di Vittorio Farella*

senologicoQualcosa comincia a muoversi dopo l’incontro del 20 ottobre scorso della nostra Associazione con l’Assessore regionale alla salute, dott. Pentassuglia.

Dal 1° dicembre riaprirà il servizio di screening senologico presso la RSA di Mola, interrotto inaspettatamente lo scorso luglio e che tanti disagi ha creato all’utenza del territorio del nostro Distretto Sanitario. Pazienti già programmate per visite e controlli furono rinviate a data da destinarsi, creando così un accumulo di mesi che ora si traduce in sovraffollamenti e ritardi non più colmabili.

Tutto ciò è un danno che speriamo non abbia ulteriori ripercussioni e crei problemi irreversibili. Quel che invece ci lascia perplessi è la soluzione all’italiana adottata: si riprende il servizio senza il 2° lettore (senologo). Tanto per intenderci, uno dei motivi che provocarono la chiusura dello stesso servizio. Come sia possibile? Con i soliti artifizi che solo i nostri dirigenti sanno escogitare. Tant’è e dobbiamo accontentarci, a patto e condizione che non ne risenta la qualità e la regolarità del servizio. Staremo a vedere e vigileremo. Mentre salutiamo favorevolmente questo primo, e parziale, risultato restiamo grandemente insoddisfatti per tutti gli altri problemi proposti che non trovano ancora risposta ad un mese da quell’incontro.

Non abbiamo ricevuto riscontri per i problemi della sicurezza alla RSA, sulla riapertura notturna del Punto di Primo Intervento Territoriale, ma soprattutto sul problema più spinoso ed urgente: quello del rilascio dei dati epidemiologici delle malattie oncologiche in modalità disaggregata, per poter ricavare eventuali nessi causali con la presenza delle discariche di rifiuti (dalla cosiddetta “regolare” alle tante illegali disseminate nel territorio e contenenti rifiuti di ogni specie).

Queste le ragioni che ci fanno esprimere un’insoddisfazione di fondo, nonostante un primo parziale ma tangibile risultato ottenuto, e che ci spingono a calcare altre strade per ottenere quanto da noi fortemente richiesto e voluto.

*PresidenteAssociazione “Chiudiamo la discarica Martucci”

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LISTE D’ATTESA: SPERIMENTAZIONE INTERROTTA

Sperimentazione interrotta, tempi di attesa biblici e oltre quattro milioni di euro in meno nelle casse della Regione. Un anno dopo, in Puglia è tutto da rifare nel programma di abbattimento delle liste di attesa in sanità. Imitare il Veneto, aprendo gli ospedali e gli ambulatori anche di notte, non ha sortito gli effetti sperati. In realtà, nemmeno nella Regione governata dalla Lega Nord era servito a qualcosa tenere accese, 24 ore su 24, le grande macchine (risonanze magnetiche, tac, acceleratori lineari). Forse proprio quella esperienza naufragata avrebbe potuto mettere in allerta, fatto sta che gli ammalati pugliesi devono tornare ad armarsi di molta pazienza. Di quanta pazienza? Ecco qualche esempio: a Bari per sottoporsi ad un semplice elettrocardiogramma con visita cardiologica, presentandosi oggi allo sportello dell’Asl la prenotazione viene fissata per il 29 aprile 2015; l’attesa per un holter dinamico si protrae sino al 27 aprile dell’anno prossimo; se invece un barese avesse bisogno di un ecocolordoppler, negli ospedali del capoluogo pugliese, sino a martedì scorso, non c’erano appuntamenti disponibili. Volendo, potrebbe rivolgersi all’ospedale di Corato ma non prima del 15 maggio del  2015.

(Fonte Corriere del Mezzogiorno)                                                                                   

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23.11 agimus

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