Questa dell’AREA METROPOLITANA è una mistificazione, a mio umile avviso. Qui si sta costituendo la CITTA’ METROPOLITANA che, di fatto, ridurrà Mola ad un pezzo insignificante e privo di autonomia politica e sociale di una struttura di governance più ampia (che si sommerà alla Provincia). Nel territorio barese questo è assurdo, per Mola (così come Polignano ed altri Comuni) hanno una propria caratterizzazione (insomma, non stiamo nell’hinterland di Roma, Milano o Napoli).
Doretta
29 Maggio 2009 alle 13:31 -
La solita megalomania di Berlen: “il piano strategico include Mola nella lista delle cosiddette “sei perle del Mediterraneo” “.
Berlen…. ma hai visto Portofino, Sorrento, Capri, Taormina, ecc. ecc.. … o hai vissuto soltanto in questo paesotto sottosviluppato?
Berlusconi si crede Napoleone, e tu quando ti metterai lo scolapasta in testa?
Vorrei solo, per il bene del mio paese, capire se diventeremo o meno CIRCOSCRIZIONE di Bari. Questo non lo hanno chiarito o non lo vogliono chiarire?
Premetto che ho vissuto nella metropoli romana quel tempo sufficiente per capire come la cosa non possa essere applicata a Bari e provincia per motivi molto semplici:
1) la metropoli di Roma si è forrmata attorno a piccoli agglomerati urbani che circondavano la città di Roma e successivamente sono diventate circoscrizioni. I rappresentanti di circoscrizione vengono scelti dal Sindaco eletto di Roma e non hanno autonomia politica ma solo burocratica.
2) i comuni della provincia di Bari invece sono molto grandi (vedete Mola e Molfetta ma anche Conversano ecc…cioè superano i 20.000 abitanti..Molfetta è il doppio di Mola) e sono separati dalla città di Bari da km di campagna e non di agglomerati urbani.
Insomma, l’idea che Mola, un paese con la propria storia, tradizioni e cultura, possa diventare quartiere periferico di Bari (come oggi lo sono Torre a mare, Palese, S.Spirito, Carbonara, Ceglie del campo,Loseto ed ENZITETO) e quindi essere completamente soggetto a degrado e decentramento in funzione del centro cittadino di Bari.
Non voglio essere accusato di essere campanilista nè tantomeno di essere contrario al progesso ma il futuro è sulla via delle tradizioni a discapito della globalizzazione. La Puglia ed i suoi comuni devono contare sull’aspetto della tradizione senza scimmiottare stupidamente le idee metropolitane che hanno avuto logica nell’hinterland di Napoli, Roma e Milano.
Si fa tanto per questo benedetto Paese e nel 2015 ci costringono a rinunciare a tutto ciò per diventare quartiere periferico di Bari?
L’ho detto altrove e lo ripeto anche qui: le circoscrizioni di Palese e S. Spirito stanno indicendo un referendum cittadino per separarsi dalla città di Bari per diventare comuni autonomi. Questo per farvi capire come i cittadini di quelle zone siano stanchi dell’abbandono e dello stato di degrado causato dalla centralità barese.
E’ giusto che i molesi sappiano e che vengano interpellati attraverso una CORRETTA informazione ed un democratico referendum.
Traversa Michele
30 Maggio 2009 alle 08:50 -
Cara Doretta, ti assicuro che Berlen conosce altri posti, ha studiato a Venezia e spesso gli capita di andare in altri luoghi per conferenza su Urban…
Doretta
30 Maggio 2009 alle 09:33 -
Buuuummm….. ha studiato a Venezia e conosce altri posti…. Evidentemente quando stava a Venezia studiava con la testa sott’acqua…
Quanto agli altri luoghi in cui è andato per conferenze Urban…. naturalmente ci è andato a spese del contribuente molese a fare il turista , dopo aver detto le sue solite cavolate sulle magnificenze di Urban(perfino in Lapponia è andato a finire… a parlare alle renne di Babbo Natale…)… con i soldi regalati alla spettabile clientela….
Poi, questa di Mola “perla” del Mediterraneo davvero non si può sentire…
A quando qualcuno che raccolga in un libro le più belle barzellette di Berlen e amici?
cmq Doretta, per spirito di correttezza devo dire che la questione delle “6 perle del mediterraneo” non è un’idea di Berlen ma è un concetto espresso proprio dal progetto della BA2015….non sono parole del Sindaco ma “intenzioni” del progetto della città metropolitana… (rientrano sempre nel discorso dell’illusione dei cittadini)
Quanto è bello sognare: non si paga niente e si fà felici i sudditi.
Il problema è il risveglio, quando si scopre che i sudditi devono pagare….!
Doretta
1 Giugno 2009 alle 09:30 -
Sarà pure come dici tu Posturanismo, ma il discorso non cambia: se hanno scritto così in quel documento, il nostro Sindaco era evidentemente d’accordo. Siamo governati da personaggi ESALTATI, MEGALOMANI, PRESUNTUOSI, ARROGANTI.
Scrivere o far scrivere o comunque tollerare che si scriva che Mola è una delle “sei perle del Mediterraneo” significa non avere cognizione del mondo nel quale si vive, di che cosa significa “bello”, di qual’è il vero valore delle cose, del senso del ridicolo.
Ah! Mannaggia alla Legge Basaglia…. Almeno, una volta c’erano i manicomi per quelli che giravano con lo scolapasta in testa e si credevano Napoleone ….
