Talvolta i graffiti sono vere e proprie opere d’arte, altre volte sono in grado di rendere gradevole il grigiore di un muro, in diversi casi diventano la manifestazione di un disagio sociale diffuso.
A Mola, la proliferazione di odiose scritte su muri più o meno di pregio è sotto gli occhi di tutti: a quanto mi sembra, non ci sono graffiti né del primo né del secondo tipo, e discutere qui sull’esistenza o meno di un disagio sociale che li determini ci porterebbe troppo lontano.
Personalmente, mi limito a prendere atto che l’attuale governo ha scelto di contrastare le scritte sui muri con un’apparente “tolleranza zero” (evidentemente parlare di “legalità” è fuori moda…). Le pene infatti sono tanto severe (più severe, ad esempio, di quelle previste per la violazione della normativa antincendio sui luoghi di lavoro: do you remember Thyssenkrupp?), quanto difficilmente applicabili: se il reato è penale, la pena non può essere comminata subito come nel caso di sanzioni amministrative, ma richiede un processo in tribunale che può portar via anche diversi anni.
Staremo a vedere se la norma produrrà gli effetti sperati o si tratterà ancora una volta del solito fumo negli occhi.
L’anno scorso, rincasando tardi la sera, beccai due ragazzi che con le bmbolette stavano imbrattando la facciata di casa. Li bloccai e chiamai i carabinieri. Si trattava di minorenni (14 e 16 anni, peraltro figli di professionisti). I carabinieri mi dissero che non potevano agire, non essendoci strumenti legislativi ad hoc. Si limitarono a prendere le generalità ed a riconsegnarli ai genitori. La storia finì senza conseguenze per loro e con una spesa per me.
Oggi gli strumenti ci sono: dopo la denuncia, almeno dovranno affrontare un procedimento penale con relative spese o pagare un’ammenda salata. Mi auguro che vigili e carabinieri si attivino per bloccare questo vergognoso abuso di giovinastri incoscenti e maleducati.
gaspare
22 Maggio 2009 alle 20:12 -
Pene più severe per i writers, secondo quanto previsto nel “decreto sicurezza” approvato dal Parlamento.
Non è ancora legge. Se sbaglio correggetemi ma manca ancora il passaggio al Senato senza modifiche, poi servirà la firma di Napolitano e infine la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Solo allora, trascorso un certo termine previsto dalla stessa “legge”, il DDL sarà finalmente Legge dello Stato. Non lo dico io ma la Costituzione.
samiro
22 Maggio 2009 alle 22:28 -
finalmente!!! speriamo che la nostra polizia municipale assieme ai carabinieri facciano rispettare sul serio questa nuova legge!!!
ci voleva proprio!!! non se nè può più!! troppi scempi ci sono a mola! persino sul castello, accademia di belle arti, ed altri palazzi d’epoca!!!
i vandali è giusto che paghino!!!!
Alberto
25 Maggio 2009 alle 11:03 -
C’è troppo ottimismo nell’articolo sui writers, che tutto sono fuorchè artisti e che meriterebbero un efficace calcio nel sedere (questo, si, autorizzato da una legge ad hoc!). Piuttosto: cosa ne pensano i lettori dell’uso improprio dei vigili, impiegati in modo … singolare, quali “posteggiatori in divisa” addetti allo spostamento di una transenna … mobile, per consentire l’accesso in piazza degli automobilisti più …simpatici, e vietarlo a quelli antipatici, in sostituzione dei fantomatici – e costosi – “dissuasori mobili”, (mai visti in funzione!). Non sarebbero più utili a … dissuadere opportunamente gl’incivili automobilisti che, sempre più numerosi, sbeffeggiando i segnali di divieto, sostano sul tratto di strada che va dall’ex baby park, alla Capitaneria di Porto, ora a doppio senso di marcia, prevedibilmente fino al termine dei lavori del lungomare?
Termine che non verdremo fino alla ri-elezione (temo) del Sindaco dei miracoli … virtuali e dello sperpero … reale del pubblico denaro.
Talvolta i graffiti sono vere e proprie opere d’arte, altre volte sono in grado di rendere gradevole il grigiore di un muro, in diversi casi diventano la manifestazione di un disagio sociale diffuso.
A Mola, la proliferazione di odiose scritte su muri più o meno di pregio è sotto gli occhi di tutti: a quanto mi sembra, non ci sono graffiti né del primo né del secondo tipo, e discutere qui sull’esistenza o meno di un disagio sociale che li determini ci porterebbe troppo lontano.
Personalmente, mi limito a prendere atto che l’attuale governo ha scelto di contrastare le scritte sui muri con un’apparente “tolleranza zero” (evidentemente parlare di “legalità” è fuori moda…). Le pene infatti sono tanto severe (più severe, ad esempio, di quelle previste per la violazione della normativa antincendio sui luoghi di lavoro: do you remember Thyssenkrupp?), quanto difficilmente applicabili: se il reato è penale, la pena non può essere comminata subito come nel caso di sanzioni amministrative, ma richiede un processo in tribunale che può portar via anche diversi anni.
Staremo a vedere se la norma produrrà gli effetti sperati o si tratterà ancora una volta del solito fumo negli occhi.
L’anno scorso, rincasando tardi la sera, beccai due ragazzi che con le bmbolette stavano imbrattando la facciata di casa. Li bloccai e chiamai i carabinieri. Si trattava di minorenni (14 e 16 anni, peraltro figli di professionisti). I carabinieri mi dissero che non potevano agire, non essendoci strumenti legislativi ad hoc. Si limitarono a prendere le generalità ed a riconsegnarli ai genitori. La storia finì senza conseguenze per loro e con una spesa per me.
Oggi gli strumenti ci sono: dopo la denuncia, almeno dovranno affrontare un procedimento penale con relative spese o pagare un’ammenda salata. Mi auguro che vigili e carabinieri si attivino per bloccare questo vergognoso abuso di giovinastri incoscenti e maleducati.
Pene più severe per i writers, secondo quanto previsto nel “decreto sicurezza” approvato dal Parlamento.
Non è ancora legge. Se sbaglio correggetemi ma manca ancora il passaggio al Senato senza modifiche, poi servirà la firma di Napolitano e infine la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Solo allora, trascorso un certo termine previsto dalla stessa “legge”, il DDL sarà finalmente Legge dello Stato. Non lo dico io ma la Costituzione.
finalmente!!! speriamo che la nostra polizia municipale assieme ai carabinieri facciano rispettare sul serio questa nuova legge!!!
ci voleva proprio!!! non se nè può più!! troppi scempi ci sono a mola! persino sul castello, accademia di belle arti, ed altri palazzi d’epoca!!!
i vandali è giusto che paghino!!!!
C’è troppo ottimismo nell’articolo sui writers, che tutto sono fuorchè artisti e che meriterebbero un efficace calcio nel sedere (questo, si, autorizzato da una legge ad hoc!). Piuttosto: cosa ne pensano i lettori dell’uso improprio dei vigili, impiegati in modo … singolare, quali “posteggiatori in divisa” addetti allo spostamento di una transenna … mobile, per consentire l’accesso in piazza degli automobilisti più …simpatici, e vietarlo a quelli antipatici, in sostituzione dei fantomatici – e costosi – “dissuasori mobili”, (mai visti in funzione!). Non sarebbero più utili a … dissuadere opportunamente gl’incivili automobilisti che, sempre più numerosi, sbeffeggiando i segnali di divieto, sostano sul tratto di strada che va dall’ex baby park, alla Capitaneria di Porto, ora a doppio senso di marcia, prevedibilmente fino al termine dei lavori del lungomare?
Termine che non verdremo fino alla ri-elezione (temo) del Sindaco dei miracoli … virtuali e dello sperpero … reale del pubblico denaro.