di Andrea G. Laterza

Trascorsi i fatidici sei mesi dall’insediamento, l’Amministrazione di centro-destra fa il punto sui famosi dieci punti da adempiere. Il Sindaco si sottopone al vaglio dei cittadini e della stampa: un metodo democratico encomiabile. Più controverso il giudizio sui risultati raggiunti. Non tutto è stato realizzato rispetto a quanto promesso. Vediamo come e perché. E, intanto, continua il tormentone polemico tra i due opposti schieramenti sul “progettone” e sul “tesoretto”.

 

Comunicare fa bene alla democrazia e al rapporto con i cittadini. E’ quanto ogni amministratore, al di là del colore politico di appartenenza, dovrebbe imparare dall’abicì della politica. Il Sindaco Diperna ha illustrato un viaggio, tra i meandri di alcuni tra gli innumerevoli “mali di Mola”, durato 180 giorni. Molto più di quanto Giulio Verne contemplava per il suo giro del mondo…

I famosi dieci punti: come è andata dopo sei mesi?

Ma veniamo ai risultati presentati dal Sindaco e dai suoi Assessori, sabato 20 Novembre, nella sala del Castello Angioino stracolma di gente.

1)      Salvaguardare l’edilizia scolastica comunale attraverso un’azione di monitoraggio ed interventi straordinari.

Diperna ha tenuto a precisare di aver trovato una situazione allo sbando: “non c’è alcun istituto in situazioni sicure”, ha spiegato. La Giunta precedente ha lasciato due scuole chiuse: la materna “Arianna” di Via Rutigliano e la elementare “De Amicis” di Via Trento, con gli alunni ripartiti presso la De Filippo e la Tanzi. A fronte di questa incresciosa realtà, la Giunta Comunale, nell’agosto scorso, ha deliberato l’affidamento di un incarico professionale al prof. Vitone per una relazione strutturale in merito alle scuole chiuse. A tal proposito, il professionista ha fatto sapere che, contrariamente a quanto più volte dichiarato a suo tempo dall’ex Sindaco Berlen, non sarà necessario abbattere la scuola “Arianna” che, invece, potrà essere recuperata. Resta inspiegabile perché Berlen avesse in mente tale abbattimento: in quel caso, la scuola sarebbe stata ricostruita? O sarebbe sorto un nuovo manufatto al suo posto? E di che tipo? E per quali usi? Peraltro, Diperna ha chiarito che il responsabile del Settore Lavori pubblici del Comune non avrebbe mai dichiarato che la scuola andava demolita: il “giallo” rimane aperto.

Il Sindaco ha comunque informato di aver attivato alcuni provvedimenti “tampone” per lavori in economia e di manutenzione sulla rete idrico-fognante delle scuole gestite dal Comune, nonchè di aver ripristinato l’impianto di riscaldamento alla materna “Azzurra” di Via Moro. In sostanza, Diperna ha ritenuto di aver assolto al compito stabilito in questo primo punto. Tuttavia, va detto che, dopo sei mesi di nuovo governo cittadino, due scuole rimangono chiuse e permane uno stato di estrema precarietà delle altre, non dimenticando che la vittoria di Diperna è in gran parte legata alle precise promesse in materia di edilizia scolastica, dopo la disastrosa gestione Berlen. Resta il mistero dei corposi fondi Urban destinati alla ristrutturazione e, in realtà, spesi solo per un importo minimale. Che fine hanno fatto? Diperna ha promesso di avviare un’indagine amministrativa. Staremo a vedere.

2)      Attivare il bando per le cooperative edilizie ed annullare i precedenti atti di indirizzo della Giunta Berlen al fine di tutelare il diritto alla casa.

In sostanza, con questo punto, Diperna aveva preso l’impegno di revocare la delibera di Consiglio Comunale n. 5/2003 con la quale la maggioranza di centro-sinistra assegnava il 40% del Piano di edilizia economica alle imprese, sottraendolo di fatto alle cooperative mutualistiche di soci. Un provvedimento, quello intrapreso dalla Giunta Berlen, piuttosto grave e ingiustificato, in palese contrasto con le politiche per la casa da sempre propugnate dalle forze progressiste. Diperna ha promesso di portare in Consiglio Comunale al più presto tale revoca, con l’intesa di “girare” alle cooperative quanto destinato originariamente alle imprese che, a ben vedere, fanno capo ad interessi ben individuabili in alcune società di costruzione forestiere. Tali aziende, nel tempo, hanno preso parte nel nostro paese ad un sistema di assegnazioni politiche, con grave detrimento degli interessi generali. Va in ogni caso constatato che la delibera, al momento in cui scriviamo, non è stata ancora revocata e che il bando per le cooperative edilizie è ben lungi dall’essere pronto.

3)      Provvedere all’immediata sistemazione della cappella cimiteriale.

In questo caso Diperna ha riconosciuto esplicitamente di essere inadempiente, poiché in campagna elettorale – per sua stessa ammissione – egli aveva sottostimato l’impegno richiesto per lavori che non sono così minimali come si era pensato. In sostanza, l’impegno è ancora alle battute iniziali: ci sono stati sopralluoghi ma il progetto non è stato ancora approvato e si è in attesa dei preventivi per l’esecuzione dei lavori. Resta il disappunto per l’inadempienza: abbiamo assistito ancora una volta al solito 2 novembre all’insegna della estrema precarietà.

D’altraparte, Diperna ha fatto sapere che sarà riproposto il bando per l’assegnazione dei lotti per la realizzazione delle cappelle gentilizie, giacchè il bando scaduto ha ottenuto una adesione insufficiente, motivata da un periodo di concessione (80 anni) ritenuto inadeguato a giustificare l’”investimento”. Si tornerà, quindi, ai precedenti 99 anni. Rimane da spiegare come mai, con il centro-sinistra prima e il centro-destra oggi, ci si ostini a riproporre le anacronistiche cappelle private. Non sarebbe meglio un’idonea sistemazione dell’attuale area cimiteriale che versa davvero in condizioni pietose? E non sarebbe più opportuna una previsione di nuovi campi e loculi che utilizzi la filosofia della famosa “livella” di Totò, anziché la forma mentis di coloro che investono sul mattone anche per l’aldilà? Mistero….

4)      Riaprire al traffico Via Carlo d’Angiò.

Il Sindaco ha informato che la Giunta Comunale ha adempiuto ad ogni atto finalizzato ai lavori e, infine, il 15 novembre ha provveduto all’approvazione del progetto esecutivo.  E che è imminente la pubblicazione del bando gara da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale. Va ricordato che, nel frattempo, i cittadini della zona non sono rimasti inerti, tanto da aver interessato Rai Tre. L’emittente pubblica ha realizzato uno specifico servizio televisivo sulle disastrose condizioni della strada. E’ vero che dovremmo essere alle battute finali della telenovela, tuttavia va rilevato che in sei mesi questo intervento poteva e doveva essere eseguito.

5)      Mettere in sicurezza l’accesso alla pista ciclabile a chi proviene dal centro abitato.

I lavori sembrano essere davvero imminenti per il posizionamento di un impianto semaforico che metterebbe in sicurezza la pista ciclabile Mola-Cozze. D’altraparte, la Giunta Diperna è riuscita a farsi riconoscere dalla Regione, in seconda battuta, un finanziamento ad hoc, rimediando così ad un primo finanziamento andato perduto. Vedremo come i lavori verranno eseguiti e se davvero la pista ciclabile potrà essere percorsa senza timori. Continuiamo a credere che la pista sia mal segnalata e mal protetta, soprattutto nel suo tratto iniziale e terminale e che abbia determinato un eccessivo restringimento della carreggiata stradale.

6)      Installare bagni pubblici presso l’area mercatale.

