di Donatello Biancofiore

E’ una fiaba col lieto fine quella Just, otto mesi di lavoro e sacrifici ripagati nel migliore dei modi, il sogno lo avevamo custodito nel cassetto per tutto questo tempo, da ieri sera lo abbiamo aperto e ci abbiamo visto tante cose bellissime.

Un salto di categoria ormai solo da certificare, l’imporsi di un gruppo splendido, la vittoria del lavoro e della perseveranza, una città (finalmente) ad abbracciare idealmente tutti i protagonisti, rendendo il PalaPinto cornice caldissima e colorata di bianco-azzurro, dovevamo solo aprire le ali, lo abbiamo fatto e ora essere lì in alto, più leggeri, è fantastico.

Al secondo anno di vita subito l’obiettivo centrato, volevamo la categoria superiore, ci abbiamo messo ogni cellula del nostro desiderio e siamo stati premiati, perchè a volte, anzi spesso, il vincitore è un sognatore che non ha mai mollato. Non abbiamo mollato  anche quando durante il nostro percorso siamo stati in ginocchio, “Il cuore dell’uomo è come il vestito del povero; è dove è stato rammendato più volte che è più forte.“(Paul Brulat).

La sconfitta di Valenzano con l’Adefia poteva avere in sè impatto destabilizzante e invece da lì, da quell’ infrangersi sullo scoglio, siamo ripartiti più forti dentro, un pari e dodici vittorie fino a qui oggi, con il cuore, gonfio (di gioia) e fiero, a batterci il petto, vola Just vola, puoi farlo ora, siamo stati eccezionali.

La vittoria di un grande Presidente, il primo dei sognatori ad occhi aperti, di un giovane tecnico sempre equilibrato, di ogni singolo ragazzo che ha calcato il parquet, anche di chi lo ha fatto meno, perchè l’importanza di essere gruppo è la miccia da cui si può raggiungere qualsiasi risultato, perchè l’allenamento in settimana è il termometro di una condizione fisica e mentale al quale contribuiscono tutti in egual maniera, la vittoria di un gruppo dirigente sempre attento alle esigenze dei ragazzi, un ingranaggio rodato, rarità per la categoria, la vittoria infine, di chi ha saputo mettersi in discussione ancora una volta, e una volta ancora ne è uscito vincitore.

LA PARTITA

Play off regionali, ultimo atto, tutto in sessanta minuti, nessuna possibilità di ritorno, ora o mai più. Mister Recchia dopo due settimane di attesa approccia la gara dell’anno con Conenna tra i pali e i quattro moschettieri con più partenze nella stagione, Antonazzo da centrale, Lacoppola e Lestingi laterali, il bomber Albanese pivot.

Troia si ritrova sul parquet con Milone a difesa della porta, l’ottimo Capozzi, Roseto, De Nido e le lunghe leve di Tricarico in posizione di boa. Il cronometro non ha nemmeno completato il primo giro di lancette che la Just è già davanti: Lestingi versione Lupin scippa la palla dai piedi di De Nido, assist per Albanese che controlla e con freddezza da sfinge telecomanda il cuoio rasoterra verso l’angolo basso, Milone apre la circonferenza della gamba ma non basta, è 1-0.

L’avvio Just è da assalto alla carovana, ancora Lestingi al volo dal limite dell’area palla di poco fuori, poi è Antonazzo a caricare la sassata, pronto Milone a respingere in angolo (8′). Uscita indenne da un approccio da capogiro, Troia riacquista i sensi e si riassetta, difesa ordinata e gli spazi per la squadra molese diventano esigui, anche se il pallino è sempre tra i piedi dei ragazzi di mister Recchia.

Il primo sussulto foggiano procura brividi, assist di Moffa a tagliare l’area, Magistro in scivolata ma l’impatto è rimandato e il pericolo scampato (14′). Qualche minuto più avanti il brivido si trasforma in cuore che si ferma, palo di Capozzi dopo azione ubriacante di Olivieri che salta in serie Lestingi e Antonazzo, assist per l’ex Fuente stoppato dal montante dopo un tiro da posizione angolata(19′).

