di Marco Sciddurlo

11219059_148076512197563_5823430767292348333_nQuest’anno la Sagra del Polpo, nata da un progetto della Pro Loco di Mola e giunta alla sua 45a edizione, è stata organizzata per la prima volta direttamente dall’Amministrazione comunale; per la precisione nel comunicato del Sindaco Di Rutigliano si legge che il Comune doveva organizzare «autonomamente» questo evento, ma in realtà così non è stato.

Ora non vogliamo discutere se questa sagra è andata bene o male, bensì ci concentriamo sugli aspetti amministrativi e organizzativi. Per inciso, riguardo all’affluenza, è sufficiente dire che, comparando le foto di quest’anno con quelle degli anni precedenti, è evidente che la gente che vi ha partecipato è stata decisamente inferiore rispetto al passato e si camminava tranquillamente sul tratto di lungomare interessato dalla manifestazione (dal porto al cantiere), non essendoci eccessiva calca come nelle edizioni antecedenti (l’anno scorso i Carabinieri stimarono un’affluenza di 60 mila persone a serata).

11885236_10206327538041872_8551401894896705373_nScarsa partecipazione nonostante si utilizzasse un oramai storico marchio, collaudato negli anni, molto conosciuto che funziona da richiamo: “Sagra del Polpo di Mola di Bari”. Ovviamente i “tifosi” dell’organizzazione della sagra di quest’anno diranno che è stata un successo, che non si poteva fare di meglio in pochi giorni, che l’anno prossimo si migliorerà, eccetera eccetera; ma, in realtà, questa sagra non solo è stata “in tono minore”, ma si può parlare di una sagra “menomata”, benché ci fossero tutte le condizioni per realizzare una kermesse dello stesso livello degli anni precedenti.

Anzi, a dirla tutta, si è trattata di una manifestazione “camuffata” da Sagra del Polpo, in quanto non c’è stata alcuna centralità né del famoso mollusco e nemmeno dei prodotti ittici locali.

11887910_10206327530321679_2245753294487904031_n (1)Infatti, non erano presenti gli operatori della categoria marinara e le cooperative di pescivendoli; come nemmeno c’è stato alcun effettivo coinvolgimento dei ristoratori. È assurdo cercare di valorizzare i prodotti ittici locali senza che nella manifestazione siano coinvolti gli operatori del settore, pescatori, pescivendoli e ristoratori. E la misera “fornacella” di quest’anno, utilizzata da “avventurieri dell’arrosto”, non è certo lo strumento adeguato per pubblicizzare il nostro prodotto di mare (che ci azzeccano i volontari – per lo più provenienti dai Moderati per Mola – ad arrostire polpi ed a vendere birre?).

È chiaro che una sagra mal riuscita danneggia questo marchio e l’immagine di Mola (sperando che effetti negativi non si riverberino nei prossimi anni).
Ma quel che più lascia perplessi è stato il comportamento alquanto “oscuro ed improvvisato” dell’Amministrazione.

11889592_10206327524201526_3744261702274309013_nLa Pro Loco di Mola, come l’anno scorso, stava lavorando per l’organizzazione della 45a Sagra del Polpo, aveva contattato sponsor, fornitori, manager di cantanti, cooperative di pescivendoli, giostrai e quant’altro serve per la buona riuscita di una sagra. Ovviamente la Pro Loco aveva anche avviato la collaborazione con la nuova Amministrazione; dal mese di luglio si susseguivano incontri tra il Comitato Sagra del Polpo della Pro Loco ed il Sindaco Di Rutigliano, il Vicesindaco ed Assessore al Bilancio Mola, il Presidente del Consiglio Tanzi e, infine, con il Consigliere Siciliano (quest’ultimo indicato dal Sindaco a seguire l’organizzazione della sagra); il tutto con impegno del Comune a cofinanziare la kermesse.

