Comunicato Stampa
Era il 29 Agosto del 2013 quando una nostra delegazione rincontrava, dopo svariati incontri sul tema, il Sindaco Diperna per avere ulteriori chiarimenti circa le Sue intenzioni di sistemazione dell’Arco Vaaz.
In quella occasione il Sindaco Diperna ci informava che dal giorno prima, cioè dal 28 Agosto, a seguito di accordo con i proprietari dell’immobile retrostante l’Arco Vaaz, una metà del cancello del varco carraio sarebbe rimasta aperta per tutto il giorno, fino a sera.
Contestualmente ci illustrava il Suo progetto di realizzazione di una scala che superando le mura storiche frontali all’arco, avrebbe consentito il passaggio dalla piazza XX Settembre al mare.
Inoltre, alle nostre perplessità circa la validità e l’impatto suggestivo della sua soluzione (la scala appoggiata ad un muro laterale del passaggio), lo stesso Sindaco Diperna si affrettava a non escludere la possibilità di realizzare delle aperture nei muri per collocare delle grate che consentissero la tanto auspicata vista del mare. In quel momento ci eravamo illusi che in qualche modo, con una soluzione che non ci piaceva e convinceva, comunque si sarebbe realizzato il tanto auspicato “passaggio a mare dell’Arco Vaaz” voluto da gran parte dei Cittadini Molesi.
Tutto questo, il primo Cittadino di Mola ci rassicurava, sarebbe stato realizzato nell’ambito dei lavori di riqualificazione di Piazza XX Settembre. Questo progetto riapprovato, con formula definitiva e con un nuovo quadro economico, dalla Giunta Comunale con delibera n. 150 del 19 novembre 2014 -, non prevede alcuna scala, alcuna grata insomma non prevede alcuna opera di congiunzione tra la piazza ed il mare attraverso l’Arco Vaaz.
E allora cosa è accaduto? Mancanza di soldi? Mancanza di coraggio? Disinteresse per l’Arco Vaaz? O al contrario eccessivo interesse di pochi nel mantenere inalterato l’attuale stato dell’Arco? Questo Noi non lo sappiamo o meglio lo possiamo immaginare perché condividiamo il pensiero di un politico passato a miglior vita e cioè che “a pensar male si commette peccato, ma spesso ci si azzecca”.
Già quella mezza apertura di cancello sapeva di beffa, una sorta di mezza concessione di stampo democristiano, un modo di fare alla Lauro, una scarpa prima del voto e l’altra dopo. E poi perché prendere in giro dei cittadini, illudendoli di realizzare in qualche modo, anche se non condiviso, un sogno, un recupero architettonico che avrebbe potuto valorizzare uno scorcio particolarmente suggestivo del nostro paese, che avrebbe potuto realizzare un area altamente qualificata dal punto di vista turistico ricettivo corredata da servizi accessori per la cittadinanza e per i turisti.
E della tempistica ne vogliamo parlare, anche questa da tipica vecchia politica democristiana, con attività frenetiche che si susseguono sotto le elezioni dopo un quadriennio di inerzia ed immobilismo. Cosi, dalla valutazione degli atti formali approvati, è evidente che, mentre i lavori di sistemazione della piazza XX Settembre si faranno, partiranno a breve (magari il cantiere sarà aperto in piena campagna elettorale), il passaggio fronte mare attraverso l’Arco Vaaz rimarrà ancora una volta un sogno, un sogno di molti, sacrificato a interessi di pochi, senza alcuna spiegazione, gabbando la Cittadinanza, rimarrà chiuso in un cassetto restando un sogno di una notte di mezza legislatura.
Movimento 5 Stelle – Mola
Dopo l’amenità della proposta per una dirompente barriera architettonica, costituita da un’improponibile scalinata, questa delle grate dalle quali … “sbirciare” il mare… giunge nuova. Se davvero il Sindaco l’ha ventilata, si tratterebbe di una “genialata” non da poco…
Il M5S fa bene a rendere noti i particolari di quel colloquio, ma stupisce che non si sia indignato nell’ascoltare quelle proposte. Un passaggio “qualunque” (peraltro, nel caso delle “grate” non ci sarebbe alcun passaggio, ma solo una sbirciatina… “di passaggio”…), purchè si faccia qualcosa, non è una buona ed accettabile soluzione.
Certo che la fantasia degli amministratori locali non ha davvero fine pur di evitare che si realizzi per davvero il passaggio piazza-fronte mare, nell’unico modo davvero utile per un agevole percorso e proficuo sotto il profilo turistico: e cioè sfondando il muraglione che impedisce il transito pedonale.
Un’operazione semplicissima da eseguire e del tutto logica: peraltro, il piccolo dislivello a monte e a valle del muraglione può essere coperto da una breve rampa con un parallelo scivolo per disabili.