Oggi li fanno sindaci e li lasciano in libertà.
Questa dell’AREA METROPOLITANA è una mistificazione, a mio umile avviso. Qui si sta costituendo la CITTA’ METROPOLITANA che, di fatto, ridurrà Mola ad un pezzo insignificante e privo di autonomia politica e sociale di una struttura di governance più ampia (che si sommerà alla Provincia). Nel territorio barese questo è assurdo, per Mola (così come Polignano ed altri Comuni) hanno una propria caratterizzazione (insomma, non stiamo nell’hinterland di Roma, Milano o Napoli).
La solita megalomania di Berlen: “il piano strategico include Mola nella lista delle cosiddette “sei perle del Mediterraneo” “.
Berlen…. ma hai visto Portofino, Sorrento, Capri, Taormina, ecc. ecc.. … o hai vissuto soltanto in questo paesotto sottosviluppato?
Berlusconi si crede Napoleone, e tu quando ti metterai lo scolapasta in testa?
Vorrei solo, per il bene del mio paese, capire se diventeremo o meno CIRCOSCRIZIONE di Bari. Questo non lo hanno chiarito o non lo vogliono chiarire?
Premetto che ho vissuto nella metropoli romana quel tempo sufficiente per capire come la cosa non possa essere applicata a Bari e provincia per motivi molto semplici:
1) la metropoli di Roma si è forrmata attorno a piccoli agglomerati urbani che circondavano la città di Roma e successivamente sono diventate circoscrizioni. I rappresentanti di circoscrizione vengono scelti dal Sindaco eletto di Roma e non hanno autonomia politica ma solo burocratica.
2) i comuni della provincia di Bari invece sono molto grandi (vedete Mola e Molfetta ma anche Conversano ecc…cioè superano i 20.000 abitanti..Molfetta è il doppio di Mola) e sono separati dalla città di Bari da km di campagna e non di agglomerati urbani.
Insomma, l’idea che Mola, un paese con la propria storia, tradizioni e cultura, possa diventare quartiere periferico di Bari (come oggi lo sono Torre a mare, Palese, S.Spirito, Carbonara, Ceglie del campo,Loseto ed ENZITETO) e quindi essere completamente soggetto a degrado e decentramento in funzione del centro cittadino di Bari.
Non voglio essere accusato di essere campanilista nè tantomeno di essere contrario al progesso ma il futuro è sulla via delle tradizioni a discapito della globalizzazione. La Puglia ed i suoi comuni devono contare sull’aspetto della tradizione senza scimmiottare stupidamente le idee metropolitane che hanno avuto logica nell’hinterland di Napoli, Roma e Milano.
Si fa tanto per questo benedetto Paese e nel 2015 ci costringono a rinunciare a tutto ciò per diventare quartiere periferico di Bari?
L’ho detto altrove e lo ripeto anche qui: le circoscrizioni di Palese e S. Spirito stanno indicendo un referendum cittadino per separarsi dalla città di Bari per diventare comuni autonomi. Questo per farvi capire come i cittadini di quelle zone siano stanchi dell’abbandono e dello stato di degrado causato dalla centralità barese.
E’ giusto che i molesi sappiano e che vengano interpellati attraverso una CORRETTA informazione ed un democratico referendum.
Cara Doretta, ti assicuro che Berlen conosce altri posti, ha studiato a Venezia e spesso gli capita di andare in altri luoghi per conferenza su Urban…
Buuuummm….. ha studiato a Venezia e conosce altri posti…. Evidentemente quando stava a Venezia studiava con la testa sott’acqua…
Quanto agli altri luoghi in cui è andato per conferenze Urban…. naturalmente ci è andato a spese del contribuente molese a fare il turista , dopo aver detto le sue solite cavolate sulle magnificenze di Urban(perfino in Lapponia è andato a finire… a parlare alle renne di Babbo Natale…)… con i soldi regalati alla spettabile clientela….
Poi, questa di Mola “perla” del Mediterraneo davvero non si può sentire…
A quando qualcuno che raccolga in un libro le più belle barzellette di Berlen e amici?
cmq Doretta, per spirito di correttezza devo dire che la questione delle “6 perle del mediterraneo” non è un’idea di Berlen ma è un concetto espresso proprio dal progetto della BA2015….non sono parole del Sindaco ma “intenzioni” del progetto della città metropolitana… (rientrano sempre nel discorso dell’illusione dei cittadini)
Quanto è bello sognare: non si paga niente e si fà felici i sudditi.
Il problema è il risveglio, quando si scopre che i sudditi devono pagare….!
Sarà pure come dici tu Posturanismo, ma il discorso non cambia: se hanno scritto così in quel documento, il nostro Sindaco era evidentemente d’accordo. Siamo governati da personaggi ESALTATI, MEGALOMANI, PRESUNTUOSI, ARROGANTI.
Scrivere o far scrivere o comunque tollerare che si scriva che Mola è una delle “sei perle del Mediterraneo” significa non avere cognizione del mondo nel quale si vive, di che cosa significa “bello”, di qual’è il vero valore delle cose, del senso del ridicolo.
Ah! Mannaggia alla Legge Basaglia…. Almeno, una volta c’erano i manicomi per quelli che giravano con lo scolapasta in testa e si credevano Napoleone ….
Oggi li fanno sindaci e li lasciano in libertà.