In merito, è stato individuato il punto preciso, situato nei pressi dell’area del Cinema Metropolis, presso il quale verranno montati i servizi igienici e l’inizio dei lavori è stato dato da Diperna per imminente. Si tratta di una sistemazione provvisoria, perché quella definitiva avverrà con la realizzazione della prevista Area mercatale, che si situerà tra la Chiesa del Sacro Cuore e la linea ferroviaria, di fronte al Campo sportivo Caduti di Superga.

7)      Effettuare una seria ricognizione dello stato delle strade urbane e rurali e avviare progetti di manutenzione straordinari (ovvero, esiste o meno “il progettone”?)

Su questo punto, Diperna si è dilungato oltremodo. In sostanza, si tratta del rifacimento del manto stradale di gran parte delle strade urbane (nonché delle principali vie rurali) che versano in condizioni pietose, in stile Kabul dopo un bombardamento. L’impegno preso in campagna elettorale però è stato disatteso, come ha ammesso il Sindaco. Il motivo, a parere di Diperna, è legato alla mancata presenza del cosiddetto “progettone”, cioè di un progetto già pronto per la cantierizzazione che il suo predecessore Berlen aveva reso noto in campagna elettorale ma che, alla verifica amministrativa disposta da Diperna, si sarebbe rivelato inesistente.

Il Sindaco ha spiegato che “il progettone in realtà non esiste se non nella fantasia di qualcuno. Non era altro che un elenco infarcito di strade da rifare. Tutti eravamo convinti dell’esistenza del mega-progetto che, alla prova dei fatti, si è rivelato privo di finanziamento se non di una previsione di contrazione di mutuo”. Questa  è la versione di Diperna che si scontra con quanto dichiarato dal capogruppo PD De Silvio e successivamente dallo stesso Berlen in Consiglio Comunale di recente. E cioè che, in realtà, il “progettone” esisterebbe per loro diretta constatazione a seguito di rapporti diretti con i progettisti incaricati. Ma come stanno davvero le cose? Al di là della campagna elettorale, con Berlen che dai palchi dava per imminente l’inizio dei lavori, l’unica cosa certa è la dichiarazione fatta dall’ex Sindaco al settimanale Fax del 1° Maggio 2010 nella quale si legge di un finanziamento non meglio precisato di “un milione e mezzo di euro per la sistemazione delle strade urbane e rurali come da progetto preliminare approvato a febbraio scorso dalla giunta uscente”. E, in effetti, a consultare il sito del Comune si trova in elenco la delibera di Giunta n. 26 del 09/02/2010 avente ad oggetto: “Lavori per interventi di manutenzione straordinaria strade e verde comune di Mola di Bari – Approvazione progetto preliminare”. Quale ne sia il contenuto ci è ignoto, dal momento che il sito del nostro Comune (peraltro non aggiornato nell’elenco delle delibere e determine dall’aprile scorso) propone, fin dalla sua creazione, soltanto i titoli dei provvedimenti amministrativi. Un po’ poco in termini di informazione alla cittadinanza e di trasparenza. Non sarebbe finalmente il caso di provvedere?

Dunque, del famigerato “progettone” esisterebbe soltanto un progetto preliminare redatto a suo tempo dalla Giunta Berlen. E, sicuramente, un progetto preliminare non è affatto cantierabile, poiché nell’iter dei lavori pubblici, prima di mettere in gara un appalto, devono seguire il progetto definitivo e quello esecutivo. Quindi, da questo punto di vista Diperna ha ragione, ma allo stesso tempo, preso atto della vaghezza del suo predecessore, poteva e doveva correre ai ripari stanziando gli opportuni fondi (che, in effetti, non c’erano concretamente) e avviando da subito l’iter per giungere all’indizione dell’appalto. Al momento, per stessa ammissione di Diperna, il progetto vero e proprio è ancora in corso di formulazione. Quindi, i cittadini si rassegnino: per “volare alto”, non si è guardato in basso. E bisognerà ancora attendere (temiamo parecchio) per rendere le nostre strade, sia urbane che rurali, praticabili.

 

8)      Promuovere interventi migliorativi del decoro urbano.

Il Sindaco ha dato conto di numerosi provvedimenti attivati nel corso dei 180 giorni per il decoro urbano. Eccoli: illuminazione della pinetina di Via Gramsci, attivando un impianto mai utilizzato; rimpinguamento delle voci di bilancio per il verde pubblico, tenuto conto che non sono state trovate somme a disposizione; pulizia delle spiagge eseguita in anticipo rispetto al passato ed interamente a carico del Comune, poiché la Regione ha declinato ogni impegno finanziario; accordo con la STP (trasporti provinciali di linea) per la dotazione di pensiline a protezione dei viaggiatori; realizzazione di “scivoli” in corrispondenza delle abitazioni di alcuni portatori di handicap. Indubbiamente, si tratta di azioni positive e da lodare. Tuttavia, ci sembra che i problemi del decoro urbano siano ben più vasti: la manutenzione del verde che non sia episodica e frammentaria, la pulizia di strade e piazze che sia sistematica e metodica, un inizio (quantomeno) di regolamentazione del caos automobilistico, i controlli e le sanzioni concrete nei confronti di coloro che sporcano e vandalizzano la cosa pubblica, ecc.. Da questo punto di vista, al momento, non si vedono grandi segnali incoraggianti. Si spera in meglio per l’immediato futuro.

 

9)      Potenziare lo sportello unico per le attività produttive

In questo caso, Diperna ci ha tenuto a fare un discorso di più ampia portata richiamando il completamento dell’iter per i concorsi per Vigili Urbani ( con tre assunti) e per Geometra (un assunto), iniziato dalla Giunta Berlen ma bloccatosi nel gennaio scorso. Entro la fine dell’anno, al fine di evitare la scure sulle assunzioni imposta dal decreto Tremonti-Brunetta che scatterà con il 1° gennaio 2011, la Giunta Diperna conta di ampliare la pianta organica con ulteriori vigili e geometri e con l’istituzione della dirigenza, oltre all’acquisizione di risorse con il ricorso alla mobilità esterna. A proposito di dirigenza, vi è da dire che la previsione è contenuta nello Statuto Comunale, tuttavia ha poco senso un “esercito di generali” senza un disegno organizzativo plausibile e innovativo che porti al miglioramento, in termini di efficacia e di efficienza, dei servizi resi al cittadino. E questa nuova organizzazione del lavoro, al momento, non si intravede.

In merito alle attività di “sportello unico”, Diperna ha comunicato che a breve verranno rese note iniziative alla cittadinanza. Peraltro, il Sindaco ha fatto sapere che in materia di attività produttive “è stata copiata una proposta dell’ex consigliere Laterza che abbiamo fatto nostra”…. Sinceramente non mi è dato sapere di cosa si tratti, avendo fatto personalmente innumerevoli proposte per avviare lo sviluppo economico del nostro paese: sia in Consiglio Comunale negli scorsi anni, che dalle colonne di questo giornale. Ben venga se davvero si passerà all’azione! Al di là degli schieramenti e dei colori politici, dovremmo tutti lavorare per promuovere concretamente l’espansione economica e occupazionale di Mola.

10)   Attivare lo Sportello “Informagiovani” e istituire la Consulta per le associazioni socio-culturali operanti sul territorio.

Lo Sportello Informagiovani non è stato attivato e non sembra ci siano iniziative in proposito a breve, mentre in merito alla Consulta Diperna ha riconfermato l’idea piuttosto singolare, già esplicitata nell’intervista pubblicata nello scorso numero del nostro giornale, che a svolgere tale ruolo sarà la Pro-loco. Il Sindaco sa benissimo che le Consulte cittadine sono disciplinate dallo Statuto Comunale e che la Pro-loco ha natura giuridica di associazione e non di istituzione. Pertanto, da parte del Comune non è possibile chiamare un’organizzazione privata a svolgere un ruolo pubblico, addirittura a presiedere e coordinare altre associazioni di pari rango. Su questo punto, a nostro parere, la Giunta Diperna non ha da fare altro che attivare le Consulte Cittadine secondo le norme statutarie senza concedersi a improvvisate soluzioni.

