di Vittorio Farella*

(Foto Nick River)

(Foto Nick River)

 

Dobbiamo rassegnarci ad un lungo periodo di sofferenza.

Domenica sera del 18 gennaio 2015, Giove pluvio rompe gli indugi e Mola resta spaccata in due.

Lo sapevamo, ce lo aspettavamo, ma viverlo ci ha presto riportato ad un’amara realtà che purtroppo rischia di accompagnarci per un lungo periodo.

Per fortuna la “prima” succede di sera, quando minore è l’impatto per i disagi; ma andate a raccontarlo a chi è arrivato al sottopassaggio di via Manzoni dopo le 21 ed ha trovato lo sbarramento e ha dovuto tornare indietro per cercare un guado e per poter raggiungere l’altra parte del paese. La scena che si è presentata a chi giungeva ignaro in via Manzoni, da lato a mare, e da via S. Onofrio, dal lato a monte del paese, è stata impressionante: un fiume che taglia in due il paese!  Non avendo alternative si è dovuto ricorrere all’unico rimedio possibile ovvero uso improprio della tangenziale. Meno male che è sera tarda ed è giornata festiva, ma ora proviamo ad immaginare cosa accadrebbe in un’ora diurna e magari di punta del traffico cittadino!

Ci chiediamo ancora oggi increduli: come si è potuta fare una scelta così sciagurata?

E non può dirsi che non si erano preavvertiti gli amministratori in carica a non sottostare al ricatto delle Ferrovie dello Stato, che avevano l’esclusivo interesse alla chiusura del passaggio a livello di via Matteotti.

Ci si spieghi perché l’opera sostitutiva del cavalcaferrovia  non è stata fatta prima e non dopo la chiusura, come sempre sostenuto dalle passate amministrazioni. di questo danno, che sarà duraturo e continuativo nel medio tempo, porta tutta intera la responsabilità l’amministrazione diperna. ricordiamocelo.

*Partito Socialista Italiano – Sezione di Mola

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