di Michele Daniele*

Il consigliere Michele Daniele in un suo intervento in consiglio comunale

Il bilancio comunale è, o dovrebbe essere, il cardine intorno al quale ruota la vita dell’amministrazione comunale. È l’atto con cui si decide come vengono recuperate le risorse necessarie al funzionamento del Comune e come vengono pianificati gli interventi pubblici che si vuole mettere in atto.

In termini tecnici, il bilancio include sia le risorse per il funzionamento ordinario del Comune (entrate e spese correnti) che quelle per gli investimenti (entrate e spese in conto capitale).

In particolare, nella scorsa seduta consiliare del 21 giugno scorso il Consiglio si è occupato di quello che si vuole fare quest’anno (bilancio preventivo), mentre qualche settimana fa si è rendicontato quello che si è fatto lo scorso anno (rendiconto).

Quello che si intende fare con il bilancio preventivo, non sempre viene realizzato in sede di rendiconto. E la credibilità di un bilancio preventivo dipende dalla credibilità e plausibilità dei bilanci preventivi degli anni precedenti, alla luce dei risultati dei rispettivi rendiconti.

Mi  sono quindi concentrato sulla credibilità del bilancio che la solita minoranza striminzita che tiene in ostaggio l’intero paese ha approvato.

Iniziamo dalle entrate perché, ovviamente, se non sono verosimili le entrate non sono verosimili neanche le spese previste, con la conseguenza o di dissesto finanziario (se le spese superano le entrate) o di mancanza di servizi (per entrate insufficienti).

ENTRATE GENERALI

La tabella riporta la serie storica delle entrate generali dai bilanci approvati dalla amministrazione Colonna dal suo insediamento, sia a livello preventivo (seconda riga) che a livello di rendiconto consuntivo (terza riga).

ENTRATE GENERALI 2019 2020 2021 2022
PREVISIONI (M€) 55 67 75 85
ACCERTAMENTI (M€) 29 29 29 ?

 

Come si rileva ad occhio nudo, le crude cifre del rendiconto (terza riga) dicono che si è accertato (cioè si è trasformata quella che era una mera previsione in entrate certe supportata da evidenze valide giuridicamente).

Ho sottoposto alle riflessioni del Consiglio e le sottopongo a quelle della cittadinanza queste poche cifre per fare un pronostico su che valore comparirà al posto di quel punto interrogativo quando si approverà il rendiconto nell’aprile/maggio del 2023, atto che probabilmente sarà uno degli ultimi di questa amministrazione e, sperabilmente, sarà l’’ultimo di una amministrazione a guida Colonna.

A questo punto potrei anche chiudere qui il mio intervento ed esprimere un giudizio ampiamente negativo su questo bilancio che è ancora meno credibile dei precedenti, ma vorrei aggiungere qualche altra considerazione per far meglio comprendere l’inconsistenza del bilancio appena approvato.

Per esempio, la precedente tabellina evidenzia perfettamente il dualismo tra il Metaverso (il paese virtuale) in cui vive il sindaco Colonna sui social a colpi di annunci trionfalistici sulle cose che si faranno, e la desolante realtà in cui vive il paese reale fatta di lavori che non partono mai, di degrado quotidiano, di sporcizia e di tutto il resto traducibile in una sola espressione: incapacità amministrativa.

SPESE GENERALI

Passiamo alla serie storica delle spese generali previste nei vari bilanci preventivi approvati da questa amministrazione, confrontandoli con gli impegni a consuntivo (cioè con i soldi effettivamente utilizzati per l’acquisto di beni e servizi).

SPESE GENERALI 2019 2020 2021 2022
PREVISIONI (M€) 55 67 75 85
IMPEGNI (M€) 25 21 23 ?

 

L’assessora al bilancio Caterina Salamida

Ovviamente, per il principio del pareggio di bilancio, le spese previste devono coincidere con le entrate previste e quindi abbiamo la stessa successione di valori previsti per le entrate. A fronte di queste previsioni, le crude cifre del rendiconto dicono che si è impegnato meno della metà rispetto a quanto previsto dal bilancio preventivo.

Così, non essendo riusciti a trasformare le previsioni in accertamenti, non si hanno a disposizione le risorse da impegnare per l’acquisto dei servizi necessari al funzionamento e allo sviluppo del paese, con i risultati che si vedono ad occhio, riflessi impietosamente in queste cifre.

E il poco che si riesce a spendere, porta spesso a risultati raccapriccianti quali il contratto di gestione rifiuti, la gestione del verde, la manutenzione delle strade o la gestione del patrimonio comunale.

Proseguiamo con l’analisi per valutare l’attendibilità di questo bilancio, passando alle due differenti tipologie di entrate: quelle in conto corrente e quelle in conto capitale. Iniziamo da quelle correnti:

ENTRATE CORRENTI

Questa la serie storica, con evidenziazione sia dei valori previsti che di quelli accertati:

ENTRATE CORRENTI 2019 2020 2021 2022
PREVISIONI (M€) 26 25 26 25
ACCERTAMENTI (M€) 24 22 23 ?

 

Come si può osservare dalla tabella, qui le cose sono notevolmente diverse rispetto ai valori generali, perché queste sono entrate che devono finanziare le spese correnti cioè quelle legate a spese fisse quali il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti, del pagamento delle bollette, e cose estremamente concrete che non concedono molto ai sogni delle spese per investimento.

Usualmente queste previsioni sono effettuate dagli uffici e non dall’amministrazione politica e quindi risultano molto più affidabili. Tuttavia non si può non rilevare l’incapacità di far lievitare queste entrate correnti da cui dipende il funzionamento ordinario del paese che, guarda caso, continua ad essere insoddisfacente.

