Riceviamo e pubblichiamo:

Cortese Redazione,

un Sindaco ci doveva stare ed un Sindaco c’è stato e c’è.

Con il mio personale invito, attraverso un impiego diffuso di “Facebook” ed un nutrito volantinaggio di “LiberiamoMola”, ho inteso dare un contributo in positivo alla campagna della Lista in questione, all’insegna del programma elettorale, che appunto aveva come titolo “RICOSTRUIRE DALL’ETICA”.

Già dalle cosiddette “primarie” del cosiddetto “centrosinistra” c’erano state significative avvisaglie del ricorso a strumenti di persuasione sociale e di induzione al voto, conosciuti da molti molesi, soprattutto i più umili e di composizione famigliare numerosa.

Sulla scorta di detto “metodo”, le elezioni molesi sono state veicolate da attenzioni particolari e trattamenti di raccolta voti, da “ambo le Parti”, temi ampiamente trattati nei comizi: soldi, “sporte della spesa”, buoni-pasto, buoni benzina, gite pagate, medicinali ed affini, qualche bolletta te la pago, eccetera, financo raccomandazioni da benestare religioso, tanto per capirci.

La diffusione delle regalie ha raggiunto tanta parte della popolazione in difficoltà economica, sul tipo…” a te duecento-trecento Euro e per ogni voto che mi garantisci, anche qualcosa che va da 20 ai 100 euro”. E tante mangiate, anche miserevoli, pur di buttar giù un boccone a gratis. Per carità, non c’è scambio, in quanto “lo scambio” sussiste in tempo reale, deve avvenire in contemporanea e il resto sono illazioni, persino quelle riconducibili a qualche isolato episodio di fotografie in cabina, che la dicono lunga sul ricorso a sistemi di raccolta ben più diffusi dei singoli casi riscontrati.

Le reiterate visite nei tinelli di casa, spesso in orari  “stra-ore”, accompagnate da piagnistei e riscoperte di antiche vicinanze anagrafiche ed affettive hanno fatto il resto, determinando l’elezione col solo  48% in totale, che a metà fa molto poco e poca reale ed effettiva rappresentanza democratica, da parte di ciascun eletto.

Sono queste le ragioni dell’invito all’astensione, contro un metodo di raccolta-voti che sa di mercato pezzente dei consensi, al quale bisogna sottrarsi, in nome dell’etica e del rifiuto del meno peggio, che peggio risulta sempre.

L’etica non c’entra con una sedia a pagamento e , a proposito di oboli di scambio, lo scenario “in itinere” ci farà vedere films già visti, che oltre il 50% della popolazione non intende più vedere. Compreso lo scrivente.

Pino Castellana

NOTA DELLA REDAZIONE: Questa redazione non ha prove né testimonianze su quanto denunciato nella missiva dal sig. Pino Castellana che si assume ogni e qualsiasi responsabilità di quanto affermato e sottoscritto. Abbiamo sempre sostenuto che quando si è a conoscenza di atti illeciti, punibili dalla Legge, bisogna sporgere denuncia ai carabinieri o alla magistratura..

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