10 Commenti in “STANGATA A CARICO DELLE FAMIGLIE MOLESI”
unoqualunque
22 Ottobre 2014 alle 17:46 -
Alle critiche vanno aggiunte le proposte. Voi grillini cosa avreste fatto? la coperta è quella lì, quindi spiegate come avreste finanziato esenzioni e detrazioni di tari e tasi.
A. Laterza
23 Ottobre 2014 alle 08:31 -
Fino a quando non si capirà che i contributi comunali per festeggiamenti di vario tipo e natura devono essere azzerati, non si potranno ridurre le spese voluttuarie e, quindi, non si potranno finanziare le detrazioni Tari e Tasi.
In un periodo di crisi economica come l’attuale, quelli che vogliono festeggiare (in specie coloro che lo fanno per soddisfare il proprio ego) devono farlo necessariamente a proprie spese o raccogliendo contributi volontari tra i cittadini.
L’unica eccezione deve rimanere la Festa patronale perchè appartiene alla storia e alla cultura della nostra città.
Giovanni Torres
23 Ottobre 2014 alle 14:20 -
Vorrei far presente al signor “Unoqualunque” che il gruppo “Mola cinque stelle”, ha presentato una valanga di proposte all’amministrazione, tutte puntualmente ignorate o quasi.
E da un anno e mezzo che chiediamo l’adozione della tariffa puntuale. Devo informarla che fin dall’istituzione della TARES, il legislatore aveva lasciato la possibilità all’ente di disapplicare la TARES.
Tralasciando i difetti, un aspetto interessante della Tares fu, infatti, il nuovo impulso verso la commisurazione del servizio all’effettiva quantità prodotta di rifiuti. Difatti i Comuni che avevano realizzato sistemi di misurazione puntuale (porta a porta) della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico potevano, con regolamento, prevedere l’applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo del tributo. La cosiddetta “Tariffa puntuale” (art 14 comma 29 della legge 201/2011).
Deve sapere che la normativa ha previsto la stessa possibilità anche in luogo della TARI (comma 668 della legge 147/2013). Abbiamo fin da subito chiesto all’amministrazione di avviare, anche in maniera sperimentale, il sistema di calcolo con tariffazione puntuale. Lo abbiamo fatto a Gennaio 2014 (http://goo.gl/3ZIV09).
Ma noi non ci siamo accontentati, cosi, il 4 aprile 2014, abbiamo presentato un’altra istanza al Sindaco (http://goo.gl/Ix4bH2), dove chiedevamo l’adozione della tariffa puntuale, e in alternativa ad esso chiedevamo, perlomeno , di determinare le tariffe come disposto dal comma 652 della legge 147/2013. Il Metodo a parametri variabili, da noi proposto, alternativo al D.P.R. 158/1999 (Metodo Normalizzato usato per la TARES 2013), consentiva ai Comuni di manovrare le tariffe in modo legittimo e con un margine di manovra molto più ampio rispetto ai range concessi dal Metodo Normalizzato. Inoltre il Metodo a parametri variabili avrebbe contenuto fortemente i divari tra differenti categorie, riducendo la sperequazione esistente tra le diverse tariffe, in modo più razionale rispetto al Metodo Normalizzato. Nonostante ciò l’amministrazione Diperna ha deciso, ancora una volta di ignorarci, calcolando le tariffe con il metodo normalizzato. Grave errore se si aggiunge che non ha sfruttato nemmeno la possibilità concessa ai comuni, in extremis, con l’approvazione della legge 16/2014, che prevedeva, infatti, di discostarsi nella misura massima del 50% dai minimi e dai massimi dei coefficienti indicati nel D.P.R. 158/1999. Un metodo normalizzato, quindi parzialmente più flessibile. Questo avrebbe potuto riportare alcune tariffe, notevolmente ridotte con il passaggio TARSU-TARES, a numeri più ragionevoli e in proporzione con le altre categorie. Da notare che con il passaggio a TARI le tariffe delle suddette categorie si sono ridotte ulteriormente!
Le banche, per esempio, sono passate dai 28,69€ della TARSU ai 10,57 € della TARES per concludersi con i 7,86 € della TARI.
Ne consegue che le uniche categorie che hanno avuto aumenti rispetto al 2013 sono le utenze domestiche, ovvero le famiglie!
Il gruppo “Mola cinque stelle”
unoqualunque
23 Ottobre 2014 alle 19:16 -
laterza è una goccia nel mare, in questo modo si cancella l’estate molese. Se ricordo bene hai scritto un articolo sull’argomento lamentando l’assenza di questo cartellone ad estate ormai avanzata.
In occasione della sagra del polpo hai scritto un articolo sull’organizzazione della festa, ma allora si poteva risparmiare qualcosa per la tasi ma non lo hai scritto. Si poteva fare a meno di Tozzi e Masini sostituendoli con i Restando zero (scusate ma non ricordo bene come si chiamano), ma i molesi vogliono i grandi nomi e costano.
