SFIDUCIATO: Giangrazio Di Rutigliano non è più il Sindaco di Mola

di Andrea G. Laterza

Alle 22.30 di giovedi 23 marzo si compie il destino politico di Giangrazio Di Rutigliano.

 

E’ la stringata e sofferta dichiarazione del consigliere Gianni Siciliano del “Movimento dei Moderati”, letta con voce emozionata, a far pendere il piatto della bilancia a favore della mozione di sfiducia presentata dalla minoranza di centrodestra, illustrata da Marino Liuzzi e poi argomentata dai consiglieri Brunetti, Colonna, Diperna, Vincesilao e Delre.

“I Moderati voteranno a favore della mozione di sfiducia pur con sofferente disagio”, ha detto Siciliano.

Da questo momento in avanti, di fronte all’aula consiliare stracolma di folla, il dibattito è stato segnato dall’ineluttabilita’ verso il voto di sfiducia, nonostante i disperati appelli ad evitare il commissariamento da parte dei primi interventi dei consiglieri di maggioranza.

Infatti, la discussione continua con gli appelli di Antonio Tricase, Salvatore Ruggiero e Mario Lepore finalizzati ad un appello al “gruppo dei 4”, e perfino al centrodestra, per la prosecuzione, sia pure a tempo, della consigliatura.

Ma e’ l’intervento di Vito Lepore, che con Franco Battista compone il “Gruppo Misto”, che mette fine ad ogni speranza.

Anche Vito Lepore annuncia il suo voto favorevole alla mozione di sfiducia.

Si va verso lo scioglimento del Consiglio comunale e il conseguente commissariamento.

Sono le ultime ore da Sindaco di Giangrazio Di Rutigliano.

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Ore 02:00

Dopo le dichiarazioni di Gianni Siciliano e di Vito Lepore (che, peraltro, ha letto una lunga dichiarazione a nome del movimento “L’Altra Mola”, di pesante sfiducia al Sindaco) è arrivata quella di Franco Battista.

Anche Battista ha comunicato il suo voto a favore della mozione di sfiducia, pronunciando un intervento durissimo contro il Sindaco, definendolo incapace di governare; peraltro evidenziando di aver ricevuto, fino a due giorni fa, pressioni per un rientro in maggioranza con offerta di poltrone.

Tentativi – ha detto Battista – respinti al mittente per quella dignità politica che lo porta a dichiarare la sua sfiducia al sindaco, pur se ci tiene a distinguersi dal centrodestra nelle motivazioni politiche.

Un invito accorato a non provocare il commissariamento è arrivato dal consigliere Gianni Alberotanza, che ha manifestato piena e totale fiducia nel Sindaco, paventando i gravi rischi di una gestione commissariale.

Appello però respinto dalla capogruppo  del PD Angelica Tribuzio che ha pronunciato, visibilmente emozionata, un intervento di forte delusione per la politica praticata dal Sindaco, che – secondo Tribuzio – ha frustrato tutte le sue aspettative di giovane affacciatasi da poco alla politica, per una vera crescita della comunità cittadina.

Angelica Tribuzio, preannunciando la sfiducia, ha contestato al Sindaco la totale assenza di condivisione e l’accentramento delle decisioni.

Nicola Tanzi, ha ritenuto di intervenire a seguito di un precedente scontro dialettico con Alberotanza, chiarendo di essersi sempre adoperato per conferire legittimita’ ai provvedimenti approntati dal Sindaco,  da lui definiti raffazzonati e improvvisati.

Tanzi ha definito “scellerati” i 18 mesi trascorsi: il presidente del consiglio comunale ha sostenuto di aver provato a cambiare il metodo di governo senza però esserci riuscito per le responsabilità del Sindaco.

Giangrazio Di Rutigliano ha quindi svolto un lunghissimo intervento nel quale ha respinto e confutato punto per punto il testo della mozione di sfiducia presentata dalla minoranza, pur riconoscendo di aver commesso degli errori, ma vantando la sua buona fede e la sua buona amministrazione, che ha difeso citando i principali provvedimenti approvati.

Un onore delle armi che gli va riconosciuto.

Di Rutigliano ha altresì comunicato di aver sporto querela per diffamazione nei confronti del consigliere comunale Stefano Diperna, che mesi fa lo aveva definito “corrotto moralmente” nel corso di una seduta del Consiglio comunale.

Esauriti gli interventi, poco prima delle ore 03:00 si passa alla votazione.

Il voto ha dato il seguente esito:

11 voti per la sfiducia (i 6 consiglieri del centrodestra + Nicola Tanzi, Franco Battista, Vito Lepore, Gianni Siciliano e Angelica Tribuzio); 5 voti contro (Gianni Alberotanza, Mario Lepore, Salvatore Ruggiero, Antonio Tricase, Antonella Fanizza); il Sindaco si è astenuto.

Da questo momento Giangrazio Di Rutigliano non è più il Sindaco di Mola: con lui decade la Giunta comunale più breve della storia di Mola e si scioglie un Consiglio comunale tra i più tormentati della nostra vita amministrativa.

La notifica della votazione viene trasmessa dalla segretaria comunale dott.ssa Carbonara al Prefetto di Bari.

Al più presto il Prefetto nominerà un commissario prefettizio provvisorio in attesa del decreto di scioglimento del Consiglio comunale che promulgherà il Presidente della Repubblica.

Poi inizierà la lunga gestione commissariale che, nella primavera del 2018, porterà i molesi nuovamente al voto.

 

 

 

 

 

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