Le emergenze che avrebbero rallentato l’azione della Giunta Diperna

Il Sindaco ha poi evidenziato di essersi trovato di fronte ad alcune emergenze che, a suo dire, avrebbero sottratto tempo ed energie all’adempimento del programma dei 180 giorni. In particolare:

a)      Revoca del contributo regionale di € 180.000 per la stagione teatrale a causa dei lavori in corso presso il Van Westerhout e, quindi, della sua inagibilità.

b)      Questione dell’attraversamento ferroviario, che sarebbe stata lasciata come “patata bollente” dalla precedente amministrazione. In sostanza, il Sindaco ha spiegato che si era in presenza di un finanziamento di 3 milioni di euro concesso con delibera CIPE al Comune di Mola per il cavalcaferrovia di Viale Paolo VI. Tuttavia, a seguito del lievitare dei costi stimati per l’opera a 11 milioni di euro, la Giunta Berlen dirottò il finanziamento CIPE da Viale Paolo VI all’altrettanto previsto sottovia di Via Giovanni XXXIII, senza però redigere un progetto cantierabile. La Giunta Diperna, in presenza della scadenza ravvicinata del finanziamento concesso,  ha dovuto spostare i 3 milioni di euro nel nuovo progetto di Via Caracappa, più facilmente appaltabile.

c)       Centro diurno disabili: con il completamento dell’iter burocratico, mentre si è in attesa dei finanziamenti regionali.

d)      Gestione delle emergenze rifiuti (discarica Martucci) e pesca.

e)      Chiusura di un contenzioso con lo IACP che si trascinava dal 1989.

f)       Contenziosi per l’ex Municipio di Piazza degli Eroi e per l’ex macello comunale, ricevuti in eredità dalla passata amministrazione.

g)      Piano Sociale di Zona (per il sostegno alle categorie deboli e che coinvolge Mola, Noicattaro e Rutigliano): la Giunta Diperna è dovuta intervenire per sbloccarne l’iter, fermo a causa dello stop imposto dal Comune di Noicattaro.

h)      Riqualificazione del quartiere “Torre di Peppe”, avviata ex novo dalla nuova amministrazione.

Le domande della stampa e dei cittadini

In rappresentanza di “Città Nostra” ho rivolto al Sindaco alcune domande che più di frequente girano tra i cittadini.

Fronte-mare nord. A differenza dell’impegno preso in campagna elettorale a rivedere quelle parti del progetto che avevano trovato un diffuso dissenso popolare, Diperna ha risposto che non sono state introdotte modifiche e varianti progettuali soprattutto a causa della contrarietà del responsabile del procedimento comunale (ing. Grasso). Un modo elegante per glissare il problema che, tuttavia, rimane per un’opera tradottasi per lo più in una gigantesca colata di cemento.

Lungomare sud e porto turistico. Dalla risposta ricevuta si è capito che non ci sono previsioni in merito se non una generica ipotesi di lavoro di riqualificazione urbana. Peraltro, si è appreso che le previsioni per il porto turistico dovranno essere disciplinate dal nuovo Piano Regolatore del porto (presentato in bozza dal Politecnico di Bari) e che, in ogni caso, non ci sono finanziamenti per coprire i 21 milioni di euro di costo stimati.

Discarica Martucci e “carotaggi”. In un eccesso di ottimismo, secondo Diperna ci sono buone probabilità che l’impianto per la produzione di CDR entri in funzione entro la fine dell’anno. A fronte del diffuso allarme sociale per l’incremento di patologie tumorali nel nostro paese, Diperna ha informato che in Regione sostengono che non vi siano correlazioni con la presenza della discarica Martucci. Quanto alla richiesta che “Città Nostra” rivolge da tempo per l’effettuazione di carotaggi a campione, che accertino se nella discarica vi è la presenza o meno di rifiuti tossici e nocivi, il Sindaco ha risposto che potrebbe farla propria. Aspettiamo e vediamo, soprattutto nella convinzione che sul nostro territorio non vi sono altre fonti di inquinamento potenzialmente cancerogene che non siano riconducibili alla discarica.