Lo sperpero stava con urban quando c’erano le vacche grasse ma questa estate non lo hanno neanche fatto il cartellone. Ora c’è l’albo delle associazioni e i criteri sono più stretti.
L’associazionismo vero deve essere finanziato, non si può togliere la linfa vitale. Sono persone che donano il proprio tempo senza fini di lucro. E con l’albo comunale devono uscire allo scoperto per avere fondi. Cosa che non succedeva con urban.
Il finanziamento delle detrazioni ed esenzioni è possibile solo portando l’aliquota al 3,3 per mille come hanno fatto a bari se non erro. In questo modo si toglie la tassa a chi non ha niente, ma ci sono i poveri a mola? quante banche ci sono? se mola crolla si siede sui soldi. Gli ISEE devono essere controllati a campione, ma seriamente, col supporto della guardia di finanza e controlli incrociati. Mi sa che scoprono i tesoretti.
A. Laterza
23 Ottobre 2014 alle 20:14 -
Scusi unoqualunque, ma non è che scrivendo un articolo sulla sagra del polpo si approva lo sperpero… Peraltro, Città Nostra ha pubblicato le foto del traffico che scorreva tra le bancarelle che arrostivano… Non mi sembra un elogio…
In ogni caso, dare contributi comunali per manifestazioni voluttuarie di questi tempi, significa togliere o ridurre le detrazioni sulle tasse. Sarà anche poca roba, ma tutto alla fine contribuisce.
E comunque, in tempo di crisi bisogna riservare il denaro pubblico (fosse anche un solo euro) alla spesa produttiva e a quella per servizi sociali.
Tutto il resto sono soldi spesi per fare clientela.
Quanto alla sua domanda retorica: ma ci sono i poveri a Mola? Purtroppo, ci sono, e tanti, e sono in crescita. La Caritas assiste un numero crescente di famiglie molesi: abbiamo anche pubblicato le interviste ai responsabili parrocchiali. Forse non ha letto…
Le fonti di reddito locali sono scarse e in contrazione.
Ha visto quanti negozi hanno chiuso in Via Battisti, Corso Umberto, Via Bovio, Via Toti, ecc.? Oppure lei guarda solo le sfilate di chi sfoggia auto all’ultima moda? Se chiudono i negozi, un motivo ci sarà… Ha sentito parlare di recessione e di deflazione in Italia? Oppure crede che Mola faccia repubblica autonoma del Bengodi a sè?
Ha notato che la popolazione molese continua a contrarsi perchè aumenta l’emigrazione? Sa quanti giovani, laureati, diplomati e non, lasciano Mola ogni mese per mancanza di lavoro e di prospettive?
Sa quanti capi-famiglia vanno a fare i muratori al Nord o i camerieri in Germania? Sa quanti disoccupati si rivolgono ai parroci per ottenere un contributo per pagare le bollette della luce?
Probabilmente lei è un benestante e non si guarda attorno, oppure frequenta solo gente che “sta bene” come lei e guarda chi consuma ai tavolini dei bar. Ma la realtà è diversa: chi non può spendere non va in giro, sta in casa.
Ascolti i commenti di chi assiste a spettacoli futili e a kermesse varie (vere armi di “distrazione” di massa) durante l’estate: crescono i cittadini insofferenti per queste forme di inutile protagonismo personale fatto, peraltro, in gran parte con soldi pubblici.
Se la tassazione ha raggiunto questi livelli impossibili da sostenere è anche perchè si fa clientela con feste varie. Il turismo e la cultura sono un’altra cosa.
E, comunque, se Mola crolla non si siede sui soldi, ma sui debiti…
unoqualunque
24 Ottobre 2014 alle 17:24 -
Ognuno la pensa come vuole. Comunque i muratori al nord ci sono sempre andati perchè pagano bene, dai tedeschi è una vita che ci facciamo sfruttare e non è cosa di adesso.
Torres faccia i nomi dei comuni che hanno adottato quel sistema di premialità, e se lo hanno fatto i comuni amministrati dai 5 stelle con almeno 26 mila abitanti.
Leonardo D.
24 Ottobre 2014 alle 18:48 -
A Mola le tariffe Tari sono scandalose. Sopratutto quelle delle famiglie. La Tariffa Puntuale è realta in tanti comuni. E pensare che li avevo anche votati. A queste persone mancano le idee.
Sono felice che i grillini Molesi abbiano chiare le idee. Forza!
A. Laterza
24 Ottobre 2014 alle 21:28 -
Unoqualunque, mi pare che lei faccia parte della schiera dei “basta che sto bene io, stanno bene tutti”.
unoqualunque
25 Ottobre 2014 alle 10:15 -
E’ tipico dei comunisti passare alle offese quando non si hanno argomenti. Se non la pensi come loro sei “basta che sto bene io ecc”, un benestante, ecc.? per me può finire qui, non si può discutere, i lettori possono giudicare da soli.
A. Laterza
25 Ottobre 2014 alle 11:32 -
Premesso che non aderisco a nessun partito marxista-leninista, i lettori possono infatti giudicare da soli…
Alle critiche vanno aggiunte le proposte. Voi grillini cosa avreste fatto? la coperta è quella lì, quindi spiegate come avreste finanziato esenzioni e detrazioni di tari e tasi.
Fino a quando non si capirà che i contributi comunali per festeggiamenti di vario tipo e natura devono essere azzerati, non si potranno ridurre le spese voluttuarie e, quindi, non si potranno finanziare le detrazioni Tari e Tasi.
In un periodo di crisi economica come l’attuale, quelli che vogliono festeggiare (in specie coloro che lo fanno per soddisfare il proprio ego) devono farlo necessariamente a proprie spese o raccogliendo contributi volontari tra i cittadini.
L’unica eccezione deve rimanere la Festa patronale perchè appartiene alla storia e alla cultura della nostra città.
Vorrei far presente al signor “Unoqualunque” che il gruppo “Mola cinque stelle”, ha presentato una valanga di proposte all’amministrazione, tutte puntualmente ignorate o quasi.
E da un anno e mezzo che chiediamo l’adozione della tariffa puntuale. Devo informarla che fin dall’istituzione della TARES, il legislatore aveva lasciato la possibilità all’ente di disapplicare la TARES.
Tralasciando i difetti, un aspetto interessante della Tares fu, infatti, il nuovo impulso verso la commisurazione del servizio all’effettiva quantità prodotta di rifiuti. Difatti i Comuni che avevano realizzato sistemi di misurazione puntuale (porta a porta) della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico potevano, con regolamento, prevedere l’applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo del tributo. La cosiddetta “Tariffa puntuale” (art 14 comma 29 della legge 201/2011).
Deve sapere che la normativa ha previsto la stessa possibilità anche in luogo della TARI (comma 668 della legge 147/2013). Abbiamo fin da subito chiesto all’amministrazione di avviare, anche in maniera sperimentale, il sistema di calcolo con tariffazione puntuale. Lo abbiamo fatto a Gennaio 2014 (http://goo.gl/3ZIV09).
Ma noi non ci siamo accontentati, cosi, il 4 aprile 2014, abbiamo presentato un’altra istanza al Sindaco (http://goo.gl/Ix4bH2), dove chiedevamo l’adozione della tariffa puntuale, e in alternativa ad esso chiedevamo, perlomeno , di determinare le tariffe come disposto dal comma 652 della legge 147/2013. Il Metodo a parametri variabili, da noi proposto, alternativo al D.P.R. 158/1999 (Metodo Normalizzato usato per la TARES 2013), consentiva ai Comuni di manovrare le tariffe in modo legittimo e con un margine di manovra molto più ampio rispetto ai range concessi dal Metodo Normalizzato. Inoltre il Metodo a parametri variabili avrebbe contenuto fortemente i divari tra differenti categorie, riducendo la sperequazione esistente tra le diverse tariffe, in modo più razionale rispetto al Metodo Normalizzato. Nonostante ciò l’amministrazione Diperna ha deciso, ancora una volta di ignorarci, calcolando le tariffe con il metodo normalizzato. Grave errore se si aggiunge che non ha sfruttato nemmeno la possibilità concessa ai comuni, in extremis, con l’approvazione della legge 16/2014, che prevedeva, infatti, di discostarsi nella misura massima del 50% dai minimi e dai massimi dei coefficienti indicati nel D.P.R. 158/1999. Un metodo normalizzato, quindi parzialmente più flessibile. Questo avrebbe potuto riportare alcune tariffe, notevolmente ridotte con il passaggio TARSU-TARES, a numeri più ragionevoli e in proporzione con le altre categorie. Da notare che con il passaggio a TARI le tariffe delle suddette categorie si sono ridotte ulteriormente!
Le banche, per esempio, sono passate dai 28,69€ della TARSU ai 10,57 € della TARES per concludersi con i 7,86 € della TARI.
Ne consegue che le uniche categorie che hanno avuto aumenti rispetto al 2013 sono le utenze domestiche, ovvero le famiglie!
Il gruppo “Mola cinque stelle”
laterza è una goccia nel mare, in questo modo si cancella l’estate molese. Se ricordo bene hai scritto un articolo sull’argomento lamentando l’assenza di questo cartellone ad estate ormai avanzata.
In occasione della sagra del polpo hai scritto un articolo sull’organizzazione della festa, ma allora si poteva risparmiare qualcosa per la tasi ma non lo hai scritto. Si poteva fare a meno di Tozzi e Masini sostituendoli con i Restando zero (scusate ma non ricordo bene come si chiamano), ma i molesi vogliono i grandi nomi e costano.
