di Nicola Rotondi

Dieci anni dopo la fondazione nel Palazzo Roberti, le tappe fondamentali della storia del Pd molese, dal 2007 a oggi, hanno assunto traiettorie del tutto divergenti rispetto alle premesse idilliache.

L’attuale commissariamento della sezione di Piazza degli Eroi è la sorte cui è andato incontro un partito mai nato, dilaniato da incomprensioni e ritorsioni che hanno scandito – se non paralizzato – il dibattito interno, soprattutto nel secondo lustro.

Di fatto, il Pd è diviso in due. Da una parte, la corrente fedele all’ex assessore Pino De Silvio; contrapposta a essa, quella dei cosiddetti “autoconvocati”: non hanno un leader a tutti gli effetti, ma individuano il proprio riferimento nell’ex sindaco Enzo Cristino.

Non si può escludere che si tratterà dell’ennesimo atto di una lunga stagione di veleni, ma non per questo le dinamiche e gli esiti che si produrranno nel congresso di sabato 21 ottobre suscitano minore interesse nel quadro fosco e spettrale del panorama politico molese.

Le posizioni di forza all’interno del Pd vedono in vantaggio la corrente De Silvio, che al momento mantiene stretto riserbo sul candidato da proporre al vertice della segreteria.

Alcuni indiscrezioni quotano il nome di Rocco Zaccaria, ma se ne conoscerà l’ufficialità solo entro mercoledì. Tuttavia, un esponente autorevole dei desilviani accenna che stanno perseguendo un tentativo di mediazione (“Così come fatto in altri paesi: perché a Mola c’è questo ostracismo?”), su azione della segreteria provinciale. Altrimenti, ognuno per la propria strada.

L’altra fazione, infatti, porta avanti il nome dell’ex consigliere Antonio Tricase e per il momento respinge l’offerta. “Anche se dovesse venire Renzi in persona a proporlo, il nostro candidato rimane Tricase”, taglia corto un componente della fronda.

È data per certo la fuoriuscita del nucleo costitutivo de “Il Paese” (Giambattista Mola, Luigi Ranieri, Giuseppe Staniscia).

Anche Angelica Tribuzio, isolata dopo il voto favorevole alla sfiducia di Giangrazio Di Rutigliano, ha abbandonato il partito e chiuso ogni rapporto politico con l’ex mentore politico Pino De Silvio, pur essendo comunque nell’orbita di influenza locale del segretario regionale Marco Lacarra.

La rottura si riflette anche sul fronte del rinnovo della segreteria provinciale, le cui operazioni di voto si stanno svolgendo in tutti i circoli della provincia e termineranno entro il 22 ottobre. Ubaldo Pagano, attuale segretario, punta alla riconferma: a Mola è sostenuto dall’ala vicina a De Silvio, ma è inviso agli autoconvocati (“troppo vicino a De Silvio”), che invece appoggeranno il competitor Mario Loiacono.

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