di Nicola Lucarelli

Ha sparato alla sua compagna che lo aveva abbandonato. L’ha colpita al volto con tre colpi di pistola. Teatro della tragedia ancora una volta è stata corso Umberto, angolo con via Regina Margherita. La sparatoria è avvenuta ieri sera, poco dopo le 19, sotto gli occhi di numerosi passanti, che hanno prestato i primi soccorsi alla donna ed hanno allertato il 118 ed i carabinieri.

Questi, giunti sul posto, hanno identificato la donna, ancora in vita, nonostante la gravità delle ferite. Si tratta di Anna Spilotros, 48 anni, residente a Mola. Il personale medico del 118 ha provveduto a trasferirla immediatamente al pronto soccorso dell’Ospedale Di Venere di Carbonara, dove i sanitari, constatata la gravità della situazione, l’hanno sottoposta ad un lungo intervento chirurgico, durato quasi tutta la notte. Le sue condizioni vengono giudicate al momento molto gravi. La donna è in rianimazione.

Intanto i Carabinieri della Tenenza di Mola hanno avviato immediatamente le indagini. Grazie alle numerose testimonianze, hanno identificato l’aggressore e si sono messi sulle sue tracce. Nel giro di qualche ora lo hanno rintracciato ed arrestato. Era in auto, in stato confusionale, in una stradina alla periferia di Mola. Era convinto di aver ucciso la donna (pare sua convivente), che avrebbe deciso di interrompere la relazione. Le prime notizie, non ancora confermate, parlano anche di un suo tentativo di suicidio. Dopo un primo sommario interrogatorio, l’uomo è stato messo a disposizione del magistrato che ne ha disposto l’arresto ed il trasferimento presso il carcere di Bari.

AGGIORNAMENTO

L’uomo arrestato è stato identificato per il 62enne Antonio Castellano, vedovo con due figli di Mola di Bari. Fino a qualche mese fa il Castellano conviveva con la Spilotros, a sua volta separata e con due figli. Una convivenza difficile sfociata recentemente nella rottura della relazione, non accettata dal Castellano, che avrebbe tentato più volte di convincere la donna a tornare a vivere con lui, ma inutilmente.

Altri particolari: l’uomo, convinto di aver ucciso la Spilotros, era fuggito verso il lungomare. I carabinieri lo ha trovato nei pressi dell’ex Ristorante Gabbiano, sdraiato per terra e con la pistola puntata alla tempia. I militi, dopo vari tentativi di convingerlo a consegnarsi, con un’azione fulminea, l’hanno immobilizzato e disarmato. La pistola sequestrata è risultata essere del tipo giocattolo modificato.

 

Condividi su: