In relazione al comunicato stampa del M5S sulla necessità di dotare le strutture sportive comunali di defibrillatori, l’Assessore allo Sport Gianni Russo ci ha inviato la seguente precisazione che pubblichiamo:

L'Assessore allo sport Gianni Russo

L’Assessore allo sport Gianni Russo

Con riferimento al comunicato “DEFIBRILLATORI: LA LEGGE IMPONE, IL COMUNE DISATTENDE”, l’Amministrazione comunale coglie l’occasione per precisare quanto segue: Le associazioni e le società sportive affiliate ad ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane – Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI).dovranno provvedere all’adeguamento delle disposizioni del Decreto Balduzzi, dotandosi obbligatoriamente di defibrillatori semiautomatici, entro il 30 novembre del 2016 così come previsto dal Decreto Ministeriale del 19.7.2016 e non come erroneamente si scrive dal 20 luglio del 2016.

Sono esentate le società sportive professionistiche o dilettantistiche che svolgono attività con ridotto impegno cardiocircolatorio: bocce, biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, giochi da tavolo e sport assimilabili; queste sono le uniche attività espressamente escluse dalla normativa, le altre risultano quindi ricomprese nell’obbligo.

Il defibrillatore deve essere presente e può essere acquistato dalla società sportiva, da un gruppo di società sportive o da chi gestisce l’impianto sportivo.

La legge prevede per le associazioni sportive la possibilità di consorziarsi per adempiere agli obblighi di legge.

Il Comune di Mola, venendo incontro alle associazioni sportive utilizzatrici degli impianti comunali (campo sportivo, palazzetto e palestre scolastiche) ha previsto la messa a disposizione, in ciascun impianto sportivo comunale dove agiscono più associazioni sportive dilettantistiche, di un defibrillatore in comune.

Ciò non toglie l’obbligo per ciascuna associazione sportiva di dotarsi di opportuno defibrillatore soprattutto quando deve effettuare attività al di fuori delle strutture sportive comunali.

Inoltre lo stesso defibrillatore potrà in ogni caso essere impiegato solo da chi ha partecipato agli appositi corsi di formazione, dove, ciascuna società sportiva deve assicurarsi (e ne è responsabile) della presenza del defibrillatore e di personale formato sia durante le partite, sia durante gli allenamenti in qualsiasi struttura sportiva pubblica o privata esse avvengano.

A tal proposito (comunque prima della scadenza del 30.11.16) e’ stata già fissata e annunciata per i prossimi giorni una riunione con i Presidenti delle Associazioni sportive che utilizzano in convenzione gli impianti sportivi comunali avente all’ordine del giorno anche l’argomento defibrillatori.

Ringraziamo per l’aver posto attenzione su un delicato argomento come quello dello svolgimento in sicurezza delle attività motorio-sportive, ma riteniamo non corretta l’affermazione di “denuncia verso un’Amministrazione che non solo, non recepisce le norme ed i vincoli di legge, ma aggiunge la beffa nei confronti di un gruppo di cittadini che con estremo rispetto verso chi li amministra ha più volte sollevato l’importanza di porre attenzione ad una norma che tutela la salute di coloro che praticano attività sportive sia con finalità dilettantistiche o professionali che didattiche educative”.

Riteniamo, alla luce di quanto su esposto, che siano state messe in atto da parte dell’amministrazione comunale tutte le direttive del caso per recepire norme e vincoli di legge in tempo utile (la scadenza, salvo ulteriori proroghe, è il 30 novembre 2016).

Il dialogo con chi ha voluto confrontarsi con l’amministrazione su questo argomento non è mai mancato, anzi vi sono stati più confronti in tal senso che riteniamo debbano essere sempre considerati responsabili e costruttivi.

Non sfugge a questa amministrazione che tra le sanzioni previste per l’inosservanza di questa normativa vi è quella dove, in caso di morte di un atleta per arresto cardiaco durante l’attività sportiva, il presidente della società sportiva dello stesso atleta viene rinviato a giudizio per omicidio colposo.

Ribadiamo che, data la delicatezza della nuova norma, diviene fondamentale instaurare un rapporto di grande collaborazione, soprattutto con i responsabili delle associazioni sportive per l’uso dello strumento salvavita; il quale deve essere facilmente e rapidamente accessibile nell’impianto sportivo, perchè in caso di necessità deve essere messo a disposizione del soccorritore in non più di 2 minuti.

Nel restare sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento o suggerimento in materia si porgono cordiali saluti.

L’Assessore allo Sport

Gianni Russo

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