di Andrea G. Laterza

Antonio Tricase, leader di “Futura”. Stasera, la sua candidatura verrà messa a confronto con quella di Giangrazio Di Rutigliano

Fumata grigia ieri sera presso la sede di “Italia giusta”, in Via Di Vagno.

I due tronconi – da un lato Futura, PSI e MDP e dall’altro Italia giusta, Progetto Mola e Sinistra Liberamente – si sono confrontati sull’ipotesi di un’unica alleanza ma senza ancora venirne a capo: la scelta del candidato sindaco sarà dirimente.

Intanto, va chiarito che, al tavolo delle trattative, “Liberi e Uguali” viene sostituita da “Articolo 1 – MDP” (Movimento Democratico e Progressista), per intenderci il gruppo politico che in sede nazionale fa capo a Bersani e D’Alema.

Questa decisione è scaturita dall’impossibilità di utilizzare il simbolo di “Liberi e Uguali” nelle elezioni locali se non previa autorizzazione di tutte le componenti nazionali (MDP – Sinistra Italiana – Possibile), un’intesa che a Mola comunque non c’è perchè Sinistra Liberamente (che in sede provinciale fa capo a Sinistra Italiana) non si trova in sintonia con gli esponenti di MDP (Pierdomenico Tribuzio e Anna Maria Santoro).

 

Chiarito questo aspetto interno a “Liberi e Uguali”, va detto che ieri sera la delegazione di Futura (Antonio Bonamassa, Carlo Scarimbolo, Giuliano Parente, Sabino Dattolo) ha comunicato di voler, in ogni caso, proseguire i contatti con il PD molese ma non più con Moderati (Nicola Tanzi e Gianni Siciliano) e Indipendenti (Franco Battista e Vito Lepore), visto il fallimento della sottoscrizione di un documento di “autocritica” da parte delle forze politiche che ebbero, in via diretta o indiretta, un ruolo nella sfiducia al Sindaco Giangrazio Di Rutigliano.

Giangrazio Di Rutigliano è il candidato di Italia Giusta, Progetto Mola e Sinistra Liberamente

Di fronte allo scetticismo degli esponenti di Italia giusta, Progetto Mola e Sinistra Liberamente, la delegazione di Futura ha parlato di un tentativo di recupero della (a sentire loro) “parte buona” del PD, che escluderebbe comunque Pino De Silvio, ritenuto comunque, in un modo o nell’altro, corresponsabile della caduta della Giunta Di Rutigliano.

Il PSI ed MDP invece sono possibilisti di fronte a questo scenario.

In ogni caso, che il “recupero” avvenga o meno (riesce però difficile pensare che gli attuali esponenti del PD possano abbandonare De Silvio per rifugiarsi tra le braccia dei “futuristi”…), stasera i due tronconi proseguiranno la discussione, mettendo sul tavolo delle trattative la vera materia del contendere: la scelta del candidato sindaco.

I nomi, tranne colpi di scena, che finiranno nella discussione sono quelli di Giangrazio Di Rutigliano per Italia giusta, Progetto Mola e Sinistra Liberamente e di Antonio Tricase per Futura, PSI ed MDP. Ma non è escluso che il nome di Tricase possa essere sostituito in corsa da quello di Enzo Cristino, per tentare di far colpo con la “mozione degli affetti”.

Riusciranno i nostri eroi a raggiungere un’intesa oppure i due tronconi si rivedranno sui pachi elettorali ciascuno con un candidato sindaco?

Le prossime ore saranno decisive.

Intanto, la primigenia coalizione PD-Moderati-Indipendenti-L’Altra Mola/Verdi non si è più riunita: gli esponenti sono in attesa dell’esito del confronto tra i due tronconi di cui si è finora detto, dopo il flop dell'”Operazione Futura” che avrebbe dovuto reintegrarli a pieno titolo in una coalizione “Bene comune” bis.

La coalizione, che per prima venne dichiarata nello scorso dicembre, potrebbe alla fine (in tutto o in parte) convergere sul nome di Pino De Silvio, tenuto conto che Niki Bufo, con una dichiarazione pubblica, si è tirato fuori dal gioco delle candidature a sindaco; oppure sancire la rottura e prendere, nelle singole sigle, strade nuove e inesplorate, anche molto eclatanti.

Tutto può ancora accadere.

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