Intanto occorre precisare che si tratta di un disegno di legge, che prima di diventare esecutivo richiede quindi l’approvazione parlamentare: forse non siamo ancora alle “chiacchiere” (per citare le autorevoli parole del ministro Calderoli), ma il percorso per l’entrata in vigore è ancora lungo e accidentato. Non credo perciò che possa interessare la prossima tornata elettorale, visto che le regole non potranno essere cambiate dopo lo scioglimento dei consigli, a fine gennaio.
Nel merito, trovo abbastanza condivisibili diversi punti del provvedimento (almeno nella forma in cui sono presentati nel bollettino governativo riportato qui sopra). Però per altri aspetti non mi sento proprio nelle condizioni di fare la ola: per limitarsi agli aspetti più macroscopici, a Mola assisteremo ad un taglio di consiglieri e assessori comunali.
Questi ultimi verrebbero più che dimezzati (da 7 a 3), determinando l’inevitabile concentrazione di poteri nelle mani del sindaco e l’accorpamento di deleghe tra loro incoerenti (Ambiente e Servizi assistenziali? Finanze, Turismo e Attività produttive? Cultura e Lavori Pubblici?) in barba al principio di competenza tante volte invocato.
I consiglieri, invece, passerebbero a 15 (sono ora 20, erano 30 fino ai primi anni ’90), 9 dei quali di maggioranza e 6 delle opposizioni. In pratica, le liste con il 6% potrebbero non avere alcuna rappresentanza consiliare e quelle con il 10% che corressero da sole rischierebbero di essere rappresentate solo dal candidato sindaco di bandiera: un colpo mortale alla rappresentatività e al ricambio in consiglio comunale, che resterebbe ancor di più il paradiso dei cacicchi.
Leo
28 Novembre 2009 alle 14:40 -
Mola ha anticipato i tempi, anche ora senza riforma Berlen ha concentrato su di sè tutti i poteri e le deleghe più importanti, la differenza se ci fosse la riforma, è che spenderemo meno per gli assessori (solo 3 assessori e non 6). Il consiglio comunale a Mola non serve a niente, i consiglieri di maggioranza alzano la mano, quelli non di maggioranza votano contro, o si astengono o addirittura votano a favore dei provvedimenti della maggioranza, ma non fanno opposizione.
Ben venga la riforma, almeno i cittadini pagheranno meno questi cialtroni.
GIEMME
28 Novembre 2009 alle 15:49 -
E’ un decreto legge che va nella direzione dei tagli ai costi della politica, tanto invocati a destra e a sinistra, e quindi resta condivisibile; lascia un pò perplessi il fatto che il numero degli assesori venga ridotto sensibilmente lasciando sorgere il problema descritto da nicolabel.
Penso che per snellire le procedure amministrative in genere non si dovrebbe puntare solo sulla riduzione degli incarichi ma si dovrebbe anche cercare di aumentare la collaborazione e la sinergia tra i diversi uffici e istituzioni, una prospettiva che potrebbe venire offuscata proprio dai contenuti del decreto.
Nichy
28 Novembre 2009 alle 18:15 -
Prima di intervenire, mi sono andato a leggere il decreto: solo così è possibile discuterne senza scrivere corbellerie.
L’obbietivo primario che si propone è un taglio consistente di poltrone e poltroncine, di circoscrizioni e comunità, di enti ed affini. Il secondo obbiettivo è una drastica riduzione della spesa pubblica.
Non credo che ci siano persone intelligenti che possano contestare queste due scelte di fondo, corredate anche da una notevole semplificazione di compiti, mansioni e
burocrazia all’interno di Regioni, Province e Comuni.
Non credo che questa riforma vada a ledere i principi della Democrazia, quando riduce ovunque assessori e consiglieri. Ricordo che dal ’93 il Sindaco o il Presidente di Regione e Provincia hanno pieni poteri e responsabilità. Sono ben pochi gli argomenti che vanno in discussione in consiglio, tant’è che a Mola ci si è dovuto inventare un consiglio al mese per le interrogazioni, altrimenti sarebbe stato convocato tre o quattro volte l’anno. Assessori: tre per Mola sono più che sufficienti: Certe deleghe possono essere accorpate, altre eliminate. Se fossero stati concessi 10 assessori, si sarebbero inventate 10 deleghe, come accaduto alla Regione Puglia (ricordate? assessore al Mediterraneo!!!). E la competenza è un optional raramente tenuto in considerazione: nella Giunta Berlen due soli sono i competenti effettivi 1) Berlen – architetto – all’Urbanistica e LL.PP. 2) Faustino – laureato in economia – al Bilancio. Gli altri potevano essere sistemati in qualsiasi altro assessorato. Altro esempio: Diperna, laureato in legge, che ci azzecca (Di Pietro docet!) con Pubblica Istruzione e Edilizia scolastica?
