di Francesco Paolo Berlen e Andrea G. Laterza
L’impresa “Martinelli Impianti” che ha curato i lavori di restauro di Piazza XX Settembre, quella che il nostro mensile ha definito il nuovo “salotto della nostra cittadina”, nella persona dell’ing. Mimmo Martinelli, scrive il seguente messaggio che ogni cittadino molese e ogni turista dovrebbe leggere con particolare attenzione:
“Fra qualche giorno il cantiere della piazza non ci sarà più, non ci sarà più il disagio procurato dal cantiere stesso e tutto tornerà alla normalità. Ma ho il grande timore che, come si sta già verificando per le aree già aperte, non ci sarà rispetto alcuno per quello che si è fatto.
Peggio dell’invasione degli alieni. Forse quelli almeno non sporcano. Le basi dei lampioni sono subito diventati i pisciatoi dei cani, gli alvaretti degli alberi ricettacolo di rifiuti, le pavimentazioni già imbrattate di sostanze oleose e residui di cibo, gente che usa le rampe dei disabili per attraversare la piazza da una sponda all’altra con la propria auto incuranti del danno che provocano ad un’opera appena realizzata.
Ci sarà l’apertura della fontana. Chiusa nel cantiere, ve lo assicuro, è splendida. L’abbiamo ripulita da un mucchio di rifiuti insidiatisi nei tubi di erogazione e riciclo dell’acqua molto probabilmente gettati nella vasca e risucchiati nei decenni passati.
È stato rifatto tutto l’impianto idraulico ed elettrico con nuovi effetti di luce scenografica. Ed ho paura. Paura di consegnarla alla pubblica fruizione. Faccio un appello a tutti: trattatela bene perché è Vostra come è Vostra l’intera piazza. Può piacere o no ma è la Vostra piazza e come tale dovete essere orgogliosi di avere una delle più grandi piazze della provincia di Bari (e non solo!).
Trattatela bene, come se fosse casa Vostra. Vi appartiene, ci appartiene, difendetela, difendiamola con i denti e con le denunce dai malfattori, dai vandali, da chi la oltraggia sporcandola e degradandola. Amatela, anche perché il prossimo restauro non potrà avvenire che fra 100 anni!!!”
Adesso la palla passa a noi molesi! Qui non c’è amministrazione comunale che tenga: la rivoluzione civile, intesa come rispetto delle regole etiche e civili, deve essere condotta dalla cittadinanza, che deve dare un grande segnale di maturità.
La piazza, così come ogni angolo del nostro comune, è parte di noi, pertanto cerchiamo di averne cura, visto che rappresenta l’ambiente nel quale ognuno di noi vive quotidianamente.
Basta davvero poco per rilanciare il nostro Paese, ma per farlo serve una collaborazione da parte di tutte le componenti presenti all’interno del nostro tessuto sociale.
Lasciamo le critiche degli “esperti da tastiera” e dei “nuovi Sgarbi” sulle piattaforme virtuali e iniziamo a vivere il nostro Paese, senza nasconderci dietro un pc o uno smartphone: la vera vita è fuori ed è fatta di dialogo e di ascolto reciproco! Solamente così inizieremo a gettare le basi per una Mola migliore…Viva Mola! Ad maiora semper!
Mi permetto di aggiungere il mio pensiero all’appello accorato dell’ing. Mimmo Martinelli e alle sentite parole di commento del nostro redattore F. Paolo Berlen.
Le preoccupazioni dell’ing. Martinelli sono purtroppo fondatissime. Sembra strano ma nell’anno domini 2017, nell’epoca della scuola di massa e in piena era telematica e di comunicazioni istantanee, non solo non si sono fatti passi in avanti nella popolazione molese per il rispetto e la cura dei beni pubblici, ma addirittura si registra una continua e preoccupante regressione del senso civico.
La nuova pavimentazione è già campo di battaglia per il “mordi e fuggi”, ad ogni ora del giorno, che lascia una scia di rifiuti e di sedimenti di ogni tipo. E preoccupa non poco quanto denunciato dall’ing. Martinelli sullo scorrazzare, come se nulla fosse, delle moto e addirittura delle auto sulla superficie pedonale appena messa in opera.
