di Andrea G. Laterza
Come i lettori ricorderanno, a seguito della protesta dei commercianti di fine giugno, l’Amministrazione comunale decise di spostare l’inizio dei lavori per il rifacimento di Piazza XX Settembre al “dopo festa patronale”.
La Festa è passata, ma non arrivano notizie: nè dal Sindaco Giangrazio Di Rutigliano, né dall’Assessore ai Lavori pubblici Pino De Silvio.
Ci si chiede: se il cantiere era stato programmato per la prima decade di luglio, come mai a tutt’oggi non è stato reso noto il progetto esecutivo dei lavori da realizzarsi? Né, tantomeno, si intravedono le attività preparatorie del cantiere?
Ricordiamo che nella seduta di Consiglio comunale del 30 giugno, a richiesta dei consiglieri di minoranza, l’Assessore De Silvio promise di portare al più presto a conoscenza dei consiglieri comunali tale progetto.
Pertanto, al momento, rimane la conoscenza della planimetria da noi pubblicata nel numero di ottobre 2013 di “Città Nostra”, nell’articolo “La piazza che verrà”, e che qui riproponiamo.
In tale planimetria, non compare il passaggio piazza-fronte mare che pure la Giunta Diperna assicurò di voler realizzare con le economie dell’appalto. Tuttavia, di tale passaggio non è mai stato reso noto alcun contenuto progettuale, anche se, a suo tempo, circolarono voci molto disparate sulle modalità di realizzazione.
Peraltro, nel progetto di sistemazione di Piazza XX Settembre – riapprovato, con formula definitiva e con un nuovo quadro economico, dalla Giunta Diperna con delibera n. 150 del 19 novembre 2014 -, non era prevista alcuna opera di congiunzione tra piazza e fronte mare attraverso l’arco Vaaz.
In ogni caso, il Comune non ha mai preso possesso della superficie di circa 425 mq. che con un atto notarile del 12 aprile 1994 veniva ceduta al Comune di Mola con il diritto di uso pubblico gratuito ed in perpetuo dal sig. Iacoviello Giuseppe.
Tale superficie si trova al di là dell’arco Vaaz e costeggia le mura del Castello fino al muraglione che separa il cortile del fabbricato attiguo (ex Palazzo Iacoviello) dalla zona retrostante il maniero Angioino, cioè laddove sono stati realizzati i box attualmente in avanzato stato di degrado a seguito di ripetute azioni vandaliche.
In ogni caso, né con la Giunta Berlen, né tantomeno con la Giunta Diperna, si è avuto il coraggio politico di creare il passaggio integrale, sfondando il muraglione e consentendo il suggestivo e turistico attraversamento pedonale dalla piazza al lungomare.
Il coraggio è mancato alle due Giunte, pur di diverso colore. Quale motivo continua ad impedire che si proceda, una volta per tutte, sul suolo adiacente all’ex Palazzo Iacoviello? Un edificio che fu abbattuto e poi ricostruito con la condizione, come si è detto, del lascito al Comune di Mola dell’uso in perpetuo della porzione di suolo situata al di là dell’arco di Vaaz, costeggiante le mura del Castello fino al predetto muraglione.
Solo nel giugno 2013, dopo una lunga campagna di stampa condotta da “Città Nostra” che allertava la politica locale sui gravi rischi di usucapione di quel diritto, il Sindaco pro-tempore Stefano Diperna si attivò con una lettera al condominio per interrompere i termini di decorso.
In quell’occasione, Diperna dichiarò che tale lettera “è il primo atto che ci condurrà finalmente alla tanto auspicata apertura del collegamento tra Piazza XX Settembre e il lungomare”. Tuttavia, come si è detto, le parole del Sindaco non trovarono poi alcun riscontro nel progetto definitivo varato per la nuova Piazza XX Settembre.
Ora, si attende di capire se vi è la volontà politica del nuovo Sindaco Di Rutigliano e del suo Assessore ai lavori pubblici De Silvio di realizzare tale collegamento.
Ovviamente, potremo capirlo soltanto quando verrà reso noto il progetto esecutivo, ancora secretato nei cassetti dell’Ufficio Tecnico comunale, nonostante l’inizio dei lavori fosse già stato programmato per i primi giorni dello scorso luglio.
Cosa nasconde questo fare misterioso? Quali sorprese attendono i molesi ancora ignari della precisa fisionomia che assumerà Piazza XX Settembre, sebbene i lavori siano stati da tempo appaltati?
C’è qualcuno nelle stanze sorde e grigie del Palazzo Municipale che voglia e sappia rispondere? Se ci siete, battete un colpo!
Intanto, il condominio dell’ex Palazzo Iacoviello, ha adibito a parcheggio privato (perfino con strisce gialle di delimitazione dei singoli posti macchina) la porzione di suolo concessa al Comune, con atto notarile, in uso pubblico e perpetuo, fin dal 1994, per realizzare il passaggio piazza-fronte mare.
Ecco le foto che lo provano:
L’argomento è di notevole impatto. Perchè Città Nostra, piuttosto che vanamente chiedere, non organizza un bel convegno invitando assessore e progettista?
Noi non chiediamo invano. Chiediamo a ragion veduta. E l’Assessore ha il dovere di rispondere.
Un convegno si organizza quando ci sono da dibattere proposte e alternative con la cittadinanza: a suo tempo, ne organizzammo uno sul progetto Bohigas relativo alla piazza, con grande successo di pubblico contrario in larga maggioranza all’ipotesi del “serpentone”.
Sappiamo come poi sia andato il piano Urban: i lavori di ristrutturazione di piazza XX settembre furono accantonati perché i finanziamenti comunitari erano stati sperperati in mille rivoli… si riuscì a malapena a realizzare il fronte mare (peraltro, con l’accensione di un mutuo perché i fondi urban erano diventati insufficienti).
Se Città Nostra, come più volte detto, non ha risposte, allora chiede invano. Questa è lingua italiana. Ed un convegno si può anche organizzare per spiegare a chiari lettere un progetto e verificare se il tanto decantato passaggio c’è o meno. Altro che!
Chiedere invano, significa “chiedere inutilmente”: questo è il significato in italiano.
Non a caso, quando a Diogene fu domandato perché chiedesse qualcosa ad una statua, il filosofo greco rispose: “Mi alleno a chiedere invano”.
Ci pare che l’Assessore De Silvio non sia una statua… quindi, da lui ci attendiamo, a ragion veduta, delle risposte che egli doverosamente, per il ruolo che ricopre, ha il dovere di dare alla stampa che gliele pone a nome dei lettori-cittadini.
Quanto al convegno, avrebbe un senso se ci fosse da discutere su alternative progettuali o su bozze di progetto: ma siamo già al progetto esecutivo che, anche se non ancora reso noto, è immodificabile.
In questa fase, possiamo soltanto chiedere il maggior livello di informazioni, magari auspicando una conferenza stampa dell’Assessore De Silvio.