Come è noto i lavori sul fronte-mare stanno ora interessando il tratto che va da Via Marconi a Portecchia, con la chiusura al traffico veicolare e al transito pedonale.
Nel corso dei lavori di scavo all’altezza del tratto finale del canalone di Sant’Antonio è stato lesionato un collettore fognario, dal quale fuoriesce un flusso cospicuo e costante di liquami che si riversa in mare. La situazione, segnalataci da un lettore e documentata dalle nostre foto, va avanti dalla giornata di sabato. L’intervento di riparazione del danno è iniziato questa mattina. Per due giorni né la ditta che opera sul fronte mare, né l’Acquedotto Pugliese e neppure gli operai e i tecnici del Comune si sono preoccupati dell’allarmante situazione.
La segnalazione di un abitante della zona all’ente comunale non ha dato alcun esito. Nel frattempo, centinaia e centinaia di litri di liquido altamente inquinante si sono già riversati in mare. Una colpevole disattenzione che non è affatto giustificata dalla presenza della giornata festiva. Perché chi doveva intervenire non l’ha fatto? Perché le Autorità comunali non hanno dato disposizioni in merito? Come mai si sta procedendo in maniera così approssimata nell’esecuzione dei lavori? Dove stanno le responsabilità? Chi pagherà per il danno arrecato all’ambiente?
Che vergogna, non solo non sanno lavorare, ma poi se ne fregano del danno che hanno fatto.
E gli ambientalisti di sinistra non protestano?
ma lasciate stare per un pò di merda in più ora facciamo polemica!
Il fatto che per due giorni nessuno degli addetti si sia preoccupato di risolvere il problema della fogna, la dice lunga sul disinteresse totale a chè il lavori proseguano il più celermente possibile. Tutti dovrebbero capire, per primi i nostri cari amministratori, che i disagi causati dal rifacimento del lungomare sono sempre più gravi, visto che il termine dei lavori era previsto inizialmente per dicembre 2009. L’allungamento dei tempi di consegna sta provocando e provocherà ancora di più, gravi danni e disagi, non solo alla circolazione stradale, alla mancanza di parcheggi, ai pendolari che usano i pullman, ma anche e soprattutto alla già disastrata e quasi inesistente economia molese. DATEVI UNA MOSSA!!!!!!
Per dovere di informazione e per la correttezza che sempre ci ha distinto, comunichiamo che l’ing. Gelsomini, dello staff dell’impresa appaltatrice, ci ha fatto presente con una telefonata che l’acqua fuoruscita dal canale danneggiato proveniva dalla fogna bianca (piovana) e non dalla fogna nera.
Gli abbiamo chiesto di inviarci una mail, che fino a questo momento non ci è pervenuta.
durante i lavori gli imprevisti capitano…. non bisogna polemizzare ogni cosa…. poi si rischia di morire di infarto!
calma!!! il lungomare cambia,… mola pure!!!! ieahhhh!!!!!
e cmq sia si vede anche dalle foto che l’acqua è piovana!!! non ci vuole mica un genio!!!!! basta saper sfruttare un minimo il proprio cervello!!!! anche il 3% và bene!!!!
L’acqua nel canalone non è piovana, ma fuoriesce dalla tubatura rotta. Oltre alle foto, è stato girato un video dove si vede chiaramente che l’acqua esce copiosa ed ininterrotamente dal tubo rotto.
Ciò che risulta inaccettabile non è tanto la rottura del tubo di fogna, ma il fatto che si sia riparato solo due giorni dopo il danno.
Comunque, è stata fatta apposita segnalazione all’ARPA dell’accaduto.
Come tanti cittadini hanno potuto constatare direttamente domenica mattina,
dalla lesione al collettore fognario fuoriusciva acqua torbida e maleodorante e
il flusso era continuo e, a tratti, la pressione faceva innalzare il livello
del flusso. Peraltro, non erano in corso precipitazioni e, quindi, davvero non
si capisce da dove potesse provenire l’acqua piovana.
Poi, la minimizzazione da parte di taluni è davvero incomprensibile. Il fatto
che si stiano eseguendo lavori di grande importanza non giustifica affatto il
trascurare le norme di esecuzione dei lavori che, sempre, devono essere
effettuati a regola d’arte. A maggior ragione laddove i lavori possono
provocare un impatto ambientale ed essere causa di inquinamento. Aspettiamo
che il Comune faccia conoscere alla cittadinanza le responsabilità in merito
all’accaduto e alla mancata tempestività nell’ovviare all’incidente.
Naturalmente, se dovesse esserci un comunicato ufficiale della Direzione
Lavori del cantiere e/o dell’Ufficio Tecnico Comunale nonché dell’Assessorato
all’Ambiente, che attesti, con dati di fatto chiari e incontrovertibili, che si
è trattato di uno sversamento di liquido non proveniente dalla fogna nera ne
prenderemo atto e correggeremo la nostra informazione. Il nostro dovere di
cronisti è stato quello di allertare la popolazione per un evento che non
doveva accadere e dagli effetti potenzialmente molto dannosi.
GIAN PIERRE TU ALMENO IL 3% DEL CERVELLO DOVRESTI CONNETTERLO PRIMA DI SCRIVERE FESSERIE.
Vai Andrea…chi vuol capire legge, gli ottusi ci saranno sempre, importante tenerli a bada.