La fontana monumentale poi, un gioiello architettonico degli Anni Trenta, non è stata mai vandalizzata a fondo soltanto grazie alla sua solidità, ma tanti attacchi ha subito nel corso degli anni.
Se solo noi molesi capissimo tutti quale patrimonio immenso abbiamo ereditato nell’area di Piazza XX Settembre , la nostra città risalterebbe di una nuova luce fatta di amore per le cose belle, di cura per quanto ci hanno tramandato i nostri avi:
La piazza grande e bella, ricca di aria e di luce, a due passi dal mare, ora profondamente rinnovata; la splendida fontana monumentale, di pregevolissima fattura, che torna a nuova vita; la magnifica Chiesa della Maddalena, con il bel prolungamento del suo sagrato da utilizzare per funzioni e feste religiose, preservandolo dall’utilizzo a fini commerciali.
Ma anche, sebbene da recuperare integralmente per l’insipienza pubblica e privata: il Palazzo Roberti scrigno di arte e di storia lasciato gravemente deteriorare da amministratori inadeguati; il Torrione, ultima testimonianza delle vecchie mura, abbandonato a se stesso dai proprietari. E pure l’arco di Vaaz, sebbene tuttora impedito nella sua più nobile funzione: essere la naturale porta di congiunzione tra la piazza e il fronte mare, costeggiando le mura del Castello Angioino.
Certo, è necessaria un’opera di capillare controllo della nuova piazza per impedire che dilaghino il vandalismo e l’imbrattamento, non solo con la presenza di una postazione della Polizia Municipale in loco ma anche con innovativi impianti di video-sorveglianza e con un’adeguata azione repressiva che tocchi vandali e sporcaccioni nel loro bene più sensibile: il portafoglio.
Allo stesso tempo, però, coscienti che non è possibile mettere un vigile urbano alle spalle di ogni cittadino né che il “Grande fratello” telematico possa risolvere ogni problema, deve necessariamente crescere il livello generale di consapevolezza civica della popolazione.
E’ l’opera più difficile, ma senza di essa per Mola non c’è futuro.
(Andrea G. Laterza – Direttore editoriale)
Piacerebbe conoscere il numero delle multe pecuniarie, al momento comminate ai contravventori alle norme comportamentali, peraltro disciplinate dal vigente regolamento di Polizia Urbana.
Quanto sopra, presupporrebbe la costante presenza in Piazza di Vigili Urbani particolarmente zelanti nell’espletamento delle proprie precipue mansioni, soprattutto nelle ore serali.
Condivido appieno e senza alcuna riserva le parole accorate dell’ing. Martinelli. Ogni opera pubblica è tale perché appartiene a tutti noi e merita di essere trattata come un bene di famiglia. A maggior ragione ciò vale per la piazza per antonomasia, che per noi molesi è animata da un fortissimo valore identitario prima ancora che affettivo. Spetta quindi a ciascuno di noi prendersene cura con la massima dedizione e invitare i concittadini e le istituzioni, le attività commerciali e i loro avventori, la stampa e le forze dell’ordine a fare lo stesso, ciascuno con gli strumenti che gli sono propri.
Si tratta di un impegno che non può essere sminuito dalle perplessità sul “senso” che complessivamente si è voluto dare a quello spazio urbano, dal dissenso su singole scelte progettuali, dallo scetticismo in merito a modalità esecutive in difformità rispetto alle aspettative. Tutto ciò non è affatto in contraddizione con l’appello che leggiamo. Gli uni e l’altro, quando sono fatti con buona fede, consapevolezza di ciò che si afferma e spirito dialogico, muovono anzi dallo stesso presupposto, che è l’attaccamento per la cosa comune.
In un epoca di sfilacciamento del senso di comunità e di regressione dell’impegno pubblico, io credo che dovremmo essere grati a tutti coloro dimostrano questo attaccamento, qualunque sia il canale (fisico o virtuale) da essi utilizzato.
