di Nicola Lucarelli
Non sembra vero, ma il nostro non è un titolo ad effetto. E’ la realtà!
Ieri, come è noto, si sono svolti i funerali del compianto Tonino Abatangelo, popolare cultore del dialetto molese.
Dopo la celebrazione della Messa, la salma è stata trasportata al cimitero per l’ultimo saluto e la sepoltura, con la partecipazione di parenti ed amici.
A questo punto la sorpresa per i presenti: Tonino non può essere sepolto perché da mesi sono esauriti i posti, sia per quanto concerne i loculi che nella nuda terra.
La carenza di loculi è imbarazzante. Anche perché, sempre più spesso, i parenti del caro estinto sono costretti a lasciare i fiori, a pregare, a piangere al di fuori di una porta chiusa di un locale adibito a deposito delle bare.
Tale situazione ha determinato e sta determinando nei cittadini e nelle famiglie molesi, interessate al decoro dei loro defunti, preoccupazione e disorientamento, finanche, nelle settimane scorse la impossibilità di dare una degna sepoltura dei morti per la sostanziale carenza di posti non già assegnati. I defunti “nobili” finiscono nelle cappelle di famiglia, quelli «fortunati» trovano ospitalità nelle cappelle dei conoscenti ed i confratelli in quelle delle confraternite. Tutti gli altri restano in lista d’attesa di un posto che venga liberato. O così o niente. A seguito di ciò si è determinata la paradossale situazione per cui ci sono persone in vita che hanno il posto “prenotato” al cimitero, mentre chi muore rimane senza sepoltura (se non ci ha pensato prima!).
Sembra incredibile, ma è così.
Nel contempo da anni si è in attesa della costruzione di loculi nel cosiddetto “cimitero nuovo”, che potrebbe soddisfare ogni esigenza, ma progetto ed appalto dei lavori, che da tempo venivano promessi, si sono persi nei meandri della burocrazia e dell’inefficienza amministrativa.
La patata bollente è ora nelle mani del Commissario Prefettizio a cui si chiede quali azioni intende porre in essere per verificare e sbloccare l’attuale incresciosa vicenda.
Il “parcheggio” delle bare crea una situazione di evidente disagio. Sono i familiari dei defunti e le agenzie di onoranze funebri a segnalare il problema da tempo. Le agenzie, in particolare, riescono a fornire un servizio inappuntabile fino al trasferimento della bara al cimitero, dove poi sono costrette ad allargare le braccia ai familiari del morto, sorpresi di vedere la bara posata a terra per vari giorni e costretti ad andare alla ricerca di un loculo in prestito. Tentativo, questo, quasi sempre inutile.
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A Mola non si può morire … e non si può vivere.
La classe politica non ha cognizione e misura di come è percepita tra la gente.
Mola è su una croce.
Tonino avrebbe scritto qualcosa di ironico e, come al solito, da par suo,in perfetto molese e magari pe nu carrettaune (…magari rischiando una (altra!) querela dai permalosi dipendenti e ex-amministratori comunali…di sinistra come Lui).
Sarà per questo che ai suoi funerali brillavano per l’assenza? O erano presi da u papriule, che come Lui scrisse in una sua bella poesia sulla settimana santa:
“pe feie i cose asatte nnanze a Crèste,
pe méttue ngrausce cum’assémbe
tré dégghie préime da uascézze.”
Ed ironia della sorte, i tempi coincidono!!
P.S. Tonino, ti chiedo scusa per qualche inesattezza di trascrizione!
E’una vergogna! I cittadini molesi non riescono a trovare pace neanche dopo la loro morte. Questa assurda situazione, è la conseguenza della mancanza di una gestione della pubblica amministrazione locale, non lungimirante, priva di un minimo di programmazione, che parte da tempi molto remoti. Pertanto, nessuno dei personaggi che hanno amministrato il nostro comune, in questi ultimi anni, può ritenersi immune dalle sciagurate conseguenze, di non poter dare una dignitosa sepoltura a quei concittadini, che passano a miglior vita. Non è servito neppure l’anno Giubilare della Misericordia, convocato da papa Francesco e appena trascorso, per sensibilizzare i nostri amministratori locali. Infatti, la settima opera di misericordia corporale dice: “Seppellire i morti”. Preso atto che ha già avuto inizio la lunga campagna elettorale, mi auguro che nel lungo elenco delle solite e mai mantenute promesse, ci sia anche quella di dare una degna sepoltura al corpo umano dei molesi.
Angelo Laterza
Un fatto grave che, approfondito, aprirebbe un nuovo capitolo di episodi illegali legati al settore funerario.Bisognerebbe verificare a 360° sulle concessioni cimiteriali ad Emti,Confraternite,Congreghe e simili.Sulla realizzazione del nuovo cimitero,sui rapporti con le imprese funebri etc.Non mi scandalizzerei se emergessero truffe sui loculi e sulle sepolture.
Cari Cittadini,
Non siate pera, che casca al suolo dal suo albero.
Anche Voi, con le vostre sciagurate e scellerate scelte, avete contribuito a creare questa situazione che è meglio non appesantire ulteriormente con parole inutili, anche per rispetto verso chi si trova oltre ad affrontare la perdita di una cara persona.
Possiate trovare tra le righe di queste notizie al limite del reale, la ragione e la coscienza per non farvi abbagliare dalle solite promesse elettorali, se poi non sappiamo dove piangere i nostri Cari.
Serve altro, ancora?
Amen.