Riceviamo dal sig. Giuseppe Battista, coordinatore delle cooperative del PIRP Cerulli, e pubblichiamo:
Ieri pomeriggio, martedì 7 novembre, dalle 14 alle 15, si è tenuto l’incontro con la commissaria dott.ssa Schettini e con il Rup ing. Berardi.
L’incontro è stato preceduto da una telefonata della dott.ssa Carbonara che mi informava che la Commissaria avrebbe ricevuto solamente il sottoscritto quale rappresentante delle cooperative e non tutta la folla di persone che si stava annunciando sui social….
Eravamo una 40ina di persone giù all’ingresso del comune e ci hanno mandato in ambasciata dei piantoni della polizia municipale che poco hanno potuto per fermare l’afflusso umano dei soci a dir poco incolleriti per via della situazione ormai stagnante da troppo tempo.
Dopo un’attesa di 20 minuti dietro la porta dell’ufficio della commissaria, la stessa ha nuovamente ribadito che non avrebbe incontrato tutti ma solo il sottoscritto o al massimo una piccola delegazione, al che ho detto che queste persone stanno pagando un mutuo a vuoto ed un affitto per cui è doveroso che sappiano il perché di questa situazione.
La commissaria ha parlato di “poca correttezza” nei suoi confronti, e il sottoscritto ci ha tenuto a far presente che questo incontro è stato chiesto con ben 2 pec da luglio, alle quali una pubblica amministrazione deve rispondere entro 30 giorni, non 120 e dopo una certa insistenza!
In perfetto stile come i precedenti occupanti dello scranno di sindaco, la commissaria ha provato a giocarsi la carta (cito testualmente) “prendetevela con chi mi ha preceduto, sono problemi ereditati, questo è un comune commissariato quindi in una sorta di punizione, questo Comune ha molti problemi, io sono una commissaria”; qui gli animi dei soci sono esplosi poiché è palese che la problematica della fogna non ha nulla a che vedere con i predecessori, insomma è sembrata una vera e propria arrampicata sugli specchi.
L’ing Berardi ha preso la parola e andando al punto ha detto che il liquidatore della Costrade ha subappaltato i lavori di ripristino del tronco fognario fornendo al Comune tutti i documenti della ditta incaricata (durc, pos, pcs).
Entro venerdì sarà avviata l’esecuzione dei lavori inerenti alla fogna ed entro la settimana prossima saranno effettuati i collaudi, ci ha assicurato Berardi, poiché lo stesso è in contatto con il tecnico di Aqp responsabile dei collaudi.
Nel frattempo, da notizie apprese da altre fonti, ho saputo che il liquidatore sta verificando il fabbisogno di liquidità e facendo dei passaggi presso le banche per capire se si riusciranno a completare i lavori, che a detta dell’ing. Berardi (il quale era abbastanza fiducioso nell’operato del liquidatore) potrebbero occorrere 5-6 mesi per il completamento del Pirp (ovvero la bitumazione della viabilità, il completamento dell’illuminazione pubblica e la sistemazione delle aree a verde) .
Sono proseguite le rimostranze dei soci per via di come questo appalto è stato gestito, in particolare uno dei presenti qualificatosi come ingegnere e direttore dei lavori di opere pubbliche ha dichiarato che i 1000 giorni (ad oggi col 50% delle opere completate) del Pirp sono assolutamente spropositati in relazione ai 252 previsti e soprattutto poiché si è operato in un contesto in cui non vi erano interferenze di sottoservizi esistenti, ma si partiva letteralmente da un foglio bianco, e dinanzi a tale affermazione l’ing. Berardi ha letteralmente glissato.
E’ stato anche posto il problema delle cabine Enel a cui manca l’impianto della presa di terra, e senza il quale Enel Distribuzione non può procedere ad alimentare le varie utenze; ho mostrato ai presenti una lettera di Enel che lamentava appunto l’impossibilità a procedere con gli allacciamenti per il problema dell’impianto di messa a terra, e l’ing. Berardi ha detto che non sapeva nulla poiché Enel non l’ha informato a tal riguardo, ma che prenderà in carico anche questo problema.
Si è anche tentato di parlare della questione Coop Marte e D’Alessandro ma a riguardo non c’erano aggiornamenti rispetto a quanto si disse nell’incontro del Maggio scorso e quindi della situazione conosciuta che ormai stagna da mesi anzi anni, ed in questo dice il vero la Commissaria quando parla di eredità di chi l’ha preceduta, e di cui certamente non gliene possiamo fare una colpa….
