associazionismo locale. Procedimento mai condiviso da questa amministrazione e dalle precedenti è l’applicazione dell’art. 253 del D.P.R. 5 ottobre 2010 comma 5 in cui si dà la possibilità al progettista di prevedere nel raggruppamento temporaneo di lavoro, l’inserimento di professionisti locali laureati e abilitati con meno di cinque anni di esperienza,tale da far crescere professionalmente i giovani locali inseriti nel settore. Inoltre si ritiene inopportuno un appalto integrato per un’area di importanza storica con ripercussioni storico/ambientali. Altro tema che determina delle perplessità è la mancanza del parere della sovrintendenza al progetto definitivo, demandando tale parere al progetto esecutivo che verrà realizzato dall’azienda aggiudicataria dei lavori. Inverosimile la previsione da crono-programma di 2 mesi per l’ottenimento dello stesso parere. Altre perplessità sono emerse nell’analisi del progetto sulla mancata previsione della canalizzazione delle acque bianche anche sulla scorta dell’eliminazione dei marciapiedi, lo stesso prevede un nuovo flusso delle acque piovane proveniente dalle strade che sfociano in Piazza XX Settembre. Non si può trascurare, inoltre che il progetto prevede l’eliminazione, da Piazza XX Settembre, di circa 100 posti auto ,senza prevedere delle aree di parcheggio alternative, oltre a non valutare la presenza di alcune aree di carico e scarico di alcune attività (ad esempio il supermercato) che sarebbero costretti a congestionare il traffico per poter svolgere le operazioni in questione.
A fronte di queste riflessioni e considerazioni dall’incontro sono maturate delle linee di indirizzo che potrebbero rendere il progetto una risorsa e non un problema. Le linee emerse sono le seguenti:
– Un sistema parcheggi flessibile tra area pedonale in festivi,Week-end,sere estive e giornate feriali ove la necessità del parcheggio è fondamentale;
– Contestualmente sia applicato un piano sul traffico che individui un area parcheggio in festivi,Week-end,sere estive quando la piazza diventa pedonale, prevedendo anche delle aree per i residenti.
– Istituzione della commissione consultiva come previsto dall’art 1.8 comma 3 del C.S.A. (capitolato speciale d’appalto)composta da rappresentanti di categoria,associazioni e professionisti tecnici di comprovata esperienza nei lavori pubblici per la disamina delle problematiche e proposte per il progetto esecutivo.
– ai fini dell’art. 1.8 del C.S.A., il responsabile del procedimento richieda tutti gli elaborati previsti dalla norma compresa una dettagliata rappresentazione di foto-rendering tali da favorire una corretta valutazione di impatto ambientale e illuminotecnica/artistica tali da rendere il progetto comprensibile a tutta la collettività.
– Esecuzione dei lavori a lotti affinchè P.zza XX Settembre non diventi un cantiere per circa un anno ma che si individuino i lavori a zone e/o piazzette.
– Previsione di un nuovo piano di raccolta acque piovane sulla base delle nuove condizioni presenti nel progetto con l’assenza dei marciapiedi spesso veicolanti delle acque piovane.
– L’inizio dei lavori non avvenga nei periodi Primavera/Estate ma Autunno/Inverno per non compromettere l’utilizzo della Piazza nei mesi di maggiore fruibilità pedonale.
– Sul nuovo Sagrato confrontarsi con le associazioni culturali del nostro paese e gli storici prima di procedere all’esecuzione di tale opera, se opportuno, effettuare una riserva sulla parte del progetto riguardante tale opera.
Il Polo dei Cittadini nella sua collaborazione ai progetti che fanno crescere il nostro paese mette anche a disposizione i nostri esperti per eventuali suggerimenti e proposte.
Addetto Stampa del Polo dei Cittadini
Geom.Luigi Ranieri
Preme innanzitutto sottolineare come il luogo di massima aggregazione sociale di una comunità debba essere considerato “patrimonio” della totalità della cittadinanza medesima.
Per la qual cosa, si ritiene che la fruibilità della Piazza XX Settembre non debba essere asservita alle aspettative, seppur legittime, soltanto di parte degli abitanti.
Pertanto, nella consapevolezza che l’espressione di ogni opinione debba essere improntata a coerenza ed onestà intellettuale, nonché caratterizzata da libertà mentale scevra da pericolo di assoggettamento a condizionamenti di sorta, si ritiene offrire il proprio contributo, affinchè, una volta per tutte, possa giungersi ad una effettiva ottimale definizione delle modalità di attuazione del riassetto della nostra piazza.
Un luogo, è bene ricordarlo, che non è da considerare soltanto come uno slargo contornato da case e palazzi, ma ben altro.
E questo induce a sottolineare, come la prossima configurazione altro non debba continuare a rispecchiare che le risultanze di un secolare, lento ma inesorabile processo di evoluzione sociale e culturale della nostra comunità.
