di Donatello Biancofiore

??????????Anche Reggio Calabria fatale, l’Ares cede 5-4 al Cataforio.

Se per le prime due sconfitte la dea bendata aveva avuto la sua influenza, adesso tre indizi fanno una prova.

Questa squadra soffre e tanto, forse troppo, i finali in equilibrio. Se l’anno scorso quello delle battute conclusive con grandissima grinta, umiltà e cuore era stato il marchio di fabbrica della squadra di mister Di Bari, l’autentica arma in più,  quest’anno si sta verificando l’esatto contrario, tre gare che si potevano vincere e che in dirittura d’arrivo hanno incredibilmente portato zero punti alla causa molese e adesso hanno anche reso complicata la situazione di classifica.

E’ come se questa squadra avesse perso lo sprint, l’ultima zampata, avesse lasciato il cuore al di qua dell’ostacolo permettendo di farsi riprendere e superare da avversari che, forse adesso può dirsi, avevano più fame di punti. La Coppa Italia a due giornate dalla fine con tre squadre in testa con sei punti in più di Ferdinelli e compagni è quasi compromessa, ma bisognerà giocare comunque le restanti due gare al massimo delle possibilità e attendere i risultati delle altre, anche e soprattutto per recuperare terreno, perchè questa squadra non vale assolutamente il settimo posto attuale in classifica. Sveglia.

Plauso al Cataforio che da neopromossa sta facendo un campionato sopra le righe e che nella gara di ieri pur privo di una pedina importante come Durante e rimasto senza il capitano Pellicanò dopo solo metà primo tempo riesce a far sua una gara che l’Ares ha il demerito di non aver chiuso nei momenti in cui i padroni di casa erano orami a un passo dal cadere al tappeto. Questi errori si pagano e a caro prezzo, meditiamo. Tenacia, sacrificio e umiltà dei calabresi ingredienti vincenti che oggi sono mancati all’Ares.

E’ stata una bella gara quella del Pala Mazzetto, con emozioni da ambo le parti e trepidazione fino agli ultimi secondi, mister Di Bari la approccia con De Simone in porta, D’Ecclesiis centrale, Garofalo e Ferdinelli laterali e Impedovo pivot. Cataforio risponde con Paviglianti, Scopelliti, Giriolo, Cilione ed il bomber Praticò. Nemmeno il tempo di assestarsi sul parquet e Ferdinelli perde palla da ultimo uomo su Praticò che indisturbato arriva davanti a De Simone e lo castiga. Padroni di casa in vantaggio e sono passati solo 50”. Doccia fredda per l’Ares che fa fatica rimettersi in piedi: attorno al minuto 5 sono prima D’Ecclesiis e poi Garofalo a rendersi pericolosi, dall’altra parte è Scopelliti a impegnare De Simone che devia in angolo.

Al minuto 7 si rivede in campo il rientrante – via Rutigliano – Lacoppola che prende il posto di Impedovo, ma è il capitano a farsi pericoloso due volte su calcio da fermo: sul primo tiro Paviglianti risponde da gran portiere, sulla ribattuta il 10 molese tira alto. Il Cataforio è più aggressivo ma già al minuto 8 ha esaurito il bonus falli, sulla punizione seguente al quinto fischio Satalino serve Lacoppola tutto solo sul secondo palo, per il laterale molese è un gioco da ragazzi depositare alle spalle di Paviglianti, 1-1 al minuto 9. Dopo il gol del pari l’inerzia della gara cambia: l’Ares comincia a macinare gioco presa per mano da Ferdinelli e si rende in più occasioni pericolosa. Esce il capitano per rifiatare e gli subentra Sabato, anche lui al rientro dopo la breve esperienza ad Adelfia.

Il tempo di scaldare i motori e diventa subito decisivo, perchè va a guadagnare il sesto fallo che porta Satalino al tiro libero, però fallito dal centrale ex Sammichele che prende il palo. I calabresi soffrono la pressione e perdono la testa con Pellicanò che viene allontanato dal campo per proteste nei confronti dell’arbitro. E’ il momento di spingere sull’acceleratore e nonostante l’Ares non riesca a far valere i due minuti di superiorità numerica, i tempi sono maturi per il sorpasso: Ferdinelli dopo aver fatto ammattire a più riprese la difesa calabrese, sfodera dal cilindro un gol dei suoi, dribbling ubriacante e staffilata che non lascia scampo a Paviglianti. Vuole il gol anche Sabato che sradica palle e riparte e su una di queste cavalcate sempre imbucato con maestria da Ferdinelli impallina l’estremo difensore avversario. Siamo al minuto 14 e la partita sembra in mano alla squadra molese.

Forse è in questo momento che l’Ares si condanna, perchè non affonda il colpo del ko e permette al Cataforio di andare al riposo, frastornato certo, ma con soli due gol da recuperare e del tempo per riordinare le idee negli spogliatoi. Si ricomincia e sul campo ci sono Garofalo, D’Ecclesiis, Impedovo e Lacoppola: Cataforio meglio registrato ma che fa una fatica enorme ad arrivare dalle parti di De Simone. La squadra di Di Bari si difende con ordine e prova a far male con le ripartenze fulminee di Ferdinelli, Garofalo, in ombra oggi ma che si vede salvare un pallonato a portiere battuto da Marcianò in extremis, Sabato e Lacoppola. L’Ares non la chiude ed è un male perchè alla prima azione degna di nota i padroni di casa accorciano con Cilione e mancano ancora 7 minuti alla fine della gara. Nemmeno il tempo di riorganizzare la controffensiva e la partita è già in parità: schema d’angolo, Scopelliti tutto solo riceve da Marcianò e gela De Simone, mentre i 200 del pala Mazzano impazziscono di gioia. Lo sforzo profuso per il pareggio in un paio di giri di lancette fa prestare il fianco calabrese alle nuove ripartenze ospiti, su una di queste Ferdinelli apparecchia e Sabato banchetta per la sua personale doppietta.

Mancano 4 minuti e spiccioli alla conclusione. Il tecnico del Cataforio prova la carta del portiere di movimento che per i primi tre minuti però non ottiene gli effetti sperati, anzi è l’Ares ad andare vicinissima al colpo del ko, con Ferdinelli che colpisce un palo e da metà campo a porta sguarnita non inquadra d’un soffio lo specchio. E’ qui che ancora una volta però si spegne la luce: prima Gregorace a 1.40” trova il pareggio poi è addirittura sorpasso con una azione personale di Marcianò che dribbla due uomini e trova un diagonale preciso e velenoso sul quale nulla può De Simone. 36 secondi alla fine e un’altra gara che si conclude con la beffa, ma questa volta più delle due precedenti c’è da fare mea culpa. Sirena e Cataforio in festa mentre l’Ares incredula resta in ginocchio.

spot totò

 

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