Strano che non ci sia fra i promotori di questa iniziativa il concittadino dott. Guido Lorusso, profondo conoscitore del fenomeno emigrazione, curatore di mostre ed autore di libri ed in possesso di un ampio archivio di base sull’argomento. E’ anche autore di un progetto relativo al tema presentato al Comune di Mola nel 2010. Ricordo che agli inizi degli anni ’90 allestì una mostra straordinaria sull’emigrazione nel salone della scuola elementare De Filippo. Mostra poi replicata a Rutigliano e Conversano. Quella mostra ebbe un grande successo e vasta eco sugli organi di informazione. Né si può dimenticare un suo magnifico volume che conservo gelosamente.
Conoscendo da decenni il dott. Lorusso ed il suo continuo impegno in questo ambito, mi meraviglia la sua assenza e mi chiedo se sia stato interpellato.
Andrea Q.
1 Ottobre 2015 alle 10:02 -
Bella osservazione sig. Direttore, però a me non suona per nulla strano il tutto, tante anomalie caratterizzano la Proloco di Mola, in quanto dovrebbe essere promotrice di eventi, turismo, filo conduttore con altre realtà locali e associazioni ma questo solo forse nello statuto ma assolutamente il contrario nella realtà. La dura verità è che la Proloco di Mola per le agevolazioni comunali, come avere una sede, pretende di essere proloco poi si comporta come associazione autonoma, come un circolo ricreativo gestito da quattro amici al bar. Prima di organizzare un evento perché non coinvolge tutte le realtà, e sono tante, presenti sul territorio? Invece di chiamare solo i suoi stretti amici e restare sempre nel piccolo e magari fare cose elementari? Poi, fonte dei piani alti del municipio, mi riferiscono che ha deciso di tagliare qualsiasi legame con l’amministrazione diventando non più proloco del comune di Mola ma bensì un’associazione autonoma, come tante altre presenti sul territorio. Che il presidente faccia un po’ di chiarezza in merito…proloco comunale o associazione autonoma? Perché un po le cose cambiano. Lorusso sicuramente non faceva parte dei 4 amici al bar.
Strano che non ci sia fra i promotori di questa iniziativa il concittadino dott. Guido Lorusso, profondo conoscitore del fenomeno emigrazione, curatore di mostre ed autore di libri ed in possesso di un ampio archivio di base sull’argomento. E’ anche autore di un progetto relativo al tema presentato al Comune di Mola nel 2010. Ricordo che agli inizi degli anni ’90 allestì una mostra straordinaria sull’emigrazione nel salone della scuola elementare De Filippo. Mostra poi replicata a Rutigliano e Conversano. Quella mostra ebbe un grande successo e vasta eco sugli organi di informazione. Né si può dimenticare un suo magnifico volume che conservo gelosamente.
Conoscendo da decenni il dott. Lorusso ed il suo continuo impegno in questo ambito, mi meraviglia la sua assenza e mi chiedo se sia stato interpellato.
Bella osservazione sig. Direttore, però a me non suona per nulla strano il tutto, tante anomalie caratterizzano la Proloco di Mola, in quanto dovrebbe essere promotrice di eventi, turismo, filo conduttore con altre realtà locali e associazioni ma questo solo forse nello statuto ma assolutamente il contrario nella realtà. La dura verità è che la Proloco di Mola per le agevolazioni comunali, come avere una sede, pretende di essere proloco poi si comporta come associazione autonoma, come un circolo ricreativo gestito da quattro amici al bar. Prima di organizzare un evento perché non coinvolge tutte le realtà, e sono tante, presenti sul territorio? Invece di chiamare solo i suoi stretti amici e restare sempre nel piccolo e magari fare cose elementari? Poi, fonte dei piani alti del municipio, mi riferiscono che ha deciso di tagliare qualsiasi legame con l’amministrazione diventando non più proloco del comune di Mola ma bensì un’associazione autonoma, come tante altre presenti sul territorio. Che il presidente faccia un po’ di chiarezza in merito…proloco comunale o associazione autonoma? Perché un po le cose cambiano. Lorusso sicuramente non faceva parte dei 4 amici al bar.