Comunicato stampa
Alla fine di agosto, insieme a diversi cittadini, il nostro circolo segnalò la distruzione “avventata e ingiustificata” di una quarantina di tamerici, da decenni presenti sul lato mare di via Lungara Porto a Mola, effettuata contravvenendo precise norme nazionali e comunali.
Per questo intervento definito “riqualificazione a verde del lungomare”, a fine ottobre il Comune di Mola ha liquidato alla ditta “Antichi vivai Aversa s.r.l.” la somma di € 15.628,69 comprensiva di IVA.
Dal confronto tra il preventivo di spesa della ditta “Vivai Aversa”, approvato dal Comune, e la fattura liquidata emergono delle differenze.
È possibile che i prezzi unitari di quanto liquidato siano diversi da quelli del preventivo?
È possibile aggiungere delle voci alla spesa preventivata e approvata, ad esempio la garanzia di attecchimento (per un anno, 85,64 euro per ognuno dei 51 alberi) e pagarla in anticipo e senza una polizza di fideiussione?
È possibile prevedere di abbattere 30 alberi e fatturare l’abbattimento di 21?
È possibile prevedere il trapianto di 22 alberi e farne solo 2?
È possibile sapere dove sono stati trapiantate le 2 tamerici superstiti?
È possibile prevedere la spesa di estirpazione di 52 ceppaie al costo unitario di 65 euro ed eseguirne 39 al costo di 67,60 euro e 12 al costo di 110,80 euro?
È possibile prevedere la fornitura di alberi con circonferenza compresa tra 18 e 20 cm e mettere a dimora alberi con circonferenza anche minore di 12 cm (come dimostra la foto allegata, in fattura indicata 12-14 cm)?
È possibile aggiungere alla spese il 2% di direzione lavori (alla ditta) per un tecnico comunale (il direttore dei lavori)?
È possibile tutto questo senza approvare prima una variante ai lavori con una nuova determinazione comunale?
È possibile?
Se tutto questo è possibile, allora siamo in Italia, nel Comune di Mola di Bari, e noi non capiamo un ramo secco. Se questo non è possibile, allora qualcuno dovrebbe intervenire.
I Capodieci, dalla campagna al mare
Questi seguono la scia di De Silvio. Anche loro pensano agli alberi piuttosto che ai gravi problemi di inquinamento che ci attanagliano. Puntualmente sotto campagna elettorale! Quanto ribrezzo!
Se tutto questo è possibile, allora siamo in Italia, nel Comune di Mola di Bari, e noi non capiamo un ramo secco.
Se è possibile distruggere un baby park con centinaia di tamerici (e si sapeva da tempo dagli atti progettuali, ma nessuno ha protestato) allora è possibile distruggerne una cinquantina, per giunta in parte malati.
Per gli aggravi di spesa siamo in Italia ma ci deve essere una ragione, e magari chiedendo all’assessore si potrebbe sapere.
Egregio Tomas questa si chiama contabilità dello Stato ed è un serio problema.
La contabilità dello Stato non viene eseguita dal Sindaco o dagli Assessori ma bensì dai tecnici comunali, quindi secondo me non ha nulla a che vedere con la campagna elettorale.
Egregio Pietro come mai non hanno detto niente quando sono state sterminate le tamerici del baby park? La credibilità è una cosa seria per chi vuole fare battaglie sacrosante.