Definito il programma dalla Pro Loco, l’Amministrazione si chiude in un “mutismo” incomprensibile, tanto da non rispondere nemmeno all’ultima formale proposta della Pro Loco, dove si dice chiaramente che se il Comune non rispondeva alla richiesta di cofinanziare la Sagra del Polpo, l’associazione si sarebbe trovata nell’impossibilità di realizzare l’evento. Sulla base di indicazioni date dal Comune, la somma chiesta all’Amministrazione era di 12.000 euro più I.v.a., per i due gruppi di cantanti che si sarebbero dovuti esibire (Formula 3 ed i Dirotta su Cuba) e per la pubblicità su Radio Norba, mentre il palco, il service, la S.i.a.e., tasse e tutte le altre spese sarebbero state pagate dalla Pro Loco, ricorrendo a sponsorizzazioni (dunque è falsa la voce fatta circolare che la Pro Loco non ha realizzato la sagra perché chiedeva un finanziamento di 35 mila euro che il Comune le ha negato).

11933416_10207679381611237_7487252777668847063_nEbbene, l’Amministrazione non risponde alla Pro Loco, non comunica, nemmeno informalmente, che non può fornire la cifra richiesta, non chiede di ridurre le spese, nulla di nulla. È evidente che questo comportamento non è istituzionalmente corretto, non è affatto collaborativo e finalizzato alla buona riuscita della sagra.

La conseguenza della “latitanza” dell’Amministrazione era l’annullamento della manifestazione da parte della Pro Loco (soggetto organizzatore), con un comunicato pubblicato sulle pagine facebook e sui siti della Pro Loco e della Sagra del Polpo la sera dell’11 agosto. Ma ecco che, nella stessa sera dell’11 agosto, compare su facebook una pagina di un anonimo comitato che organizza la 45a Sagra del Polpo, con tanto di nuovo ed originale logo, che poi viene utilizzato effettivamente dall’Amministrazione.

11951848_148857288786152_6622532819797162858_nQuesta locandina con marchio, nelle stesse ore, viene pure pubblicata sul sito http://mancio.ilcanocchiale.it/2015/08/11/la_nuova_sagra_delpolpo_amol.html di Mancio Ruggiero, fratello di Salvatore Ruggiero, consigliere (della lista civica Giangrazio di Rutigliano Sindaco) e cognato del Sindaco. Il giorno successivo ecco apparire sulla pagina personale di facebook del Sindaco Di Rutigliano un comunicato (adesso a Mola non si seguono più i canali di comunicazione istituzionale, si ritengono demodé!).

Nella comunicazione del Sindaco si legge che «l’Amministrazione comunale sta gestendo autonomamente l’organizzazione della Sagra, coadiuvandosi con un gruppo di cittadinanza attiva: giovani volontari molesi».

A questo punto sorgono spontanee alcune domande.

11896995_10206268155656291_450198904_nPerché l’Amministrazione comunale ha interrotto i rapporti con la Pro Loco e non ha dato alcuna risposta alla sua istanza? L’anno prossimo collaborerà con la Pro Loco nell’organizzazione della 46a Sagra del Polpo? Chi aveva commissionato la redazione del nuovo logo della sagra? Quando è stato commissionato il nuovo logo ed il manifesto della Sagra del Polpo organizzata dall’Amministrazione?
Certamente logo, manifesto e gruppo organizzatore non si fanno in un quarto d’ora e la creazione del logo e del manifesto non sono stati commissionati e pagati dal Comune (pare che non ci sia traccia di alcun atto amministrativo).

L’Amministrazione, prima di utilizzare e “far proprio” il nuovo logo apparso in forma anonima su facebook, ne ha verificato la provenienza e che non fosse già registrato?

Assuntasi l’organizzazione della sagra, non era chiaro come l’Amministrazione avrebbe potuto farvi fronte seguendo le procedure amministrative. In effetti, ha poi dovuto chiedere “il soccorso” a delle associazioni private, cioè l’associazione A.P.M. – Attività Produttive Molesi – (ormai morente e “resuscitata” per la sagra) e l’AVIS; cioè due associazioni che c’entrano poco o nulla con i prodotti del pescato locale, soprattutto la seconda (che si occupa di raccolta di donazioni di sangue e, quindi, non si capisce che cosa c’entri con una sagra che è un evento turistico, con l’obiettivo di valorizzare prodotti gastronomici ed un settore dell’economica locale). Condivisibile è invece la scelta di avere come media-partner l’emittente radiofonica locale Radio Mola International.

