La situazione igienico-sanitaria di Palazzo Roberti si aggrava: nello stesso posto da noi fotografato mesi fa, ora si accumulano sempre più le carcasse di colombi in decomposizione

di Andrea G. Laterza

Passata è la festa, ma i “Mali di Mola” rimangono. Tutti. E irrisolti.

Abbiamo già trattato ieri del promesso dragaggio: un’intenzione insabbiatasi nelle sabbie del bacino portuale, dopo le dimissioni dell’Assessore regionale Giannini per un ennesimo scandalo che coinvolge la politica.

E torna alla ribalta la questione Palazzo Roberti. La ASL ha nominato un tecnico che si occuperà della lettera inviata da “Città Nostra” anche alla Procura della Repubblica oltre che al Commissario prefettizio.

L’ispettore sta muovendo i primi passi da quanto ha dichiarato personalmente al nostro giornale.

Ma la situazione igienico-sanitaria dello storico edificio richiede un intervento urgente e immediato, come dimostrano le nuove eclatanti foto che pubblichiamo, scattate nei giorni scorsi.

 

La ASL e il Commissario straordinario del Comune di Mola hanno l’obbligo di legge di intervenire subito per la bonifica igienico-sanitaria

Il Commissario straordinario del Comune di Mola, dott.ssa Paola Maria Bianca Schettini, ha il dovere di intervenire in qualità di ufficiale di governo con funzioni di responsabile sul territorio per l’igiene e la sanità, ancor prima dell’avvio dei lavori per il rifacimento delle facciate.

Lavori finanziati dal Patto Polis, ma erogati dal Ministero per lo Sviluppo Economico, per un importo di € 843.000,00 che però, nel progetto esecutivo di recente approvato dall’ing. Berardi – Capo settore Urbanistica e Lavori pubblici del Comune di Mola – non prevedono gli interventi di bonifica igienico-sanitaria.

Nel palazzo la situazione si presenta in questo modo quasi dappertutto.

Se la dott.ssa Schettini non ha una posta di bilancio dedicata, può istituirla con opportune variazioni nei capitoli dei conti pubblici.

Intanto, stasera, mercoledì 13 settembre, tornano a riunirsi i rappresentanti delle associazioni culturali molesi e i singoli cittadini interessati a portare un contributo di idee e di proposte per il futuro di Palazzo Roberti, a cominciare dalle indispensabili azioni per la preliminare e imprescindibile bonifica igienico sanitaria dello stabile.

Ecco l’atrio: fino a pochi anni fa teatro di spettacoli. Oggi l’erba cresce e il guano dei colombi pure.

E’ necessario utilizzare le mascherine per girare nell’edificio: il pericolo di infezioni è in agguato

I colombi sono dappertutto…. in ogni ambiente: hanno colonizzato l’intero stabile. E al secondo piano (inaccessibile ai fotografi) ancora di più.

Anche nel salone delle feste è necessario indossare le mascherine: l’ambiente restaurato nel 2000, ed esposto al pubblico nella Giornata di primavera del FAI, nel marzo 2002, oggi è sottoposto al degrado generale dello stabile. Va salvato prima che sia troppo tardi!

 

 

 

 

Condividi su: