eswtetista 1Dopo quattro mesi di indagini serrate dei carabinieri e della magistratura barese, sembra risolto il giallo dell’estetista uccisa nel suo esercizio a Mola il 12 dicembre dello scorso anno.

Le manette sono scattate a polsi del principale indagato, ossia il 34enne di Polignano a Mare Antonio Colamonico, ritenuto responsabile della morte violenta di Bruna Bovino. Colamonico è coniugato e residente nel paese di Domenico Modugno.

Il cadavere della bella estetista fu rinvenuto nel centro estetico di via Vitulli dai vigili del fuoco, intervenuti a seguito di un incendio all’interno del locale: i vicini avevano notato la fuoriuscita di fumo ed avevano dato l’allarme.

Stando agli accertamenti effettuati dal medico legale, la donna fu ripetutamente colpita  alla testa, al volto,  alla nuca e al collo con un delle forbici. Probabilmente non ancora morta, l’assassino la strangolò.

Sul posto intervennero immediatamente vigili urbani e carabinieri. Quest’ultimi, coordinati dal magistrato, avviarono immediatamente le indagini che si presentavano abbastanza difficoltose per l’incendio che aveva distrutto gran parte del locale e degli arredi e quindi anche eventuali prove.

In base a quanto accertato, il Colamonico  aveva una relazione sentimentale con la Bovino, ma il giorno dell’omicidio, ossia il 12 dicembre – aveva telefonato alla donna per comunicarle la sua volontà di concludere la relazione.

Il presunto omicida si sarebbe presentato al centro estetico “Arwen” verso le ore 16. Qui avrebbe avuto un’animata discussione con la Bovino, a seguito della quale l’avrebbe ripetutamente colpita con le forbici e strangolata. Secondo il referto del medico legale, la donna sarebbe morta intorno alle 16,30. Colamonico sarebbe ripartito da Mola alle 17,26, prelevato in auto dalla moglie.

copertina aprile

 

 

 

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