In che data l’APM e l’AVIS sono state contattate dall’Amministrazione comunale per organizzare la sagra? Sono state contattate altre associazioni? Qual è stato il criterio adottato dall’Amministrazione nella scelta di queste associazioni?

E ora vediamo i costi. Secondo le determine pubblicate al momento in cui si scrive, l’Amministrazione ha sborsato € 5.368,00 per il palco ed il service (e forse qui si sarebbe potuto risparmiare qualcosa), € 1.395,19 per i diritti S.i.a.e., € 500,00 per il noleggio di 3 bagni chimici, dunque, un totale di € 7.263,19.

Invece i due concerti, secondo quanto si legge dai comunicati amministrativi, sarebbero stati pagati dall’A.P.M. con i proventi degli sponsor. Ciò dimostra che l’Amministrazione, contrariamente a quanto asserito nel primo comunicato del Sindaco, non solo non ha organizzato autonomamente la sagra, ma l’A.P.M. è divenuta soggetto protagonista dell’organizzazione della manifestazione (forse qualcuno ha “illuminato” i nostri attuali amministratori facendogli notare che non potevano incassare le somme degli sponsor e per questo hanno dovuto ricorrere ad un’associazione privata?).

11910885_10206268373541738_471889971_nMa se la nostra Amministrazione si è premurata di dirci chi ha incassato i soldi degli sponsor e pagato i gruppi dei bravi musicisti molesi (anche se si ignorano le somme incassate ed uscite: oltre ai musicisti, qualcuno ci ha guadagnato?), non ci ha detto nulla su chi ha fornito i polpi arrostiti durante la sagra e su chi ha incassato il ricavato delle vendite (nelle altre edizioni erano le cooperative di pescivendoli molesi). Qui è opportuno precisare che, stando a quanto detto dall’Amministrazione, solo il ricavato delle birre offerte dalla Peroni è andato in beneficenza all’associazione delle Vincenziane, non il ricavato (più lucroso) della vendita dei polpi.

Sicuramente anche il settore alimentare della sagra non è stato organizzato dal Comune (quindi praticamente l’Amministrazione ha gestito autonomamente ben poco) e ci sarà stato almeno un privato, in possesso di autorizzazione sanitaria alla somministrazione di alimenti e bevande ed in regola con il fisco, che, previa presentazione della D.i.a.p. (denuncia di inizio di attività produttiva) ed effettuato apposito versamento alla A.S.L., si sia messo ad arrostire i polpi ed a venderli (per inciso, purtroppo abbiamo visto prendere polpi e panini a mani nude, senza che venissero utilizzati i guanti). Ebbene, augurandoci che chi ha arrostito e venduto i polpi avesse tutto in regola, sia dal punto di vista sanitario che fiscale, poiché la Sagra del Polpo è un evento pubblico, sarebbe opportuno che l’Amministrazione dia alcuni chiarimenti:

Chi ha fornito i polpi per la nostra sagra di quest’anno? Quale ditta ha arrostito i polpi ed ha incassato il ricavato delle vendite? E, se non è chiedere troppo: l’Amministrazione sa a quanto ammonta l’incasso della vendita dei polpi?

11913880_10153517843740993_3026193200880463025_n (1)Al di là delle belle parole dette dal palco, la manifestazione di quest’anno non ha valorizzato i nostri prodotti gastronomici di mare, la nostra marineria molese e non ha attirato turisti come accaduto negli anni passati.

Ma cosa più grave, sono i dubbi che l’operato dell’Amministrazione e la “raffazzonata” organizzazione della sagra di quest’anno fanno sorgere e che abbiamo cercato di esprimere con le domande di questo articolo, alle quali speriamo giungano da parte dell’Amministrazione comunale esaustive e documentate risposte chiarificatrici.

Condividi su: