Redazionale

Ci si chiede spesso come definire un’identità: se dal punto di vista affettivo, sessuale, professionale. E in caso si voglia definirla e chiuderla dentro canoni prestabiliti, ci si chiede anche chi ha il diritto di farlo.

 Tommaso Cerno, giornalista dell’Espresso e scrittore, ospite di un nuovo appuntamento con il Festival di cinema e letteratura “Del Racconto, il Film”, ha provato a raccontare come si fa a definire un’identità. E’ il protagonista della serata intitolata a “Del Racconto, l’Identità” con il libro “Affa Taffa” edito da Mimesis, in cui prova a raccontare come scoprire la verità su se stessi ed a capire che spesso la realtà è diversa da come la si era immaginata.

Si tratta di un romanzo di iniziazione o di formazione che racconta, attraverso l’adolescente Ben Revelant, di omosessualità nascosta e di ammissione che non si traduce in dramma. E questo perché è solo una questione d’amore, che non ha sesso e non ha colore, ma è amore e basta. Uguale da qualsiasi parte lo si veda, come l’amuleto di Ben: Affa Taffa, un palindromo tutt’altro che casuale che passa di tasca in tasca e lega inevitabilmente ed indissolubilmente tante storie che si assomigliano, si sovrascrivono e si ripetono.

L’incontro, previsto per questa sera nel Palazzo Roberti di Mola di Bari a partire dalle 20, vanta la partecipazione di due artisti straordinari: gli attori Fabio Canino ed Antonio Stornaiolo. Anche con loro parleremo di identità rivelate o nascoste, approfondendo in maniera lieve quello che per molti è ancora un problema e che per tanti altri invece è un privilegio: la sincerità. 

Di identità continueremo a parlare attraverso il film in programma e cioè “Breakfast on Pluto” di Neil Jordan. La storia di Patrick, ragazzo irlandese abbandonato dalla madre, che cresce in una famiglia adottiva in una cittadina che reputa esageratamente bigotta, e che ben presto scopre le sue preferenze verso i trucchi ed i vestiti della sorella maggiore. Un viaggio verso la libertà ed il cambiamento.

“Del Racconto, il Film”, che lega film, libri e sociale attraverso una serie di temi legati al territorio, ai cittadini, alle istituzioni, è diretto da Giancarlo Visitilli, con l’ausilio di Annamaria Minunno, l’organizzazione della cooperativa sociale “I bambini di Truffaut” e di Michele Campanella, e con l’apporto della libreria ufficiale Culture Club Cafè di Mola di Bari.

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