In realtà, l’amministratore più che essere competente deve essere capace, onesto, responsabile, aperto agli altri, in grado di darsi degli obiettivi ed un metodo di lavoro. Per progettare e sviluppare l’attività amministrativa ci sono i funzionari e gli impiegati, che dovrebbero avere le competenze necessarie.
Mimmo
28 Novembre 2009 alle 18:40 -
Diperna è laureato in Scienze Politiche, non in Legge.
Quanto all’architetto all’Urbanistica e LL.PP. si è visto i danni che ha fatto…
zorro
28 Novembre 2009 alle 19:39 -
Comunque è ASSOLUTAMENTE corretto e indispensabile la competenza tecnica nella gestione dei vari Assessorati!! Anche perchè, altrimenti, il paese rimarrebbe alla mercè del “buono o cattivo tempo” di dirigenti, funzionari e dipendenti dello stesso Ente locale. Non ci possiamo permettere politici “puri” (se ve ne sono a Mola) ma di figure con competenze specifiche e manageriali!!!
Nichy, condivido (e ci mancherebbe!) gli obiettivi del decreto, che mi paiono essere due: ridurre la spesa pubblica e aumentare l’efficacia degli enti locali. Non sto infatti gridando alla lesione dei principi democratici: ho solo espresso perplessità sul nesso che sussiste tra la riduzione del numero di assessori e l’incremento dell’efficacia dell’azione amministrativa.
Siamo d’accordo anche sulle caratteristiche del buon amministratore: sono tutte necessarie, ma la “buona volontà”, a mio avviso, non può bastare; d’altronde, la competenza può sussistere anche senza possedere un titolo studio coerente con la delega ricoperta.
PS: tra gli assessori competenti hai dimenticato Santamaria, ricercatore in agraria con delega all’agricoltura e all’ambiente.
unonessunocentomila
28 Novembre 2009 alle 20:51 -
ALTRO ASSESSORE COMPETENTE SAREBBE DATTOLO ALLO SPORT, ANCHE SE NON HO CAPITO COSA HA FATTO DI CONCRETO IN QUESTI 5 ANNI.
SANTAMARIA è IL + COMPETENTE PER TITOLI.
zorro
28 Novembre 2009 alle 21:13 -
DATTOLO????????????????? mah………
dario
29 Novembre 2009 alle 09:43 -
In giunta ci sono solo persone competenti. Diversamente non regge 5 anni una coalizione. E noi reggiamo da 15!
unonessunocentomila
29 Novembre 2009 alle 11:34 -
DARIO REGGIAMO DA 15 ANNI? APRI GLI OCCHI E GUARDATI INTORNO.
COMUNQUE TREMONTI HA INSERITO LA NORMA TAGLIA ASSESSORI CONSIGLIERI ECC. NELLA MANOVRA FINANZIARIA ANTICIPANDO IL FUTURO CODICE DELLE AUTONOMIE CHE SARA’ APPROVATO DAL PARLAMENTO L’ANNO PROSSIMO.
QUINDI SI VOTEREBBE PER ELEGGERE QUALCHE CONSIGLIERE IN MENO (ALMENO “SPARAGNAMO” QUALCOSA) E DI PERNA SE ELETTO AVRA’ + POTERE PER GOVERNARE NELLA SPERANZA CHE NON GLI DIA ALLA TESTA.
dario
29 Novembre 2009 alle 12:52 -
Con tutte le promesse di incarichi assessorili come la metterete a questo punto? Certo che il toto assesori
nel centro destra non è esaltante. Vi siete fatti un esame di coscienza?
Max
29 Novembre 2009 alle 15:39 -
Con il vicesindaco che ci troviamo e che rischiamo pure di vedercelo come candidato sindaco della sinistra (e che se si fanno le primarie stravince, ecco perché a sinistra non le vogliono fare), Dario dovresti cucirti la bocca.
E poi, avete ridotto il paese allo schifo, per questo ve lo siete fatto l’esame di coscienza?
Tonio P.