Lo sperpero stava con urban quando c’erano le vacche grasse ma questa estate non lo hanno neanche fatto il cartellone. Ora c’è l’albo delle associazioni e i criteri sono più stretti.
L’associazionismo vero deve essere finanziato, non si può togliere la linfa vitale. Sono persone che donano il proprio tempo senza fini di lucro. E con l’albo comunale devono uscire allo scoperto per avere fondi. Cosa che non succedeva con urban.
Il finanziamento delle detrazioni ed esenzioni è possibile solo portando l’aliquota al 3,3 per mille come hanno fatto a bari se non erro. In questo modo si toglie la tassa a chi non ha niente, ma ci sono i poveri a mola? quante banche ci sono? se mola crolla si siede sui soldi. Gli ISEE devono essere controllati a campione, ma seriamente, col supporto della guardia di finanza e controlli incrociati. Mi sa che scoprono i tesoretti.
Scusi unoqualunque, ma non è che scrivendo un articolo sulla sagra del polpo si approva lo sperpero… Peraltro, Città Nostra ha pubblicato le foto del traffico che scorreva tra le bancarelle che arrostivano… Non mi sembra un elogio…
In ogni caso, dare contributi comunali per manifestazioni voluttuarie di questi tempi, significa togliere o ridurre le detrazioni sulle tasse. Sarà anche poca roba, ma tutto alla fine contribuisce.
E comunque, in tempo di crisi bisogna riservare il denaro pubblico (fosse anche un solo euro) alla spesa produttiva e a quella per servizi sociali.
Tutto il resto sono soldi spesi per fare clientela.
Quanto alla sua domanda retorica: ma ci sono i poveri a Mola? Purtroppo, ci sono, e tanti, e sono in crescita. La Caritas assiste un numero crescente di famiglie molesi: abbiamo anche pubblicato le interviste ai responsabili parrocchiali. Forse non ha letto…
Le fonti di reddito locali sono scarse e in contrazione.
Ha visto quanti negozi hanno chiuso in Via Battisti, Corso Umberto, Via Bovio, Via Toti, ecc.? Oppure lei guarda solo le sfilate di chi sfoggia auto all’ultima moda? Se chiudono i negozi, un motivo ci sarà… Ha sentito parlare di recessione e di deflazione in Italia? Oppure crede che Mola faccia repubblica autonoma del Bengodi a sè?
Ha notato che la popolazione molese continua a contrarsi perchè aumenta l’emigrazione? Sa quanti giovani, laureati, diplomati e non, lasciano Mola ogni mese per mancanza di lavoro e di prospettive?
Sa quanti capi-famiglia vanno a fare i muratori al Nord o i camerieri in Germania? Sa quanti disoccupati si rivolgono ai parroci per ottenere un contributo per pagare le bollette della luce?
Probabilmente lei è un benestante e non si guarda attorno, oppure frequenta solo gente che “sta bene” come lei e guarda chi consuma ai tavolini dei bar. Ma la realtà è diversa: chi non può spendere non va in giro, sta in casa.
Ascolti i commenti di chi assiste a spettacoli futili e a kermesse varie (vere armi di “distrazione” di massa) durante l’estate: crescono i cittadini insofferenti per queste forme di inutile protagonismo personale fatto, peraltro, in gran parte con soldi pubblici.
Se la tassazione ha raggiunto questi livelli impossibili da sostenere è anche perchè si fa clientela con feste varie. Il turismo e la cultura sono un’altra cosa.
E, comunque, se Mola crolla non si siede sui soldi, ma sui debiti…
Ognuno la pensa come vuole. Comunque i muratori al nord ci sono sempre andati perchè pagano bene, dai tedeschi è una vita che ci facciamo sfruttare e non è cosa di adesso.
Torres faccia i nomi dei comuni che hanno adottato quel sistema di premialità, e se lo hanno fatto i comuni amministrati dai 5 stelle con almeno 26 mila abitanti.
A Mola le tariffe Tari sono scandalose. Sopratutto quelle delle famiglie. La Tariffa Puntuale è realta in tanti comuni. E pensare che li avevo anche votati. A queste persone mancano le idee.
Sono felice che i grillini Molesi abbiano chiare le idee. Forza!
Unoqualunque, mi pare che lei faccia parte della schiera dei “basta che sto bene io, stanno bene tutti”.
E’ tipico dei comunisti passare alle offese quando non si hanno argomenti. Se non la pensi come loro sei “basta che sto bene io ecc”, un benestante, ecc.? per me può finire qui, non si può discutere, i lettori possono giudicare da soli.
Premesso che non aderisco a nessun partito marxista-leninista, i lettori possono infatti giudicare da soli…