Appalto raccolta e smaltimento RSU. Alla domanda di “Città Nostra” ha risposto l’Assessore all’Ambiente Michele Palazzo. Per l’Assessore si tratta di un appalto (aggiudicato dalla Giunta Berlen alla Lombardi Ecologia per la strabiliante cifra di 26 milioni di euro, con un risicato ribasso del 5%) molto innovativo che prevede, con il sistema porta a porta, la raccolta differenziata spinta e la raccolta dell’umido. Tuttavia le due ditte escluse dalla gara hanno presentato ricorso in sede TAR e Consiglio di Stato e, pertanto, la stipula del contratto è stata rinviata, su consiglio dei legali del Comune, all’indomani della pronuncia giudiziaria definitiva attesa per il 31/3/2011. Palazzo ha tenuto a precisare che, nell’attesa dello start-up del nuovo appalto, il regime di proroga non consente nuove iniziative sebbene, a suo parere, il paese si presenti “abbastanza pulito”. E’ su quell’”abbastanza” che dissentiamo: ci sono intere zone che non vedono il passaggio della ramazza da mesi.

Questione chianche del fronte mare. L’Assessore ai Lavori Pubblici ing. Nico Papeo ha risposto alla nostra domanda precisando che, a seguito dell’iniziativa di pubblica denuncia intrapresa dal dott. Pino Castellana, fin dal 11/5/2010 è stata avviata un’indagine amministrativa. Tale indagine ha chiarito che il capitolato di gara prevede che i 1700 mq. di chianche stimati vengano rimossi, puliti, accatastati e ricoverati con guardiania. In concreto, si è appreso che, su invito della precedente Giunta Comunale, la ditta appaltatrice ha consegnato le chianche divelte nel recinto di un’azienda dell’area PIP. Il sopralluogo effettuato in data 7/9/2010 ha evidenziato che una parte delle chianche risulterebbe parzialmente utilizzata dall’azienda custode per la pavimentazione del proprio sito, mentre la restante parte risulterebbe lì depositata e che a detta del custode non si evidenzierebbe alcun furto. L’ing. Papeo ha precisato che, in realtà, la responsabilità della guardiania resta sempre in capo alla ditta appaltatrice fino alla fine dei lavori, quando dovrà fornire il rendiconto all’Amministrazione Comunale. L’Assessore ha altresì confermato che è in corso un’indagine della Procura della Repubblica di Bari finalizzata all’accertamento di eventuali reati.

Ma il “tesoretto” c’è o non c’è? E i progetti?

Si è già detto del famigerato “progettone” per il rifacimento delle strade, ma dal pubblico sono venute sollecitazioni in merito alla presenza o meno anche di altri progetti dati per pronti dalla precedente amministrazione e, invece, negati nella loro esistenza dal Sindaco Diperna. Come stanno le cose? E ci sono estremi per rivolgersi alla Magistratura come ha chiesto nello specifico Pino Castellana?

Diperna ha risposto che, di tutte le attività in divenire dichiarate alla stampa dall’ex Sindaco Berlen, sarebbe soltanto presente il progetto per il restauro di Palazzo Roberti all’interno della programmazione del “cinema digitale”, privo tuttavia di copertura finanziaria. Di fronte all’insistenza di Diperna, stupisce l’assordante silenzio di Berlen. E, in ogni caso, Diperna, nel rispondere a Castellana, non intravede ipotesi di reato: tutt’al più si tratterebbe di “millantato credito politico”.