29 Novembre 2009 alle 16:31 -
Per fortuna c’è città nostra tanto invisa alla sinistra ma che dà la possibilità a loro di discutere e confrontarsi. Leggendo i commenti si apprendono cose interessanti, della sinistra. Nessuno dice chiaramente che competentze a parte, tutte da verificare: è dell’altro ieri gli scandali nelle università, lauree comprate o scambiate con prestazioni, baronati, Brunetta che conosce bene l’ambiente ha voluto rivalutare il merito con leggi appropriate e le manifestazioni contro della sinistra (perchè?). Davvero credete che crediamo alle competenze di Santamaria (lotta continua e affini), Faustino (rifondaiolo, comunisti italiani e affini), Lepore (movimento sociale italiano), Alberotanza (la rete e ecc), Farella ( PSI e via via tutto ciò che capita). Ancora con queste bugie che non attecchiscono più. La sinistra è il male assoluto, ha infettato tutto in sessant’anni anche le forze sane poco accorte. Diperna è laureato in scienze politiche, anche Lepore ha fatto l’assessore prov.ediliz.scolastica ecc. non azzeccava lui non azzecca Diperna, oppure azzecca solo chi è sinistrato. Sindaco Diperna? chi lo decide, dobbiamo andare a votare, lo decideremo noi cittadini dai programmi e dalla fiducia che ci ispirerà il candidato e le persone che deve, ripeto deve far conoscere a noi tutti. Il medico di famiglia ha detto: se non sei certo che sia bene non andare a votare.
Il Vecchio Plinio
1 Dicembre 2009 alle 08:58 -
Chi identifica “Citta’ Nostra” come periodico di destra non ha capito nulla. Informatevi sulla storia personale di chi vi scrive. Non ne troverete uno che provenga da ideali di destra. Giudicare senza conoscere e’ una pessima scelta! Chi governa questo sventurato paese ha tutto l’interesse a screditare C. N. facendolo passare per un periodico di destra, anziché un eccellente rivista di opinioni, libera da condizionamenti partitici. Questa strategia ottiene il duplice obiettivo di togliere credibilia’ alla rivista e di meglio nascondere le camarille di Lorsignori. Meditate, meditate figlioli!
Nichy
1 Dicembre 2009 alle 16:38 -
Non so se avete ascoltato i telegiornali di oggi, ma la i tagli ai consigli comunali ed agli assessori sono stati inseriti nella Finanziaria in discussione in Parlamento. Se approvati, saranno operativi dal 1° Gennaio e quindi validi per le prossime elerzioni di marzo. E’ stata inserita anche una sensibile riduzione dei compensi a sindaci, assessori e consiglieri.
Nico
2 Dicembre 2009 alle 11:21 -
ma guai a tagliare gli stipendi di deputati e senatori!
Intanto occorre precisare che si tratta di un disegno di legge, che prima di diventare esecutivo richiede quindi l’approvazione parlamentare: forse non siamo ancora alle “chiacchiere” (per citare le autorevoli parole del ministro Calderoli), ma il percorso per l’entrata in vigore è ancora lungo e accidentato. Non credo perciò che possa interessare la prossima tornata elettorale, visto che le regole non potranno essere cambiate dopo lo scioglimento dei consigli, a fine gennaio.
Nel merito, trovo abbastanza condivisibili diversi punti del provvedimento (almeno nella forma in cui sono presentati nel bollettino governativo riportato qui sopra). Però per altri aspetti non mi sento proprio nelle condizioni di fare la ola: per limitarsi agli aspetti più macroscopici, a Mola assisteremo ad un taglio di consiglieri e assessori comunali.
Questi ultimi verrebbero più che dimezzati (da 7 a 3), determinando l’inevitabile concentrazione di poteri nelle mani del sindaco e l’accorpamento di deleghe tra loro incoerenti (Ambiente e Servizi assistenziali? Finanze, Turismo e Attività produttive? Cultura e Lavori Pubblici?) in barba al principio di competenza tante volte invocato.
I consiglieri, invece, passerebbero a 15 (sono ora 20, erano 30 fino ai primi anni ’90), 9 dei quali di maggioranza e 6 delle opposizioni. In pratica, le liste con il 6% potrebbero non avere alcuna rappresentanza consiliare e quelle con il 10% che corressero da sole rischierebbero di essere rappresentate solo dal candidato sindaco di bandiera: un colpo mortale alla rappresentatività e al ricambio in consiglio comunale, che resterebbe ancor di più il paradiso dei cacicchi.