E come si possono aumentare queste entrate? Ovviamente non aumentando direttamente la tassazione, ma indirettamente. Ad es. favorendo l’aumento delle entrate attraverso l’insediamento di nuove attività produttive o attraverso le entrate extratributarie, cioè attraverso servizi aggiuntivi a pagamento che il Comune potrebbe offrire o semplicemente facendo fruttare il notevole patrimonio comunale lasciato totalmente allo sbando.

TITOLO 3: entrate extratributarie

E vale la pena dare uno sguardo alla serie storica dell’andamento delle entrate extratributarie:

ENTRATE Extratributarie 2019 2020 2021 2022
PREVISIONI (M€) 3,4 2,2 2,2 2,8
ACCERTAMENTI (M€) 2,7 1,7 1,2 ?

 

Già, anziché provare ad incrementare questa tipologia di entrate, si assiste addirittura ad una loro diminuzione, evidenziando l’incapacità gestionale di questa amministrazione ad apportare valore, senza incidere sulle tasse dei cittadini.

A titolo di esempio, i proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti (e a Mola ce ne sono a josa e di tutti i tipi), nel 2021 a fronte di una previsione di incassare 643mila ne sono stati accertati 132mila, lasciando impuniti la quasi totalità degli illeciti commessi a Mola.

SPESE CORRENTI

Questa la serie storica delle spese correnti previste a bilancio e quelle rendicontate come impegni:

SPESE CORRENTI 2019 2020 2021 2022
PREVISIONI (M€) 30 30 33 34
IMPEGNI (M€) 21 18 19 ?

 

Qui si evidenzia e si conferma che l’unica cosa che si incrementa in questo Comune è il divario tra le previsioni e i risultati. E che quello che si riesce a spendere è anche significativamente inferiore rispetto alle risorse accertate disponibili (vedi tabella delle entrate correnti).

ENTRATE IN CONTO CAPITALE

Partiamo dalla solita serie storica, evidenziando previsioni e accertato:

ENTRATE IN CONTO CAPITALE 2019 2020 2021 2022
PREVISIONI (M€) 18 24 24 32
ACCERTAMENTI (M€) 3 3 3 ?

 

E qui la differenza tra il mondo virtuale in cui vive il sindaco Colonna e il mondo reale in cui vivono i cittadini è eclatante. A fronte di previsioni sempre più fantasmagoriche di opere da realizzarsi anno per anno, i presunti finanziamenti accertati sono una frazione più o meno insignificante e sempre la stessa: 3 milioni, a dispetto di quali siano le mirabolanti previsioni.

l’assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici Nico Berlen

Ma non c’è bisogno di analizzare i corposi atti del bilancio per rendersi conto che il paese è paralizzato e che delle ingenti risorse sbandierate nei bilanci, nel paese non c’è traccia:

– dov’è la spiaggia urbana?

– dov’è il dragaggio del porto?

– dov’è il sottopassaggio di via Matteotti?

– dov’è la realizzazione della fogna bianca?

– dov’è la sistemazione del fronte mare sud?

– dov’è la sistemazione dell’asse attrezzato di via Paolo Sesto, ribattezzata via Paolo Dissesto?

– dov’è la sistemazione dei giardini qui di fronte al Comune?

Alla fin fine, ai cittadini non interessano più di tanto queste analisi di bilancio ma interessa dove sono queste opere di cui si favoleggia da anni ed anni?

SPESE IN CONTO CAPITALE

Quest’ultima tabella è la più tragica. Evidenzia le spese di investimento per la realizzazione di lavori pubblici: la seconda riga quanto l’amministrazione prevede di spendere e l’ultima quello che effettivamente si è speso:

SPESE IN CONTO CAPITALE 2019 2020 2021 2022
PREVISIONI (M€) 19 27 31 40
IMPEGNI (M€) 1 1 1 ?

 

il sindaco Giuseppe Colonna

Beh, qualunque sia la previsione di spesa in conto capitale, quello che da rendiconto si riesce ad impegnare annualmente è sempre la stessa povera cifra, oscillante intorno al milione di euro. Il risultato è che delle opere pubbliche previste e propagandate, nessuna traccia.

Ho evitato di effettuare qualche considerazione su dove si prevede di allocare le risorse previste a bilancio, perché qui la questione non è se discutere se dobbiamo assegnare risorse per questa o quella necessità: tutti sappiamo quali sono le cose di cui il paese ha bisogno tant’è che i programmi elettorali alla fine dicono più o meno tutti le stesse cose.

Qui la questione è molto più seria: riguarda la totale incapacità di realizzare qualsiasi obiettivo da parte di questa amministrazione, tragicamente evidenziata dalle decine e decine di obiettivi strategici che le linee programmatiche del sindaco si prefiggevano di realizzare e che ho richiamato nella scorsa seduta di consiglio comunale, quasi tutti non realizzati.

Ed è per questo che ho rinunciato a presentare qualsiasi emendamento: non si tratta di destinare quanti soldi per risolvere questo o quel problema, cosa pressoché inutile vista la totale incapacità di questa amministrazione di risolvere qualsiasi problema.

E la responsabilità non può che essere, più che in capo agli uffici o agli assessori, in capo al capo dell’amministrazione: il sindaco Colonna. Perché è in capo al sindaco l’organizzazione dell’amministrazione comunale, la nomina dei responsabili dei servizi, la nomina degli assessori.

Qui a Mola abbiamo un sindaco che svolge il lavoro principale a tempo pieno in Città Metropolitana ed utilizza la tecnologia non per ottimizzare e snellire i processi amministrativi ma per:

– impartire disposizioni via whatsapp

– imbonire la cittadinanza tramite i social.

*consigliere comunale M5S

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