di Nicola Rotondi

Il saluto del Sindaco Diperna

Il 29 ottobre scorso è stato presentato, presso la sede della Lega Navale Italiana di Mola di Bari, il progetto “Matti per il mare”, nato da un’idea di tre giovani concittadini e vincitore del concorso della Regione Puglia “Principi Attivi2010”.

L’incontro di presentazione, moderato da Michele Lieggi, ha visto al tavolo dei relatori la presenza del presidente dell’associazione “Matti per il mare” Valentina Battista; dell’amministrazione comunale nelle persone del Sindaco Stefano Diperna e dell’Assessore all’Inclusione Sociale Sabino Iacoviello; del dott. Roberto Covolo, responsabile regionale di “Principi attivi”; del Direttore del CSM (Centro di Salute Mentale) di Mola di Bari Alfredo Sgaramella, e del Presidente dell’Associazione Sportello ELP Giuseppe Recchia.

 


Il Sindaco Diperna e l’Assessore Iacoviello hanno espresso soddisfazione e favore nei confronti dell’iniziativa e hanno colto l’occasione per rimarcare l’apertura dell’amministrazione comunale verso le politiche sociali. <<Volevamo inaugurare una stagione di assoluta collaborazione tra i vari livelli istituzionali. Ringraziamo la Regione Puglia, che, con il dott. Covolo, il Presidente Vendola e l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Elena Gentile (assenti per impegni paralleli, ndr), si è mostrata sensibile alle aspettative delle nostre città e alle tematiche di carattere sociale. Questo evento è importante perché al pari di altri interessa una categoria di persone svantaggiate, con disabilità, che intendiamo recuperare nella vita quotidiana e attiva. Il disagio è in aumento e va controllato. Insieme agli altri comuni del Piano Sociale di Zona (Rutigliano e Noicattaro), abbiamo avuto modo di interfacciarci col Centro di Salute Mentale e di concepire un altro progetto, come il bioorto, d’imminente partenza>>.

L'intervento del dott. Covolo

La parola è passata al dott. Covolo, il quale ha illustrato le linee guida del programma regionale “Principi Attivi”, mirato a incentivare l’attività diretta dei giovani nello sviluppo di futuro sostenibile. << Poiché alcuni elementi come forum, sportelli e punti “informagiovani” non incrociano la domanda di futuro, abbiamo pensato di dare direttamente nelle mani dei ragazzi qualche finanziamento, derivante dal Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili e dal bilancio regionale per investirli in tre ambiti d’intervento: territorio, società e conoscenza. I progetti finanziati dai due bandi sono oltre 600. Il progetto “Matti per il Mare”, classificatosi primo nel bando 2010, c’insegna che il talento e la passione dei ragazzi, se applicato alle politiche pubbliche, è in grado di generare più valore delle risorse che stiamo distribuendo. Il finanziamento è piccolo: 25000 euro, le risorse utili per una sperimentazione. Molti ci chiedono che fine fanno le risorse erogate dalla Regione Puglia. A noi interessa rendicontare non solo dal punto di vista delle carte. A febbraio tutti i progetti vincitori di “Principi Attivi” convoglieranno in un camp, ossia un grande evento in cui chiederemo ai ragazzi di raccontare alla comunità come piccoli contributi, investiti su passione e talento, possono restituirci più di quello che potremmo attenderci>>.

La Presidente Battista espone il progetto

Entrando nel vivo dell’incontro, Valentina Battista ha illustrato la sua proposta, maturata insieme a Katia Vavallo, in qualità di educatrici, e a Giacomo Montalbano, esperto di manutenzione e realizzazione di imbarcazioni. <<Le motivazioni che ci hanno permesso di giungere fin qui sono la passione di Giacomo per il mare e le barche; per me e Katia, la voglia di proseguire l’esperienza che abbiamo fatto presso il Centro di Salute Mentale di Mola di Bari nel 2008, mediante il servizio civile: un’esperienza che ci ha segnato. Abbiamo quindi deciso di partecipare al bando di concorso “Principi Attivi 2010”, risultandone vincitori. Ci siamo costituiti nella forma di associazione promozionale, e, supportati da Sportello ELP, abbiamo dato vita al progetto. L’idea di base si cala perfettamente nella tradizione molese del mare, ma con un’innovazione:  creare un percorso riabilitativo e di inserimento socio-lavorativo di 6 pazienti del Centro Salute mentale di Mola di Bari. Con i 6 protagonisti, recupereremo un’imbarcazione da destinare a fini turistici. Da prima, sarà un lavoro di ristrutturazione della barca, e in una fase successiva, offrirà una concreta possibilità lavorativa. Oltre a questa forza dispiegata, richiedo la vostra collaborazione e il vostro apporto, davanti ai quali ci mostreremo aperti e disponibili>>.

