di Francesco Paolo Berlen

Lo scrittore Umberto Rey

Si terrà domani, giovedì 20 aprile, alle ore 19:30 presso Piazza XX Settembre c/o Palazzo Roberti – Alberotanza, la presentazione del libro “Il testamento di Don Liborio – Padre d’Italia” (casa editrice Giuseppe Laterza).

L’evento si inserisce nell’ambito dei “Giovedì Culturali” promossi dalla Pro Loco di Mola di Bari e vedrà la partecipazione di: Sabino Rutigliano, Presidente della Pro Loco del nostro comune; Annalisa Boni, attrice e protagonista dello spettacolo teatrale “Il testamento di Don Liborio – Padre d’Italia”, Giuseppe Picciariello, attivista del “Movimento Duosiciliano” di Bari, e Umberto Rey, autore del libro.

Il libro è la narrazione liberamente interpretata dall’autore di alcune pagine oscure, cocenti e controverse della storia che ha determinato l’Unità d’Italia. In particolare spicca la figura del Barone Don Liborio Romano, qui definito “Padre d’Italia” che avrebbe voluto sepolto per oltre 150 anni il suo Testamento con i segreti, nascosti retroscena delle vicende accadute in Italia nel 1860 e che lo videro interprete determinante di decisioni strategiche che, nel racconto, andrebbero a stravolgere le verità storiche scritte come sempre dai vincitori.

<< “Il Testamento di Don Liborio – Padre d’Italia” quindi è una maniera per capire come si sia arrivati ai giorni nostri, ma anche il perché di tante nostre caratteristiche, prima fra tutte, quella che non appariamo mai veramente come una nazione unitaria o perché ci siano tante differenza tra Nord e Sud. L’intenzione è quella di voler far luce, quindi, su ciò che è realmente accaduto, ma solo per chiarire una volta per tutte chi siamo, da dove veniamo e chi sono i nostri veri padri; lo sforzo indagativo dei cinque protagonisti è proiettato nel tentativo, arduo, di dare una risposta a quell’enorme enigma dell’Unità d’Italia che è stata così determinante per il destino delle popolazioni meridionali, non solo dell’epoca, ma anche delle generazioni successive.>> (cit. di Mancio Ruggiero nel suo blog “Manciolandia”) 

Ingresso libero!

Condividi su: