di Andrea G. Laterza
Stasera, nella incivile e vergognosa sauna della sala consiliare, è andata in scena in tutta la sua dirompenza la grave frattura tra PD e il resto della coalizione “Bene comune 2015”.
In un’aula affollatissima – con una temperatura e un’umidità assolutamente inaccettabili per tenere un’adunanza pubblica -, si è consumato lo psicodramma che, nel corso di molti mesi, è andato maturando a cominciare dalle primarie di coalizione che sancirono la vittoria di Giangrazio Di Rutigliano su Pino De Silvio.
A presiedere la prima seduta del nuovo Consiglio Comunale in qualità di consigliere anziano (cioè come più suffragato in termini di sommatoria di voti di lista e voti individuali) toccava a Sebastiano Delre. Tuttavia, in sua assenza al momento dell’appello nominale, il compito è toccato a Giovanni Alberotanza che ha chiamato la surroga dei nominati all’incarico assessorile.
Così, al posto di Francesca Mola è subentrato Vito Lepore (Progetto Mola), mentre Antonella Fanizza (Lista Di Rutigliano Sindaco) ha preso il posto di Niki Bufo.
Dopo la surroga è intervenuto, con una dichiarazione ufficiale del PD, Pino De Silvio che ha fatto conoscere la posizione politica del partito sulla Giunta Di Rutigliano.
Un puntuale approfondimento dell’intervento verrà da noi fatto successivamente.
Tuttavia, possiamo anticipare che l’appoggio esterno del PD non sarà banale o formale. Dall’intervento di De Silvio, oltre a trasparire forte amarezza e delusione personale, si è appreso che Di Rutigliano non sarebbe stato ai patti: cioè, non avrebbe garantito l’incarico di vice-sindaco che pur avrebbe promesso personalmente a De Silvio.
Inoltre, il PD non farà sconti: De Silvio ha detto che se l’azione amministrativa del Sindaco e della sua Giunta non verrà giudicata soddisfacente, in un periodo di prova che non andrà oltre la fine dell’anno, l’atteggiamento potrebbe mutare in una vera e propria opposizione. E questo, ovviamente, segnerebbe la fine, almeno politica, della Giunta Di Rutigliano.
Anche Gianni Alberotanza non è stato tenero nei confronti del Sindaco e il suo intervento irrituale sta ad indicare che l’ex esponente dipietrista “marcherà stretto” l’esecutivo: egli, infatti, ha chiesto a Di Rutigliano di non indugiare oltre e di mettere subito al lavoro la squadra dopo l’eccessivo tempo perso in trattative e scontri interni.
L’elezione del Presidente del Consiglio comunale non ha riservato sorprese. E’ risultato eletto alla seconda votazione Nicola Tanzi con 10 voti; la minoranza di centro-destra ha portato i suoi consensi ad Alberotanza che ha ricevuto 7 voti grazie ad un ulteriore voto di un consigliere di maggioranza. Vice Presidente (spettante alla minoranza) è stato eletto Marino Liuzzi.
E’ seguito il giuramento del Sindaco e la presentazione dei tre assessori finora nominati: Francesca Mola (con incarico di Vice Sindaco), Niki Bufo e Gianni Russo.
La composizione della Giunta è stata contestata con un atto formale di diffida e messa in mora dalla minoranza.
Stefano Diperna ha letto l’atto – che sarà inviato al Prefetto, alla delegata regionale alle Pari opportunità e al Ministro dell’Interno – censurando l’illegittimità della composizione assessorile che non avrebbe rispettato la Legge Delrio e le circolari attuative per la parità di genere.
In sostanza, secondo l’esposto, anche in questa fase (definita transitoria dal Sindaco) sarebbe stato necessario nominare una seconda donna: e ciò pure con una Giunta composta da tre assessori più il Sindaco, al fine di rispettare la proporzione del 40% tra uomini e donne.
Mentre scriviamo il Consiglio comunale è ancora in corso. Dopo le dichiarazioni programmatiche del Sindaco si sta sviluppando il punto relativo agli equilibri di bilancio, con la minoranza che ha già preannunciato battaglia nel corso di una conferenza pubblica. I consiglieri di opposizione sostengono che non vi sarebbe alcun buco di bilancio; di diverso avviso è la maggioranza.