Mola ha anticipato i tempi, anche ora senza riforma Berlen ha concentrato su di sè tutti i poteri e le deleghe più importanti, la differenza se ci fosse la riforma, è che spenderemo meno per gli assessori (solo 3 assessori e non 6). Il consiglio comunale a Mola non serve a niente, i consiglieri di maggioranza alzano la mano, quelli non di maggioranza votano contro, o si astengono o addirittura votano a favore dei provvedimenti della maggioranza, ma non fanno opposizione.
Ben venga la riforma, almeno i cittadini pagheranno meno questi cialtroni.
E’ un decreto legge che va nella direzione dei tagli ai costi della politica, tanto invocati a destra e a sinistra, e quindi resta condivisibile; lascia un pò perplessi il fatto che il numero degli assesori venga ridotto sensibilmente lasciando sorgere il problema descritto da nicolabel.
Penso che per snellire le procedure amministrative in genere non si dovrebbe puntare solo sulla riduzione degli incarichi ma si dovrebbe anche cercare di aumentare la collaborazione e la sinergia tra i diversi uffici e istituzioni, una prospettiva che potrebbe venire offuscata proprio dai contenuti del decreto.
Prima di intervenire, mi sono andato a leggere il decreto: solo così è possibile discuterne senza scrivere corbellerie.
L’obbietivo primario che si propone è un taglio consistente di poltrone e poltroncine, di circoscrizioni e comunità, di enti ed affini. Il secondo obbiettivo è una drastica riduzione della spesa pubblica.
Non credo che ci siano persone intelligenti che possano contestare queste due scelte di fondo, corredate anche da una notevole semplificazione di compiti, mansioni e
burocrazia all’interno di Regioni, Province e Comuni.
Non credo che questa riforma vada a ledere i principi della Democrazia, quando riduce ovunque assessori e consiglieri. Ricordo che dal ’93 il Sindaco o il Presidente di Regione e Provincia hanno pieni poteri e responsabilità. Sono ben pochi gli argomenti che vanno in discussione in consiglio, tant’è che a Mola ci si è dovuto inventare un consiglio al mese per le interrogazioni, altrimenti sarebbe stato convocato tre o quattro volte l’anno. Assessori: tre per Mola sono più che sufficienti: Certe deleghe possono essere accorpate, altre eliminate. Se fossero stati concessi 10 assessori, si sarebbero inventate 10 deleghe, come accaduto alla Regione Puglia (ricordate? assessore al Mediterraneo!!!). E la competenza è un optional raramente tenuto in considerazione: nella Giunta Berlen due soli sono i competenti effettivi 1) Berlen – architetto – all’Urbanistica e LL.PP. 2) Faustino – laureato in economia – al Bilancio. Gli altri potevano essere sistemati in qualsiasi altro assessorato. Altro esempio: Diperna, laureato in legge, che ci azzecca (Di Pietro docet!) con Pubblica Istruzione e Edilizia scolastica?
In realtà, l’amministratore più che essere competente deve essere capace, onesto, responsabile, aperto agli altri, in grado di darsi degli obiettivi ed un metodo di lavoro. Per progettare e sviluppare l’attività amministrativa ci sono i funzionari e gli impiegati, che dovrebbero avere le competenze necessarie.
Diperna è laureato in Scienze Politiche, non in Legge.
Quanto all’architetto all’Urbanistica e LL.PP. si è visto i danni che ha fatto…
Comunque è ASSOLUTAMENTE corretto e indispensabile la competenza tecnica nella gestione dei vari Assessorati!! Anche perchè, altrimenti, il paese rimarrebbe alla mercè del “buono o cattivo tempo” di dirigenti, funzionari e dipendenti dello stesso Ente locale. Non ci possiamo permettere politici “puri” (se ve ne sono a Mola) ma di figure con competenze specifiche e manageriali!!!
Nichy, condivido (e ci mancherebbe!) gli obiettivi del decreto, che mi paiono essere due: ridurre la spesa pubblica e aumentare l’efficacia degli enti locali. Non sto infatti gridando alla lesione dei principi democratici: ho solo espresso perplessità sul nesso che sussiste tra la riduzione del numero di assessori e l’incremento dell’efficacia dell’azione amministrativa.
Siamo d’accordo anche sulle caratteristiche del buon amministratore: sono tutte necessarie, ma la “buona volontà”, a mio avviso, non può bastare; d’altronde, la competenza può sussistere anche senza possedere un titolo studio coerente con la delega ricoperta.
PS: tra gli assessori competenti hai dimenticato Santamaria, ricercatore in agraria con delega all’agricoltura e all’ambiente.
ALTRO ASSESSORE COMPETENTE SAREBBE DATTOLO ALLO SPORT, ANCHE SE NON HO CAPITO COSA HA FATTO DI CONCRETO IN QUESTI 5 ANNI.
SANTAMARIA è IL + COMPETENTE PER TITOLI.
DATTOLO????????????????? mah………
In giunta ci sono solo persone competenti. Diversamente non regge 5 anni una coalizione. E noi reggiamo da 15!
DARIO REGGIAMO DA 15 ANNI? APRI GLI OCCHI E GUARDATI INTORNO.
COMUNQUE TREMONTI HA INSERITO LA NORMA TAGLIA ASSESSORI CONSIGLIERI ECC. NELLA MANOVRA FINANZIARIA ANTICIPANDO IL FUTURO CODICE DELLE AUTONOMIE CHE SARA’ APPROVATO DAL PARLAMENTO L’ANNO PROSSIMO.
QUINDI SI VOTEREBBE PER ELEGGERE QUALCHE CONSIGLIERE IN MENO (ALMENO “SPARAGNAMO” QUALCOSA) E DI PERNA SE ELETTO AVRA’ + POTERE PER GOVERNARE NELLA SPERANZA CHE NON GLI DIA ALLA TESTA.
Con tutte le promesse di incarichi assessorili come la metterete a questo punto? Certo che il toto assesori
nel centro destra non è esaltante. Vi siete fatti un esame di coscienza?
Con il vicesindaco che ci troviamo e che rischiamo pure di vedercelo come candidato sindaco della sinistra (e che se si fanno le primarie stravince, ecco perché a sinistra non le vogliono fare), Dario dovresti cucirti la bocca.
E poi, avete ridotto il paese allo schifo, per questo ve lo siete fatto l’esame di coscienza?
Per fortuna c’è città nostra tanto invisa alla sinistra ma che dà la possibilità a loro di discutere e confrontarsi. Leggendo i commenti si apprendono cose interessanti, della sinistra. Nessuno dice chiaramente che competentze a parte, tutte da verificare: è dell’altro ieri gli scandali nelle università, lauree comprate o scambiate con prestazioni, baronati, Brunetta che conosce bene l’ambiente ha voluto rivalutare il merito con leggi appropriate e le manifestazioni contro della sinistra (perchè?). Davvero credete che crediamo alle competenze di Santamaria (lotta continua e affini), Faustino (rifondaiolo, comunisti italiani e affini), Lepore (movimento sociale italiano), Alberotanza (la rete e ecc), Farella ( PSI e via via tutto ciò che capita). Ancora con queste bugie che non attecchiscono più. La sinistra è il male assoluto, ha infettato tutto in sessant’anni anche le forze sane poco accorte. Diperna è laureato in scienze politiche, anche Lepore ha fatto l’assessore prov.ediliz.scolastica ecc. non azzeccava lui non azzecca Diperna, oppure azzecca solo chi è sinistrato. Sindaco Diperna? chi lo decide, dobbiamo andare a votare, lo decideremo noi cittadini dai programmi e dalla fiducia che ci ispirerà il candidato e le persone che deve, ripeto deve far conoscere a noi tutti. Il medico di famiglia ha detto: se non sei certo che sia bene non andare a votare.
Chi identifica “Citta’ Nostra” come periodico di destra non ha capito nulla. Informatevi sulla storia personale di chi vi scrive. Non ne troverete uno che provenga da ideali di destra. Giudicare senza conoscere e’ una pessima scelta! Chi governa questo sventurato paese ha tutto l’interesse a screditare C. N. facendolo passare per un periodico di destra, anziché un eccellente rivista di opinioni, libera da condizionamenti partitici. Questa strategia ottiene il duplice obiettivo di togliere credibilia’ alla rivista e di meglio nascondere le camarille di Lorsignori. Meditate, meditate figlioli!
Non so se avete ascoltato i telegiornali di oggi, ma la i tagli ai consigli comunali ed agli assessori sono stati inseriti nella Finanziaria in discussione in Parlamento. Se approvati, saranno operativi dal 1° Gennaio e quindi validi per le prossime elerzioni di marzo. E’ stata inserita anche una sensibile riduzione dei compensi a sindaci, assessori e consiglieri.
ma guai a tagliare gli stipendi di deputati e senatori!