di Andrea G. Laterza

Il convegno di fondazione di “Futura”. I vertici di Futura avevano promesso nuovi metodi in politica ma, con l'”Operazione Futura”, hanno provocato reazioni negative nella base

Stasera, martedì 10 aprile, dopo l’esito infruttuoso dell'”Operazione Futura“, i vertici dell’associazione politica, “costola” del PD molese, tornano a sedersi con gli alleati Socialisti e Liberi e Uguali e con i potenziali alleati di “Italia Giusta secondo costituzione”, “Progetto Mola” e “Sinistra Liberamente”.

Due tronconi che si annusano reciprocamente da tempo con alterni afflati o repulsioni, a seconda del momento contingente.

E quello attuale è un momento dove la diffidenza sembra prevalere, dopo la mala parata ricevuta dai vertici di “Futura” non solo da PSI e Liberi e Uguali, ma dalla stessa base dell’associazione, a seguito del tentativo, non andato a buon fine, di riportare nell’alveo di una coalizione allargata anche il PD, i Moderati e gli Indipendenti (mentre il movimento L’Altra Mola-Verdi sembra essere in attesa degli eventi).

Insomma, “Operazione Futura” è stato un flop politico che  ormai – lasciato a sè il troncone delle forze politiche che hanno appoggiato, direttamente o meno, il voto di sfiducia del marzo 2017 – rimette al centro della trattativa l’ipotesi di coalizione tra le forze che gravitano intorno a Giangrazio Di Rutigliano (Italia Giusta, Progetto Mola, Sinistra Liberamente) e quelle che orbitano nei pressi di Antonio Tricase (Futura, PSI, Liberi e Uguali).

Nicola Magrone (a sinistra) e Giangrazio Di Rutigliano: il sindaco di Modugno (ex magistrato) vede bene la ricandidatura dell’ex Sindaco di Mola

Stasera ne stanno discutendo presso la sede di “Italia Giusta” in Via Di Vagno, le delegazioni delle forze politiche sopra citate.

Il clima non sembra molto disteso: i vertici di “Futura” dovranno spiegare ai potenziali alleati il senso della loro operazione e non sarà facile superare il muro della diffidenza, in specie di Giangrazio Di Rutigliano che ha visto come fumo negli occhi il tentativo di “recupero”, da parte di “Futura”, di De Silvio, Bufo, Tanzi, Battista, V. Lepore e Siciliano.

Se il matrimonio si farà sarà uno sposalizio di necessità, non certo d’amore. Le scadenze elettorali per la presentazione delle liste incalzano e cresce il timore di una battaglia elettorale che potrebbe lasciare al suolo molte vittime illustri.

Forse la “quadra” tra queste forze potrà essere trovata in termini di coalizione unitaria, ma, un attimo dopo, si aprirà il contenzioso per la leadership: Di Rutigliano o Tricase?

Oppure si ricorrerà all'”usato sicuro” di Enzo Cristino o agli outsider Farella e Alberotanza?

Si vocifera anche di un esterno di prestigio che potrebbe mettere d’accordo i tanti contendenti, ma l’ipotesi, più passano i giorni, più sembra sfumare.

La notte è lunga e le delegazioni avranno di che discutere.

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