Ed è proprio facendo riferimento a tale assunto, che possono giustificarsi le motivazioni a sostegno della necessità che la Piazza XX Settembre venga conservata nella propria integrità, pur se ridisegnata in ragione di nuove, attuali e giustificate esigenze.
Quanto sopra, in considerazione che, sin dalla metà dell’Ottocento, il luogo in questione abbia rappresentato il punto di riferimento obbligato per ogni manifestazione pubblica o privata di ciascun abitante in Mola.
Ne riviene, quindi, che l’esigenza di tutelarne l’estetica ed il decoro urbano richieda innanzitutto l’utilizzo di un consono basolato (le “chianche” di storica memoria), unitamente agli enormi blocchi di pietra lavica, tuttora sottostanti l’attuale manto stradale, da adibire a pavimentazione.
Oltre, naturalmente, all’impianto di un adeguato sistema di illuminazione, mediante l’utilizzo di lampade utili a conferire al contesto architettonico circostante ed alla Piazza tutta un aspetto adeguato e senza dubbio più gradevole alla vista (lampade gialle e non quelle “fredde” attualmente presenti).
Così come non guasterebbe, altresì, che il progetto esecutivo in parola contemplasse la posa a dimora di alberi più consoni all’ambiente e secondo una disposizione più razionale di quella sussistente.
Quelli attualmente piantumati sulla “piazzetta”, infatti, potrebbero benissimo essere espiantati ed allocati in altro sito, in quanto offuscano non di poco l’attuale illuminazione della medesima.
Per questi motivi, è indispensabile che le autorità istituzionali del luogo ed i tecnici chiamati a disegnare il nuovo volto della piazza XX Settembre, prima di adottare qual si voglia decisione riguardo il dettaglio degli interventi da porre in essere, ricordino che non si può cancellare con un semplice tratto di matita l’identità storica e culturale di un luogo tuttora ben radicato nei i suoi tratti originari.
Ed è proprio in virtù di tale considerazione, che torna a ripetersi, con forza: l’adozione del progetto definitivo di riqualificazione della Piazza XX settembre deve essere demandato alla competenza dell’intero consesso municipale, in sinergia con il pronunciamento al riguardo da parte della intera cittadinanza, e giammai ricondotta ad eventuali decisioni prese da singole figure (amministratori o tecnici) che albergano nel “palazzo”.
In proposito, pertanto, non potrebbe che essere salutata con estremo favore l’indizione di una assemblea cittadina pubblica a carattere monotematico, così come del resto accaduto nel passato, in concomitanza dell’insorgenza di analoghe situazioni.
Perché la nostra Piazza, è bene ribadirlo, è anche il luogo privilegiato, in cui sono stati resi manifesti ogni sussulto di dignità e la grande volitività (la proverbiale “capatostaggine” dei molesi) di una gente, la quale, reagendo ad ogni genere di avversità, ha sempre trovato il “bandolo della matassa” per risalire la china della propria esistenza comunitaria.
Ecco perché, è doveroso che vengano progettati e posti in esecuzione interventi mirati, mediante il varo di un “piano” che contempli non soltanto una intelligente pedonalizzazione della medesima, ma soprattutto la salvaguardia e la custodia dei tratti identificativi delle nostre radici.
se si vogliono lasciare i posti auto, allora si lasci la piazza così come sta, sostituendo la pavimentazione gli arredi.
“Preme innanzitutto sottolineare come il luogo di massima aggregazione sociale di una comunità debba essere considerato “patrimonio” della totalità della cittadinanza medesima.
Per la qual cosa, si ritiene che la fruibilità della Piazza XX Settembre non debba essere asservita alle aspettative, seppur legittime, soltanto di parte degli abitanti.”
Quanto sopra, sta a significare, per intenderci chiaramente e senza equivoci di sorta, che la Piazza è dei molesi e non prioritariamente dei commercianti.
Pertanto la “pedonalizzazione” del sito in questione assume carattere di priorità, rispetto alle esigenze della descritta categoria di operatori.
D’altro canto, ritengo che la “questione parcheggi” non sia penalizzante per i commercianti, anzi!…. basti osservare la situazione sussistente alla Via Sparano (ed ora, in Via Argiro)in Bari, e quindi chiedere agli operatori commerciali del luogo, se preferiscano tornare alla situazione precedente, quando le dette strade erano soffocate da un traffico spaventoso.
Ed ancora, basti vedere gli accorgimenti adottati nei paesi viciniori in sede di progettazione, per riqualificare la piazza principale del luogo.
Insomma, se qualcuno vuol continuare a parcheggiare intorno alla fontana monumentale o nei pressi della Chiesa della Maddalena, deve comprendere che tra poco non gli sarà più consentito.
E, per cortesia, non si strumentalizzino “i portatori di handicap”, riguardo i quali ci sarebbe tanto da obiettare in termini di concessione del benefit-parcheggio… e non per colpa dei nostri concittadini più sfortunati, ma di chi ne approfitta per considerare gli attuali specifici luoghi in assegnazione alla stregua di un parcheggio privato.