di Nicola Lucarelli

Alla periferia sud di Mola, subito dopo il rudere dell’ex macello comunale, c’è una diramazione che dalla via per Cozze porta al mare. E’ la strada comunale San Giovanni.

Su quella via esiste una sola villetta, abitata tutto l’anno da una famiglia che paga regolarmente centinaia di euro di tassa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, non ricevendo il medesimo servizio di raccolta “porta a porta” riservato a tutte le residenze di Mola.

In altri termini, il servizio è saltuario, per cui i rifiuti depositati sulla strada per giorni diventano preda di animali randagi, che li spargono ovunque.

A fronte di questa indecorosa situazione, molti concittadini “sporcaccioni” scambiano la predetta strada per un’autentica discarica a cielo aperto e vi depositano rifiuti di ogni genere, che la famiglia residente è costretta, quasi giornalmente, a raccogliere, non solo per evitare problemi igienici e sanitari, ma anche per limitare la presenza di animali randagi.

La strada di che trattasi finisce sulla vicina spiaggia, oggetto anch’essa di scarico abusivo di rifiuti che a seguito di mareggiate finiscono in mare, inquinandolo. La pulizia della scogliera prima del periodo estivo non elimina l’inquinamento delle acque perpetrato da settembre a maggio.

Ci dice l’infuriato proprietario della villetta: ”Da quando è partita la raccolta “porta a porta” (quali porte?), la nostra strada è più o meno sempre in condizioni vergognose. Mio figlio a giorni alterni provvede alla pulizia della strada, ma è come lottare contro i mulini a vento. Siamo veramente stanchi di una situazione vergognosa, più volte denunciata, ma mai risolta. Eppure è una strada comunale a tutti gli effetti.  Pago ogni anno, a causa del metraggio della casa, una salata tassa dell’immondizia per riceve lo 0,1% dei servizi. Mi chiedo: In che senso questa è una strada comunale? In realtà è come se fosse privata, visto che devo provvedere alla sua pulizia”.

A parte le lacune del servizio denunciate, c’è da sottolineare ancora una volta la maleducazione, l’insensibilità ed il menefreghismo di molti nostri concittadini che continuano, nonostante i ripetuti appelli, a deturpare gravemente l’ambiente in cui viviamo.

Purtroppo le situazioni critiche che giornalmente ci vengono segnalate e che noi puntualmente pubblichiamo, raramente producono effetti postivi. Da anni chiediamo inutilmente agli organi comunali preposti di programmare severe misure di contrasto verso questo diffuso fenomeno degenerativo, adottando strumenti di nuova generazione ed una concreta azione di controllo e repressione.

In tanti altri Comuni, anche a noi prossimi, hanno risolto il problema, a Mola siamo ancora all’età della pietra. Mancano solo i soldi o anche la volontà e la capacità di intervenire? Eppure si tratta di salvaguardare l’igiene e la salute delle famiglie, oltre che l’immagine della città.

Strada comunale S. Giovanni

 

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