Oltre alle preziose telecamere, occorre un servizio di vigilanza e controllo specie nelle ore serali, coinvolgendo magari oltre ai pochi vigili disponibili, anche i carabinieri ed i corpi di vigilanza operanti sul territorio: gli sporcaccioni, siano essi molesi o forestieri, si combattono ormai solo a suon di salatissime multe. E’ il rimedio adottato con successo nei centri viciniori come Conversano, Monopoli e Polignano. Nel contempo serve la collaborazione dei cittadini educati (che sono la stragrande maggioranza!): non abbiate timore a denunciare e segnalare quanto accade di vergognoso sotto i vostri occhi. Chi imbratta e deturpa deve pagare per il danno arrecato alla comunità.
Condivido a pieno l’appello dell’Ing. Martinelli a cui farei un plauso per il coraggio nel prendersi carico di un lavoro così importante e con pochi soldi stanziati per lo stesso….veramente pochi rispetto ai lavori richiesti…probabilmente un temerario oppure una persona che ha a cuore il suo paese, come si può evincere dalla sua lettera di appello alla redazione. Vorrei solo fare una considerazione costruttiva su quello che ho visto stamattina in piazza, relativamente alle panchine in metallo e legno poste intorno alla vasca monumentale sulla corona più esterna. Il posizionamento che si sta effettuando è in contrasto con la funzione che dovrebbe avere la corona allargata del marciapiede intorno alla vasca, cioè quella di passeggio dei pedoni in tutta sicurezza. Infatti per me quella di allargare il marciapiede è stata un idea geniale ma oggi sono rimasto interdetto quando ho visto ciò che ho raccontato pocanzi. Ovviamente non attribuisco alla ditta esecutrice dei lavori tale responsabilità, poiché sicuramente sta eseguendo delle disposizioni. Pertanto supplicherei a chi di competenza di spostare la collocazione di tali panchine altrove, sicuramente non mancheranno gli spazi in piazza dove farlo. Per il resto non resta che fare i complimenti alla ditta e di diventare un po’ tutti più “Vigili”…..buona serata
E’ come l’educazione che comincia da bammbini. Il comandamento zero del vivere civile. Perchè questo rispetto, ammesso che ci sia, perché l’eccezione della pecora nera non può fare eccezione, vedremmo i paesaggi rurali senza buste, senza discariche a cielo aperto, non vedremmo panchine divelte, cartelloni abbattuti, passaggi verso mare usurpati, …. Sarebbe l’estensione dell’educazione al tutto del creato, all’ambiente,… Sarebbe l’inizio di una nuova era. Quella che vorremmo per i nostri giovani, per le future mentalità, per le nuove amministrazioni che ci governeranno. Che ce la mandi buona!
I commenti di tutti gli intervenuti sono davvero pertinenti con buone giustificazioni ed analisi così ben fatte. Complimenti. Il problema serio di questo paese, secondo me, è la mancanza di una classe politica (che si traduce in amministrazione), che sia capace di salvaguardare tutto quel bel patrimonio che abbiamo (palazzo Roberti ecc.): proprio la mancanza di amministrazione, colpa di un elettorato disattento e disattento) pur insulsa ed incapace che sia, aggrava ancora di più le cose. Che il comune non funzioni e che sia in uno stato di collasso è evidente a tutti, tant’è che proprio io sono stato, recentemente, una “vittima” della sua enorme confusione.