Perchè tutto questo non si fa? Chi non può e non deve essere “scontentato”? Ci sono vecchie promesse elettorali da mantenere e/o futuri motivi elettorali da garantire?
I cittadini hanno il diritto di sapere.
Città Nostra ha portato immediatamente a conoscenza dei lettori che, nel progetto definitivo per Piazza XX settembre da mettere a gara, non è previsto alcun passaggio piazza-fronte mare, come invece il Sindaco aveva garantito al M5S e al nostro giornale.
Continueremo a tenervi aggiornati sugli sviluppi di una questione che, al momento, vede sacrificati gli interessi di una intera collettività, nonostante il diritto acquisito all’uso collettivo in perpetuo di una precisa porzione di suolo al di là dell’arco Vaaz.
Per la verità, parlando con il sindaco dell’argomento qualche giorno fa, mi ha garantito che il passaggio piazza-mare si farà a completamento dei lavori di rifacimento della piazza. I soldi ci sono.
Relata refero.
dott. Laterza mi scusi ma perchè non l’ha fatto l’amministrazione Cristino quando lei era consigliere di maggioranza? ci vorrebbe un assessore con le p…. come successo con l’amministrazione Maggi che fece abbattere il cinema.
Se faranno la scalinata, anziani e disabili dovranno volare per passare all’altra parte. Se una persona non ha coraggio non se lo può dare, quindi è meglio non fare niente.
Per rispondere alla sua domanda: quando ero consigliere di maggioranza proposi al Sindaco, in una seduta di Consiglio comunale, di acquistare il palazzo Valentini (che all’epoca era in vendita, addossato alle mura del Castello) per iniziare l’operazione di isolamento del Castello Angioino, prevista sia dal piano Morelli-Pastore, recepito con una delibera di Consiglio comunale del 1973, che poi dal Piano Regolatore del 1985, tuttora in vigore.
All’interno di quell’operazione di isolamento si situava anche la realizzazione del passaggio piazza-fronte mare, favorita all’epoca dall’atto notarile (di qualche anno prima, 1994), con il quale veniva ceduta al Comune, in uso gratuito perpetuo, la porzione di suolo al di là dell’arco di Vaaz, utile a realizzare il passaggio.
Purtroppo, la mia proposta non venne presa in considerazione dalla Giunta pro-tempore e il Palazzo Valentini fu acquistato da un privato che lo ristrutturò, peraltro con concessione edilizia che lo autorizzava alla ristrutturazione e cambio di destinazione d’uso, mentre il PRG, per quell’immobile e per gli altri ricadenti nell’area di isolamento, prevedeva la sola manutenzione ordinaria, anche allo scopo di favorirne l’acquisto da parte del Comune a prezzi accessibili per il successivo abbattimento previsto dal PRG.
Va da sè che in tal modo, cioè non acquistandosi quel palazzo da parte del Comune, l’operazione di isolamento venne vanificata e allo stesso modo anche il passaggio piazza-lungomare finì congelato.
Città Nostra, nel corso degli anni, ha sempre mantenuto desta l’attenzione sulla questione complessiva, informando i lettori: a) sulla problematica permuta del deposito che si trovava al di là del muraglione; b) sui lavori che vennero eseguiti nell’area di vincolo del Castello; c) sul rischio di usucapione, della porzione di suolo ceduto al Comune in uso perpetuo, a vantaggio del condominio attiguo.
Ora, il Sindaco, a voce, ripete che il passaggio si farà. Noi vorremmo credergli: tuttavia, il progetto definitivo da mettere a gara (come si è visto dagli atti) non lo prevede. Confidiamo, comunque, che la promessa verbale venga tramutata in atti amministrativi concreti: con una tempestiva modifica progettuale, anche in sede di progettazione esecutiva o con una variante in corso d’opera.
Tuttavia, se la soluzione dovesse essere la scalinata (peggio ancora se accompagnata dalle incredibili “grate” delle quali ha riferito il M5S), credo che la cittadinanza avrà giusti motivi di protesta.
Peraltro, una barriera architettonica di quel tipo andrebbe a contrastare fortemente con le norme in materia di accesso e fruizione dei beni pubblici ai disabili.
Staremo a vedere e vi terremo aggiornati.
E’ stata una sconfitta sia per lei e soprattutto per i cittadini. Quanto meno la sua proposta era da approfondire. Quindi non solo le amministrazioni Berlen e Diperna, ma tutte le amministrazioni susseguite dal 1985 ad oggi non hanno realizzato questo collegamento. Però l’amministrazione Diperna non è terminata e siamo in campagna elettorale quindi aspettiamoci il colpo di teatro.