di Andrea G. Laterza

Il Dott. Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia

LA REGIONE PUNTA AL RECUPERO PER FARLO DIVENTARE UN “GRANDE ATTRATTORE”

La Regione Puglia è disposta a finanziare il recupero integrale di Palazzo Roberti, grazie agli ingenti fondi stanziati con l’accordo di programma tra Stato e Regione e, nello specifico, con il fondo a valere sul Ministero dei Beni culturali destinato alla nostra regione per un totale di 150-200 milioni di euro.

E’ quanto ha dichiarato ieri pomeriggio, mercoledì 18 aprile, il dott. Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, nel corso di un incontro con una delegazione del “Comitato per Palazzo Roberti” e una rappresentanza della prestigiosa Fondazione Pino Pascali – Museo d’arte contemporanea che, come i lettori ricorderanno, ha già formulato una “manifestazione d’interesse” per la direzione di un polo museale e di produzione artistico-culturale, in sinergia con l’associazionismo culturale molese.

Nello specifico, il dott. Patruno ha evidenziato che il recupero di Palazzo Roberti potrebbe inserirsi all’interno della Misura “Smart In – Grandi Attrattori”, cioè di un progetto regionale che prevede il finanziamento per la realizzazione di strutture di produzione artistico-culturale da individuare nelle singole province, in un numero selezionato, tali da funzionare quali robusti intercettatori di importanti flussi turistici e di visitatori.

Il dott. Aldo Patruno (primo da sinistra), dirigente della Regione Puglia, nel corso di un incontro sulle prospettive del turismo nel sud-est barese, tenutosi presso Tenuta Pinto, nello scorso dicembre, con la presenza dei Sindaci di Conversano, Polignano e Monopoli.

Il Comitato per Palazzo Roberti e la Fondazione Pascali hanno accolto con notevole soddisfazione la volontà espressa dal dott. Patruno, dopo che, in apertura di incontro, Andrea Laterza (presidente del Comitato) e Nicola Zito (per la Fondazione Pascali) avevano ribadito la volontà di procedere in stretto accordo per dare sostanza alla manifestazione d’interesse della Fondazione.

A tal proposito, è stato comunicato al dott. Patruno che verso tale manifestazione d’interesse si sono già espressi favorevolmente, con un’eventuale compartecipazione, due importanti e strategiche realtà culturali regionali: l’Apulia Film Commission e il Teatro Pubblico Pugliese, con l’auspicio di formare con esse un comitato artistico-scientifico per la definizione di una strategia comune, oltre alla definizione di una valutazione di sostenibilità economico-finanziaria.

Una strategia finalizzata all’attuazione sia del polo museale e di produzione artistico-culturale d’arte contemporanea (oltre a grandi mostre, laboratori didattici, eventi, ecc.) che di produzione in campo teatrale, cinematografico e musicale, previo convenzionamento con il Comune di Mola, ormai unico proprietario della struttura.

Inoltre, la presenza all’interno di tale sodalizio del Comitato per Palazzo Roberti garantirebbe la rappresentanza dell’associazionismo culturale molese e la definizione di un recupero dell’identità cittadina, attraverso la creazione di percorsi storico-artistici per la valorizzazione delle nostre figure culturali più rappresentative: da Bruno Calvani a Onofrio Martinelli, da Niccolò Van Westerhout a Enzo Del Re, da Cecilia Mangini a Francesco Laudadio, fino al cittadino onorario Eduardo De Filippo e altre figure già esplicitate nella proposta di “Città Nostra”, resa nota lo scorso anno.

In particolare, il dott. Patruno si è detto assolutamente d’accordo con una destinazione d’uso a fini artistico-culturali dello storico edificio, che va contemperata con l’ubicazione di attività collaterali che ne garantiscano la redditività e la sostenibilità nel tempo, anche ai fini della gestione e costante manutenzione dello stabile.