Ho già colto l’occasione dell’appello dell’ing. Martinelli pubblicato dal medesimo in facebook per far presente che non più tardi di lunedi pomeriggio ( ore 18 circa) il cane che un signore (?) conduceva al guinzaglio scavava con le zampe anteriori nel pozzetto di un albero disseminando sul pavimento il terreno. Il citato signore (?)invitato a badare a quanto stava facendo il cane rispondeva minaccioso con le testuali parole ” fatti i fatti tuoi ” . Altri presenti non sono intervenuti ed il tale noto individuo scontroso ha continuato nella sua devastante passeggiata. Denunciare la persona da parte del corretto cittadino ? …intanto bisognerebbe conoscerne le esatte generalità onde non ripercuotersi a boomerang una querela … intanto – trattandosi nella fattispecie di persona scontrosa – rischiare reazioni di diversa natura. I vigili ? poverini ! qualcuno arriva in piazza e chiama i proprietari delle auto già ferme da ore senza sanzione alcuna …auto che fanno un giro per tornare l posto dov’erano nelle more che il vigile è andato altrove !!! Per cui non è facile denunciare mentre sarebbe più corretto cedere i fischietti agli arbitri ed i vigili multare senza usare tolleranza alcuna. Mi piacerebbe conoscere le ragioni per le quali , attesi gli appelli all’unisono da questa testata e da tanti cittadini, la Polizia Urbana non intervenga con determinazione.
A comprova della impellente necessità di dar luogo a quanto dal sottoscritto evidenziato con precedente post, concorre la visione della “occupazione” del rinnovato slargo antistante il “Bar Moderno” da parte di un “menestrello”, in cerca di acquisizione di qualche moneta donata da interessati avventori.
Nel mentre, parrebbe che i due EX PINI siano stati lasciati troneggiare nel vecchio sito di allocazione, a testimonianza di come a Mola l'”assurdo” possa impunemente prevalere sulla “logica”,
Sono sorpreso dalle critiche all’artista di strada che ieri (alle 18, non alle 15 né alle 2 di notte) ha suonato la sua chitarra con estrema discrezione e senza pretendere nulla in cambio: che fastidio dava? E che fastidio danno piuttosto gli “eventi” organizzati a scopo di lucro dalle attività commerciali che impegnano abusivamente gran parte del suolo pubblico in violazione di buon senso e regolamenti, ricorrono a impianti di amplificazione che per potenza sonora emessa sono senz’altro privi delle autorizzazioni prescritte, disturbano la quiete dei residenti immettendosi pervasivamente nelle loro abitazioni fino a notte fonda, impongono a chiunque si trovi in piazza di sorbirsi la loro (spesso pessima) musica e magari finiscono pure nel cartellone dell’estate molese, perché una serata di “karaoke italiano anni sessanta” non si può negare a nessuno?
Città Nostra l’anno scorso ha dato ampio risalto alla querelle della “signora dei fiori” cui è stata imposta la rimozione delle piante ornamentali che occupavano abusivamente il marciapiedi e un’aiuola incolta, nonostante l’inaccettabile tolleranza garantita ad occupazioni ben più moleste e oltretutto mosse da fini di lucro: mi sfugge in che misura l’invocata sanzione all’artista di strada sarebbe differente.
Preme sottolineare come il sottoscritto non abbia in alcun modo inteso muovere appunto alla esibizione in se stessa dell’artista da strada, né invocare la comminazione di sanzioni di sorta nei confronti del medesimo.
Il sottoscritto ha ritenuto porre in risalto, a fattor comune, come in Mola possa sentirsi facultati ad occupare porzioni di suolo pubblico, senza verosimilmente aver ottenuto dalle autorità competenti il rilascio della prescritta autorizzazione (auspicabile, smentita al riguardo).
Nel condividere appieno le considerazioni enunciate da Nicola Bellantuono circa il nocumento addotto ai padiglioni auricolari dei cittadini che si riversano nel luogo di massima aggregazione sociale (soprattutto nelle afose serate d’estate), dunque, il sottoscritto ritiene, ancora una volta, dover porre alla comune attenzione la necessità di porre in essere gli opportuni provvedimenti ( ed il “toccare la tasca” è da ritenersi un formidabile strumento di dissuasione), utili ad impedire eventuali ulteriori contravvenzioni alle norme contenute nel vigente regolamento di Polizia Urbana.
Pertanto, il sottoscritto ritiene oltremodo indispensabile il ribadire quanto già asserito, circa la costante presenza in Piazza di Vigili Urbani particolarmente zelanti nell’assolvimento delle proprie precipue mansioni, soprattutto nelle ore serali.