La Just percepisce il pericolo ma non riesce a riprendere le redini della gara, prova a centrar e il colpo da biliardo capitan Valente dopo aver saltato Magistro, stavolta il palo a vibrare è quello della porta giallo-rossa. Sul finire del primo tempo un condensato di emozioni forti: Troia al pari con una grande azione di Ulivieri, fa fuori Antonazzo, Baylan e con la suola sposta la palla fuori dalla disponibilità di Conenna, colpo morbido e traiettoria a incacciare il palo e superare la linea di porta (27).

Il Troia è carico e in ripartenza si fa nuovamente pericoloso con De Nido che al volo su traversone da lontano spedisce il cuoio troppo in alto. Botta e risposta, è la volta della Just: grande percussione di Antonazzo che strappa palla ad Olivieri e fa coast to coast sventato solo da un intervento felino di Milone, ma è un corner essenziale perchè dalla sua battuta nasce la rete del 2-1. Colpo al volo di Baylan stoppato dalla difesa ospite palla che si impenna ed Albanese portentoso a trasformarla in saetta con un collo pieno al volo che va a incorniciare la rete.

Sul finire di frazione animi caldi per una sbracciata di Olivieri su Lestingi, giallo per entrambi. Ripresa: assist di De Nido per Capozzi che si stacca da Antonazzo e prova la conclusione vincente, Conenna si oppone coi piedi. Ancora Capozzi a far tremare il Pala Pinto dopo aver saltato di slancio il diretto avversario, conclusione secca ed ancora il portiere molese a di re di no con il corpo (33′).Il minuto spartiacque però è il 42′, fallo di mano da terra di Magistro disorientato dal Tractor Lestingi, fischio e punizione dal limite. Entra capitan Valente, l’esattore delle tasse, palla posizionata con cura, parabola e girare soffice e Milone battuto per la terza volta.

E’ il gol che costringe la panca foggiana a utilizzare in fretta la carta del 5° uomo di movimento, ma il Troia ha perso brillantezza e in due minuti complici due uscite errate dalla propria metà campo spalanca la strada ad altre due reti bianco-azzurre che paiono chiudere i giochi, le siglano Lestingi dopo respinta disperata di Olivieri (che aveva perso palla) su Albanese, e proprio il cecchino barese alla tripletta personale con un pallonetto da metà campo a porta sguarnita. Tutti a festeggiare? Non ancora perchè la Just commette l’errore di sentirsi già arrivata e stacca la spina, Capozzi prima, a raccogliere palla vagante dopo smanacciata di Conenna, Magistro poi, solo davanti alla porta molese, dimezzano lo svantaggio e rendono gli ultimi 10 minuti altamente ansiogeni.

La chiave di volta della gara è tutta in un fantastico intervento difensivo di Antonazzo che con una rovesciata sulla linea riesce ad evitare gol già fatto di uno stoico Capozzi abile a saltare Conenna con pallonetto morbido. L’urlo dell’universale molese ha in se le stille della vittoria, quello di Antonazzo è l’intervento che incorona la vittoria molese, nelle ultime battute i giallo-rossi continuano a premere ma la Just chiude tutti i varchi e il fischio finale accolto dal boato di giocatori e pubblico sugli spalti, sancisce la vittoria meritata dei play off.

LE PAROLE DEL MISTER

Termina oggi una grandissima stagione in cui si sono state fatte grandi cose in campo e fuori. Questa è una famiglia che merita tanto perchè dà tanto a tutti i livelli. Questa vittoria è di tutti dal Presidente fino ad arrivare ai ragazzi in campo, che hanno lavorato sodo da settembre ad oggi per raggiungere questo risultato. Non posso che essere soddisfatto di tutta la stagione e di questo bellissimo risultato. La partita di oggi è stata un’altra prestazione super dei ragazzi. Mantenere questo livello sino a fine Maggio non è impresa facile per tanti motivi, ma anche in questo sono stati perfetti ed hanno portato a casa un’altra grande vittoria.”

“Volare, oh oh

Cantare oh oh oh oh

Nel blu dipinto di blu,

felice di stare lassù

e volavo volavo felice più in alto del sole

e ancora più su

mentre il mondo pian piano spariva laggiù

una musica dolce suonava soltanto per me”

(Domenico Modugno)

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VOLA JUST MOLA VOLA

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