di Andrea G. Laterza

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Ieri sera, 1° agosto e primo giorno di festa, erano presenti già numerosi stand per la vendita del polpo arrosto, sulla banchina del porto.

Fin qui, nulla di strano.

Però, la cosa davvero strabiliante è l’aver constatato come si arrostisse il polpo mentre il traffico delle auto fluiva, sia pure a fatica ma liberamente a poche decine di centimetri dalle braci.

Perchè il traffico non è stato chiuso? Perchè si è consentito che si procedesse alla cottura e alla vendita di alimenti con lo scarico delle auto a due passi dagli alimenti?

Possibile che in questo paese tutto sia consentito senza alcun rispetto delle più elementari norme igieniche? Possibile che non ci fosse un vigile urbano in zona? Possibile che i vigili sanitari non siano intervenuti?

2014-08-01 21.06.06E’ augurabile che questa sera e domani sera ciò non si verifichi, nell’interesse dei consumatori e di quanti sono al lavoro per promuovere il prodotto ittico.

Ed è altrettanto auspicabile che agli ospiti in arrivo dai centri viciniori venga assicurata la possibilità di parcheggiare in spazi opportunamente indicati, senza mandarli allo sbaraglio all’interno del centro abitato, dove negli anni scorsi le auto venivano abbandonate in divieto di sosta, in doppia fila, davanti ai passi carrabili e sui marciapiedi con inevitabili gravi disagi per i residenti.

Altra nota dolens riguarda la salvaguardia dell’igiene e dell’ambiente: due elementi essenziali per fare della sagra una festa che non degradi nella vendita di prodotti a rischio per la salute e nei rifiuti sparsi ovunque.

Servono controlli serie da parte delle autorità preposte. Ci saranno? Noi lo speriamo per il buon nome di Mola e della sua popolazione.

sagra del polpo

 

 

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