Quanto al “tesoretto”, cioè l’avanzo di bilancio lasciato dalla Giunta Berlen, il Sindaco Diperna ci ha tenuto a sottolineare che le spese trovate in giacenza superano l’ammontare degli 820.000 euro ricevuti in eredità. Si tratta di spese dovute per la quota di cofinanziamento del PIRP (400.000 euro), di parcelle legali (270.000 euro), di bollette AQP (170.000 euro) ed ENI (32.000 euro) non pagate, e altro (4 annualità arretrate all’Istituto Radar e compensi alla STP). L’opposizione di centro-sinistra ha però precisato in Consiglio Comunale (Alberotanza e Gaudiuso, in particolare) che l’avanzo di amministrazione serve proprio a coprire debiti da onorare. E, in effetti, non ha tutti i torti, in specie tenuto conto che la previsione di spesa più importante (il cofinanziamento PIRP) è maturata successivamente alla chiusura del bilancio 2009 e che altre spese (legali e di canoni vari) possono essere negoziate e dilazionate nel tempo.

Molte e interessanti le altre domande provenienti dal pubblico. Eccone alcune tra le più significative.

Giuseppe Battista ha chiesto previsioni in merito all’attuazione del PIRP, il programma edilizio per il quartiere Cerulli che stima la costruzione di 200 alloggi. Ha risposto l’Assessore all’Urbanistica Sebastiano Del Re, chiarendo che a fine novembre si sarebbe proceduto alla consegna in Regione del progetto esecutivo, per poi passare alle convenzioni con le cooperative.

In risposta a Vito Diomede, che ha chiesto una maggiore valorizzazione del centro storico, il Sindaco ha precisato che si sta valutando di accedere ai programmi di rigenerazione urbana.

A Gianluca Aniello che ha sottolineato lo stato di degrado dei giardini di Via De Gasperi prospicienti l’Ufficio Postale, Diperna – nel rimarcare la colpevole inerzia della precedente Giunta – ha evidenziato che il progetto di risanamento è stato inviato in Regione perché facente parte del PRU del Cozzetto e che nell’anno si dovrebbe attivare la procedura di gara.

Nicola Rotondi ha chiesto una verifica sul fenomeno del “sottobanco” nell’acquisto di alloggi di edilizia economica. Il Sindaco ha risposto seccamente che è consapevole del problema, ma che per stroncare il fenomeno i cittadini devono rifiutarsi di aderire a queste pratiche illecite rivolgendosi a Carabinieri e Magistratura.

Vito Demonte ci ha tenuto a rimarcare una diminuzione della raccolta differenziata a fronte della mancata disponibilità dei sacchetti per un lungo periodo e all’attuale prassi che prevede il ritiro dei sacchetti dagli uffici comunali. L’Assessore all’Ambiente, nel confermare un livello di raccolta al 25%, ha precisato che per i primi sei mesi del 2010 le buste non erano state richieste dall’amministrazione uscente. La nuova prassi, a parere di Palazzo, consente un opportuno censimento del ricorso alla raccolta differenziata da parte dei singoli nuclei familiari.

Conclusioni

In definitiva, si deve prendere atto che l’incontro pubblico del Sindaco e della sua Giunta con la cittadinanza e con la stampa è stato decisamente positivo, in specie se confrontato con gli atteggiamenti del suo predecessore improntati a eccessi propagandistici ma non comunicativi e di scambio.

Il programma dei 180 giorni è stato solo parzialmente attuato e, in ogni caso, permangono notevoli criticità amministrative da risolvere in svariati campi: urbanistico e dei lavori pubblici, dell’igiene e della tutela ambientale, dello sviluppo economico, della gestione e disciplina del traffico automobilistico, della solidarietà sociale, ecc.. Non ci sono bacchette magiche, questo è certo. Tuttavia, saranno i prossimi mesi a dire se l’Amministrazione Diperna si incamminerà su un percorso virtuoso oppure galleggerà sui problemi senza risolverli. All’opposizione di centro-sinistra il compito di controllare e, soprattutto, di proporre alternative programmatiche credibili che guardino al futuro senza tenere la testa rivolta all’indietro. Dal leale e chiaro esercizio democratico di governo e di opposizione, i cittadini hanno tutto da guadagnare.

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