 

E’ intervenuto il dott. Sgaramella, direttore del CSM, per descrivere il potenziale riabilitativo del progetto. <<Questi ragazzi, se avranno la fortuna e la capacità di tradurre il progetto in atti concreti, realizzeranno un’impresa di sviluppo sociale e marittimo. I rapporti tra il mare e la psichiatria non sono così occasionali. In epoche molto antiche, i matti, così come i disabili fisici, i delinquenti, gli epilettici, le prostitute, venivano estromessi dalla società e rinchiusi in navi che andavano per mare, dove terminavano la loro esistenza. Quando furono inventati i manicomi, da noi chiusi in Italia ma ancora aperti in altri paesi, ci fu un significativo passo in avanti rispetto a quello che era il modello di quell’epoca, perché finalmente s’individuava il disturbo mentale come una malattia da curare e da assistere. C’è stata un’evoluzione del pensiero, delle strutture e dei sistemi sociali. In quest’evoluzione, c’è l’innovazione di “Matti per il mare”, che chiede ai protagonisti di realizzare, con le loro risorse e l’aiuto esterno, idee che nascono da una loro attitudine. L’intenzione è di restituire all’uso del mare quelle persone che, a causa della loro malattia e del loro disturbo, l’hanno interrotto. Questo progetto è di alto valore sociale:  non solo di inclusione, ma anche di sviluppo e produttività>>.

L'intervento di Giuseppe Recchia

Giuseppe Recchia ha messo in evidenza il sostegno dello Sportello ELP a “Matti per il mare”, basato anche sullo spirito di collaborazione con il CSM, le istituzioni e le altre realtà associazionistiche locali, in virtù di quel concetto di “rete” che, se opportunamente innescato, può portare qualcosa di buono nel territorio.
Efisio Biancofiore, educatore CSM e appassionato del mare, ha introdotto al pubblico i pazienti e ha espresso un personale auspicio: <<Molti di loro, pur avendo avuto delle esperienze in mare, hanno smesso di apprezzarle a causa della malattia mentale. Noi torneremo a fargli apprezzare le cose semplici della vita e della natura. Per tutti è una situazione difficile, anche per via dell’imprevedibilità del meteo e del mare. Se loro saranno in grado con il nostro aiuto di iniziare quest’attività, portando addirittura altri pazienti e turisti, “Matti per il mare” sarà un successo grandioso>>.

 

 

Ha preso la parola Giuseppe Tanzi, una delle persone rientranti in “Matti per il mare”, il quale ha offerto la propria testimonianza di disabilità e ha chiesto al Sindaco Diperna un impegno concreto nel supportare il progetto, invitando i promotori ad andare oltre la semplice pubblicità dell’evento: <<C’è molto pregiudizio delle persone nei confronti della situazione che viviamo. Stiamo attenti a non enfatizzare troppo queste situazioni per non ritrovarci poi con le briciole in mano>>.

Valentina Battista ha così replicato: <<Capisco la vostra volontà di iniziare e lavorare. Il progetto non consisterà semplicemente nel ristrutturare la barca e vararla. C’è una continuità e sarà quella di destinare la barca ai fini turistici e all’attività di pesca. Sta a noi crederci e lavorare insieme per raccogliere i frutti>>. E unirci alla speranza che la lodevole iniziativa, oltre ad “andare in porto”, possa anche navigare oltre i suoi bracci.

 

 

 

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