fioriera

di Andrea G. Laterza

Sta facendo molto discutere sulle pagine facebook nostrane la colorazione delle fioriere di Piazza Kennedy effettuata da attivisti del Palio dei Capatosta, con i colori attribuiti alla contrada “Terra” (giallo-rosso).

La maggior parte degli internauti locali plaude all’intervento, mentre alcuni dissentono perchè l’opera sarebbe priva delle autorizzazioni comunali, con specifico riferimento ai colori adoperati nell’occasione.

Come è noto ai lettori, “Città Nostra” ha segnalato a suo tempo la situazione di forte degrado dell’intera piazza, con foto a corredo.

La situazione strutturale complessiva della piazza non è nel frattempo mutata, però si deve prendere atto che la colorazione delle fioriere, e, nello specifico, la loro piantumazione con fiori, rende meno squallido e meno degradato il contesto. Quindi, plaudiamo senz’altro all’iniziativa degli attivisti del Palio e, in particolare, alla cura dei fiori piantumati che, ci viene riferito, vengono regolarmente innaffiati, con ciò svolgendo anche un’importante opera pedagogica e civica per i minori del Palio.

In ogni caso, appare opportuno che ogni intervento di modifica strutturale di beni pubblici (la colorazione è senz’altro fra questi)  da parte dei cittadini (liberi o associati) venga sottoposta preventivamente all’Amministrazione comunale che, ne siamo sicuri, non vorrà sottrarsi a disciplinare le modalità delle opere di volontariato, finalizzate a migliorare il contesto urbano e a combattere e prevenire le situazioni di pubblico degrado.

In particolare, appare indispensabile un “Piano del colore” redatto dall’Ufficio Tecnico comunale, su impulso dell’Assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici, e approvato dal Consiglio comunale, sia per gli edifici privati che per gli arredi urbani: infatti, i colori adoperati non possono essere liberamente (in specie sui beni pubblici) lasciati al libero arbitrio dei cittadini o delle associazioni.

Peraltro, continuiamo a segnalare la situazione di caos urbano nella quale si trova la zona circostante il mercato ittico: nessun provvedimento concreto è stato nel frattempo preso dalle Autorità comunali.

Nel prossimo numero di “Città Nostra”, in edicola a settembre, dedicheremo ampio spazio alle regole che per davvero consentono ad una città di fregiarsi del titolo di “turistica”, oltre che di permettere ai propri cittadini di viverla con decoro in ogni giorno dell’anno.

Condividi su: