di Giangrazio Di Rutigliano*

Giangrazio Di Rutigliano in un suo intervento in consiglio comunale

Nell’ascoltare la relazione sul Bilancio di previsione 2022 del comune di Mola durante il Consiglio comunale, mi è venuto in mente un detto della saggezza popolare che dice: “La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”. Proprio così, nell’approfondirne il significato, emerge ancor più chiaramente cosa è questo Bilancio di Previsione: “Non bisogna fermarsi all’individuare buoni propositi, ma bisogna portarli a compimento. Qui vediamo prefissarsi diversi obiettivi, spinti da un entusiasmo iniziale, per poi abbandonarli tutti strada facendo, quindi spesso si parte dalle “buone intenzioni” e si finisce con un risultato disastroso e peggiore dell’inizio”.

Quanto detto dalla saggezza popolare è evidente già in questi anni di amministrazione Colonna dove alle promesse non sono seguiti i fatti concreti, tanto che recentemente ho espresso parere negativo anche al Bilancio del Rendiconto 2021 proprio perché efficienza ed efficacia sono sconosciuti all’amministrazione Colonna, con conseguente incapacità politica di prendersi cura del paese, figuriamoci se il mio voto poteva essere favorevole al Bilancio di Previsione che si presenta al 4° anno di mandato ancora come un libro dei sogni.

L’assessora al bilancio Caterina Salamida

A mo’ di esempio, fra gli atti presentati dalla Giunta Colonna e allegati al Bilancio di Previsione, si legge nella “Nota Integrativa” che: “D’altra parte, l’attività di governo, nell’accezione moderna del termine, deve essere concepita come funzione politica che si concretizza in una serie di scelte relative alla gestione presente e futura del personale, degli investimenti, dell’indebitamento, dell’imposizione tributaria, al fine di assicurare, negli anni, non solo il perdurare di un equilibrio finanziario tra entrate ed uscite, ma anche la massima soddisfazione dei cittadini amministrati alla luce delle risorse finanziarie a disposizione”. Questo è un esempio di buone intenzioni che confligge con la valutazione dei risultati finali, che ritroviamo nella “TABELLA DEI PARAMETRI OBIETTIVI PER I COMUNI AI FINI DELL’ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI ENTE STRUTTURALMENTE DEFICITARIO” dove è presente un parametro NEGATIVO che è “Indicatore concernente l’effettiva capacità di riscossione (riferito al totale delle entrate) minore del 47,00%”. Ovvero il nostro Ente ha una pessima capacità di riscossione e le cause sono da ricercare nell’incapacità dell’amministrazione Colonna di organizzare in tal senso la macchina amministrativa del comune di Mola, ormai ridotta ad un numero insufficiente di dipendenti comunali, peraltro privi di adeguati supporti informatici e telematici. Pensare di giustificare tale deficit, così come fatto dal Sindaco Colonna durante il Consiglio comunale, con la motivazione che al Sud molti comuni si trovano in queste condizioni, non è una risposta accettabile poiché per il mio paese devo puntare sempre al meglio: è una questione di modus operandi!

Inoltre, c’è da considerare che la lotta all’evasione è un problema non solo di entrate di bilancio comunale, ma anche di equità sociale poiché a fronte di chi evade, c’è qualcun altro che paga anche di più del dovuto per coprire l’evasore. Spesso sentiamo dire che bisogna pagare tutti per pagare meno! Ma come si raggiunge questo obiettivo? Per questo motivo in questi anni ho chiesto più volte al Sindaco e assessore al Bilancio di mantenere in attività il gruppo di lavoro per il recupero dell’evasione già istituito dal Commissario Prefettizio e che aveva prodotto buoni risultati. Purtroppo niente!

*consigliere comunale di opposizione

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