Speriamo anche non dover più assistere alla disperazione della gente, ormai esasperata e al limite delle forze e anche delle possibilità economiche.
Molto toccante l’intervento di una vedova che avendo vissuto sulla propria pelle il dramma delle villette a mare di via La Malfa, non si è accontentata dei “non ti preoccupare” con le lacrime agli occhi e con la voce rotta dal pianto pretendeva che le sue figlie entrambe in cooperativa avessero sorte migliore.
Come pure l’appello della madre di un socio, il quale per poter far fronte alle spese di casa, affitto e mutuo, è andato a lavorare in Libia….
In queste benedette case ci sono grandi sacrifici che non meritano di essere vanificati.
Speriamo il collaudo della fogna (entro la settimana prossima) e la risoluzione della problematica Enel si possano sbloccare così come promesso, per garantire l’obiettivo (minimo) a breve termine di poter prendere possesso delle tanto agognate abitazioni finite da tempo…con la tacita rassegnazione di tutti i soci presenti, che per un periodo indefinito staremo al buio (illuminazione pubblica), nel fango e nella polvere, ma per lo meno staremo in casa nostra!
Fa davvero molto riflettere quello che è accaduto in comune, un commissario dovrebbe assumersi delle responsabilità e non limitarsi a dire che non può fare nulla, o addirittura minacciare di portare in procura le dichiarazioni del coordinatore, il quale di tutta risposta ha invitato caldamente la commissaria a portare in procura anche la corrispondenza inviata al comune.La commissaria ha provato ad intimorire i soci paventando un blocco per le indagini che ne risulterebbero. Battista ha però incalzato la commissaria invitandola ripetutamente a portare le carte in procura sicuro che le responsabilità che ne emergerebbero andrebbero a carico del comune e non del coordinatore.
il comune di Mola ha cosi tanti problemi che chiunque verrà eletto in primavera dovrà affrontare una montagna di problemi lasciati irrisolti.
Il pirp è forse uno dei pochi procedimenti che a torto e a dritto è riuscito ad andare avanti grazie alla perseveranza dei cooperatori che non si sono arresi nemmeno di fronte dinanzi alla catastrofe annunciata. L’ingegnere comunale deve vigilare sul procedimento se no serviranno altri mille giorni per completare, ed invece di minimizzare perché l’impresa ha avuto un problema (come se fosse una cosa normale) dovrebbe pretendere un cronoprogramma lavori e comminare delle penalità per i ritardi imputabili dell’impresa.
Come al solito il comune si muove solo quando si trova di fronte qualcuno competente che non si beve le chiacchiere e che è capace di domandare con autorità che si facciano le cose, vedi il comitato per Palazzo Roberti, e il coordinatore delle coop per il Pirp. A volte (a Mola troppo spesso purtroppo) il cittadino è costretto a diventare più competente di chi lo amministra! NON VA AFFATTO BENE! Speriamo che alle prossime elezioni si presentino persone del fare, e non i colonnelli del dire!
I lavori del pirp iniziati nel 2015 si sono fermati prima per gli alberi, poi per l amministrazione alla ricerca degli scheletri negli armadi, poi per i progetti sbagliati delle reti idriche e fognarie, ora l impresa sull’orlo del fallimento.Non so chi da tutta sta forza ai cooperatori,che nonostante tutto ci credono ancora.Sicuramente meno fiducia nelle istituzioni a partire dagli uffici comunali e a finire con chi siede al comando del comune.Dalla loro hanno avuto un rappresentante e portavoce che ha fatto tremare indistintamente sindaci assessori e dirigenti comunali .
Forse la Mola che verrà dovrebbe mettere gente cosi in consiglio comunale o a ricoprire cariche assessorili.
Ci vuole gente seria e che ha già dimostrato di saperci fare.
Il pirp è l esempio emblematico del come una sola persona di buona volontà possa smuovere le montagne della burocrazia.
È inutile girarci attorno senza il coordinamento ed il coordinatore il pirp non sarebbe mai partito.
La maglia c2.3 è l ennesima dimostrazione che senza uno che sta dietro agli uffici i procedimenti si arenano inesorabilmente.
Sono passati 4 anni dalle convenzioni sulla c2.3 ma ad oggi nemmeno un solo permesso è stato ancora rilasciato ed in più sono spariti 800 mila euro di soldi versati per le urbanizzazione.
Questo nel pirp non è avvenuto per caso!