Ulteriori approfondimenti li riserviamo ad altri interventi dei nostri redattori presenti.
Siamo al CUPIO DISSOLVI sulla linea di partenza! Ma che razza di politici sono? I Democristiani, che hanno tenuto il potere per mezzo secolo, una cosa del genere non l’avrebbero mai fatta! E non sarebbe venuto in mente a nessuno di loro di affermare in una pubblica e ufficiale assemblea che non è stata mantenuta una promessa personale per un incarico, pubblico e politico, che deve essere sempre sancito da un confronto pubblico altrimenti si potrebbe ravvisare la condizione di voto di scambio! E se il Sindaco ha personalmente promesso nel chiuso di una stanza o a quattr’occhi e poi sono maturate convinzioni politiche che hanno fatto optare per una scelta differente,ha fatto bene, il Sindaco, ad annullare la promessa. Le decisioni politiche sono e devono essere e restare collettive! Chi non lo fa, fa cattiva politica! Mi auguro che ci sia ancora qualcuno nel PD di Mola che possa ribellarsi e/o far rispettare queste regole che prima che politiche sono morali. Altrimenti continueranno a perdere voti proprio da sinistra. L’opposizione lasciatela fare a chi ha perso le elezioni: è il gioco delle parti. Ma che si lamenti chi li ha vinte è il colmo: se gli dispiace e non trova il suo tornaconto politico -perché solo di questo si tratta, per fortuna- può sempre dimettersi e fare, così, una bella figura! Ma il cupio dissolvi allo starter è intollerabile (anche per chi non vota; e ha fatto bene)!
Patetici, recidivi senza appello. Esordio, ed è già handicap. Figurarsi il seguito …
A correre per le primarie inizialmente erano in 4. Se fosse rimasto questo numero allora bisognava dare 3 assessorati ai 3 concorrenti delle primarie? Per quanto mi riguarda Di Rutigliano parte bene nel mettere i paletti. Infatti spetta a lui decidere la squadra e dare i relativi compiti. Un’altro sindaco avrebbe accontentato tutti e tirava a campare. Questo inizio non lo vedo come un handicap, anzi questo dimostra che il nuovo sindaco ha polso e non si fa abbindolare facilmente.
Molti avevano temuto che il Sindaco DiRutigliano sarebbe stato un bamboccio nelle mani dei più scafati soliti politicanti locali, ma evviva : così non è !!!
E sono certo che se si andasse a votare domani il Sindaco DiRutigliano sarebbe eletto all’unanimità perchè MOLA VUOLE INNOVAZIONE , MOLA VUOLE UOMINI SERI, MOLA VUOLE TORNARE A BRILLARE NEL SUD BARESE ED OLTRE !!!!!!!!! E per far questo serve tenere distanti i soliti opportunisti , i soliti megalomani , i soliti che vogliono soltanto apparire !
Il parto sembra difficile, ma sembra soltanto in effetti il Sindaco si è già circondato di tre assessori con vedute innovative, tre assessori che sprigionano entusiasmo per il lavoro loro assegnato, tre persone serie alle quali si affincheranno le altre due figure altrettanto trasparenti.
Buonasera, dopo lo spettacolo indecente visto ieri in aula consiliare, consiglierei a Dirutigliano per il bene del paese di tornarsene a casa con i suoi scellerati amici, in quanto noi di certo non volevamo questo ma ben altro.
L’incapacità evidenziata già dal primo giorno è stata ben visibile a tutti il paese ha bisogno di un governo e non di coloro che pensano solo alle poltrone. Per tutti coloro che hanno votato Dirutigliano li invito ad una riflessione molto profonda imputando le responsabilità di questo disastro, perchè di questo trattasi. Credo che sia un record negativo che Mola non meritava.
Moleseverace, si si.
Tre assessori non attaccate alle POLTRONE, non OPPORTUNISTI, persone SERIE, innovazione………Vedi chi la scorsa legislazione proprio per la poltrona di assessore, più volte negata, è passata sull’altra sponda. ahahahahahahahhaha.
ma quale opportunismo qui siamo al ritorno della lobby MAFXXXXX dove spartiscono apppartamenti ad euro 100.000 (150 mq) a discapito della povera gente! e sappiamo i nomi chi le ha avute e di chi ha gestito il tutto!
adesso abbiamo un’assessora alle politiche sociali con EVIDENTI CONFLITTI D’INTERESSE! VERGOGNOSI!
ABBIAMO un arrivista geneticamente modificato e PURO SANGUE, che ha avuto quel che non riesce ad avere dal mondo lavorativo!
abbiamo un assessore alle varie ed eventuali che gli si da solo uno stipendio! questa è l’innovazione ! e adesso attendiamo l’assessore ai lavori pubblici e urbanistica !
una cosa è certa siamo il nuovo sindaco non ha capito nulla ancora di cosa significhi governare il paese ed i suoi collaboratori ! ma alla fine ognuno ha quel che si merita!
Gent.mo Vitangelo
le piacerebbero tanto le dimissioni di De Silvio. Farebbero comodo a lei e a tanti altri. Ci hanno provato col misero assessorato al turismo a toglierselo di torno ed in parte ci sono riusciti. Ora spero tanto che il risentimento di De Silvio possa diventare spada di Damocle per questa amministrazione che già paventa la possibilità di un aumento delle tasse del 1.000% per noi cittadini. Se così fosse (e così sarà, se non altro perchè l’ass. Mola -di professione insegnante elementare- non ha l’esperienza, l’arguzia e le capacità di Francesco Faustino, che già trovatosi in questa situazione non tartassò noi cittadini) spero in un voto contrario del De Silvio e di qualcun altro.
Nella campagna elettorale il Di Rutigliano e la Mola avevano promesso a caratteri cubitali il NON AUMENTO DELLE TASSE. Prima promessa disattesa.
Avevano promesso subito di operare. Sono passati già una cinquantina di giorni e nulla, se non qualche foto e qualche evento in cui presenziare. Seconda promessa disattesa.
E siamo solo all’inizio!!!!
Il consiglio comunale di insediamento tenutosi lo scorso sabato, secondo il mio modestissimo parere, ha smentito tutti coloro che avevano definito il nuovo sindaco una marionetta alla mercè dei poteri forti dei professionisti della politica locale. Costui non ha ceduto ai ricatti di chi pretendeva la spartizione degli incarichi istituzionali in virtù del pacchetto dei voti ottenuti e di attuare, quindi, il manuale “Cencelli”. Quello che invece è emerso dal consiglio e che, per qualcuno degli eletti, l’impegno personale nella attività politica locale non è inteso come unservizio gratuito al bene comune, bensì la promozione dell’affermazione di se stesso e del cerchio magico che egli rappresenta, finalizzato alla gestione del potere. Se il rinvio della nomina degli altri due assessori è finalizzato al rinnovamento, alla individuazione di figure serie e competenti, è meglio ascoltare il mantra dei quaranta giorni di attesa, che cedere alla logica del quieto viveree del tirare a campare. Al contrario degli altri, io penso che il sig. Dirutigliano, sia partito con il piede giusto e potrebbe rappresentare l’opportunità per creare una discontinuità con il passato. Mi auguro di non essere smentito dai fatti.
Angelo Laterza
Gentilissimo Luca, non riesco a capire da dove deduci il mio piacere -tanto, per giunta-, per le dimissioni di De Silvio, che, ripeto, conosco appena di vista e vorrei che restasse al suo posto perché eletto! E non so proprio perché a me farebbe comodo come a tanti altri che non credo di rappresentare. Da vecchio (ho superato i settant’anni, ahimè) uomo di sinistra mi piacerebbe tornare a votare e farlo per il PD, che ritengo il mio partito. Ma i segnali che mi pervengono e che traduco dal mio punto di vista non mi piacciono e li giudico sbagliatissimi. Tutto qui. Non dimentichiamo che dopo i bienni di Prodi abbiamo avuto i quinquenni di Berlusconi. Dopo il primo Prodi non ho più votato perché ho definito i Sinistri letteralmente “Imbecilli”, politicamente, s’intende! Non vorrei che il biennio si ripetesse a Mola con la sinistra che, come sono solito dire, “si prende a calci in culo da sola”. Non nascondo che ho anche dei motivi personali per non votarli; ma entra sempre in quella quota di imbecillità e cattiveria che riconosco ai sinistri per averli a lungo frequentati. E molti a sinistra sono veramente cattivi ed invidiosi che li porta a fare una cattiva politica!
Per tornare a noi, non mi piacciono le cose dette a vanvera, come quella che vogliono (anzi, sembra che abbiano già deciso!) aumentare le tasse addirittura del 1000%, perché fatta una considerazione logica, sarebbe impossibile perché le leggi attuali dello Stato non lo permetterebbero! Anzi, mi insospettisce il fatto che Renzi le voglia ridurre senza una revisione totale di tutta la fiscalità italiana e della riduzione della spesa colpendo gli enti inutili e soprattutto le Presidenze e le Direzioni dei medesimi. Per non parlare dell’inevitabile inasprimento della lotta alla evasione fiscale. E poi, non è solo il titolo di studio a permettere ad un politico di essere bravo o cattivo amministratore. Da meridionale ho sempre avuto alto l’esempio del pastore semi analfabeta di Cerignola che diventò il capo del sindacalismo internazionale. Lo “invidio” (=ammiro!) perché ho fatto molto meno con una laurea e il raggiungimento di uno dei massimi titoli scientifici permesso ad un italiano (scusami la presunzione, ma lo sono già dalla nascita con il mio cognome!). Quindi, aspettiamo di vedere in azione la neo-assessora che conosco appena, so solo che è figlia di due miei cari amici. L’ex Assessore Faustino, del quale ho sempre sentito parlare bene, che neanche conosco, non c’è più. Anche l’Assessorato al Turismo non sarebbe poi tanto misero per una personalità politica intelligente. Stiamo parlando di Mola, in fondo, mica di una metropoli. Ma anche a Mola se le cose si fanno con intelligenza la gente se ne accorge indipendentemente dal peso specifico dell’assessorato. E vero che chi ben comincia è alla metà dell’opera, ma bisogna ricordarsi che la gatta frettolosa fece i figli cechi! Bacchette magiche non ci sono più neanche nelle favole, ormai! E, quindi, neanche a Mola e in Italia dove le cose, per i tanti errori del passato, si sono ingarbugliate terribilmente. Sono convinto che per ricominciare a mettere a posto le cose abbiamo bisogno di almeno mezzo secolo di serietà e soprattutto di buona politica. Ma se partiamo con il piede sbagliato, il tempo di recupero si allunga …e di molto.
Si precisa che l’ultimo punto all’ordine del giorno della seduta di Consiglio comunale di sabato scorso (“Determinazione delle modalità di ripiano del disavanzo tecnico generato a seguito del riaccertamento straordinario dei residui effettuato in attuazione dell’art.3, comma 7 del D. Lgs. n.118/2011.”), dopo breve discussione, è stato formalmente ritirato dall’assessore al Bilancio Francesca Mola in attesa di ulteriori approfondimenti e comunicazioni ai consiglieri comunali.
Dall’albo pretorio del Comune si apprende che nella giornata di ieri il neopresidente Tanzi ha convocato in seduta urgente il consiglio comunale per oggi, giovedì 30 luglio, alle 22.30, per trattare come unico punto all’ordine del giorno “approvazione del piano finanziario e tariffe TARI per l’anno 2015”.
La convocazione con carattere d’urgenza, ossia con un preavviso minimo di 24 ore, è una modalità prevista dal regolamento di funzionamento del consiglio comunale, previa sussistenza di motivi rilevanti e indilazionabili. Stando all’avviso di convocazione, in questo caso essa è stata motivata dalla necessità di rispettare la scadenza del 30 luglio per l’approvazione del piano economico-finanziario e delle tariffe della TARI le quali, in base alla legge, «devono essere necessariamente commisurate al costo del servizio di smaltimento rifiuti del 2014», ossia in grado di assicurare un gettito che copra l’intero costo per il servizio di igiene urbana sostenuto nell’esercizio finanziario precedente.