Palazzo Roberti, bonificato nelle settimane scorse, potrebbe diventare uno dei “Grandi Attrattori” sul territorio regionale, quale polo di produzione artistico-culturale

In tal senso, ha auspicato l’individuazione di uno o più soggetti imprenditoriali che, magari con un raggruppamento di impresa con una capofila, assumano la gestione manageriale delle attività da ospitare nell’edificio in via collaterale e integrativa al polo di produzione artistica: residenze d’autore, piccola ricettività per visitatori, ristorazione, caffetteria, bookshop, oggettistica, convegnistica, cerimonie, ecc..

Tutte attività che – auspicabilmente in maniera unitaria – dovranno essere messe a gara, con evidenza pubblica, da parte del Comune di Mola.

A tal proposito, il dott. Aldo Patruno ha evidenziato che il trait d’union delle attività economiche da ubicarsi nello storico edificio, potrebbe essere l’idea maturata nelle considerazioni dell’Assessorato Regionale al Turismo e Cultura e, in particolare, del Dipartimento che egli dirige.

Si tratta della realizzazione di un’Enoteca Regionale, quale punto d’eccellenza per la valorizzazione vinicola ed eno-gastronomica del territorio pugliese, che potrebbe essere ubicata all’interno di Palazzo Roberti e godere quindi di finanziamenti e di operazioni di marketing su larga scala da parte della Regione Puglia.

Il salone di Palazzo Roberti dopo il restauro del 1999-2000 è stato progressivamente abbandonato come tutto l’edificio. Ora, dopo la bonifica, e le prospettive di recupero integrale dello stabile, può ritornare ad essere visitabile.

Un’idea che – abbinata al polo museale e di produzione artistico-culturale, musicale, teatrale e cinematografica – potrebbe davvero lanciare Mola nel vasto mercato del turismo culturale ed eno-gastronomico, in maniera da formare un “brand” vincente per un pubblico nazionale ed estero, tale da evidenziare una vocazione territoriale in grado di produrre sviluppo ed occupazione qualificata.

In proposito, il dott. Patruno ha evidenziato che è alla vigilia di un viaggio in Cina, in rappresentanza della Regione Puglia, con un obiettivo ambizioso ma a portata di mano: intercettare verso la nostra splendida regione la nuova linea d’azione degli enti nazionali e dei tour operator che si occupano di orientare l’enorme e crescente flusso di turisti cinesi all’estero.

In particolare, il nuovo orientamento dei grandi tour operator cinesi sta passando dal solito circuito di visita alle grandi città europee (Parigi, Londra, Vienna, ecc.) e a quelle italiane (Venezia, Roma, Firenze per l’arte e Milano per lo shopping) al cosiddetto “turismo esperienziale”, fatto di soggiorni prolungati a contatto con piccole realtà, per apprezzare l’enogastronomia, l’arte, la cultura e il vivere quotidiano, in alcune regioni chiave, tra cui la Puglia.

E quando si parla di Cina si tratta di grandi numeri, nell’ordine delle centinaia di migliaia di visitatori all’anno, anche in periodi destagionalizzati, tali da poter creare eventualmente un Hub cinese a Bari per l’intero Sud Italia.

Infine, l’utilizzo di Palazzo Roberti, secondo una proposta della Fondazione Pascali e condivisa dal dott. Patruno per il medio-lungo periodo, passa anche attraverso l’ubicazione al suo interno della sede dell’EUSAIR (EU Strategy for the Adriatic and Ionian Region) per il turismo sostenibile, destinato ad un bacino di stati europei molto ampio.

Si tratta della prima “strategia macroregionale dell’UE” con un numero elevato di paesi extraunionali (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia) in collaborazione con Stati membri dell’UE (Croazia, Grecia, Italia e Slovenia).

Palazzo Roberti, una volta recuperato, potrebbe ospitare anche l’Enoteca Regionale, diventando un punto d’eccellenza per la tradizione vinicola e gastronomica pugliese

Il proficuo e costruttivo incontro si è concluso con la proposta del Comitato per Palazzo Roberti e della Fondazione Pascali, senz’altro accolta dal dott. Patruno, di tenere tra la fine di maggio e gli inizi di giugno, una conferenza cittadina per illustrare alla cittadinanza e ai candidati sindaco la “manifestazione d’interesse” della Fondazione Pascali, che si giova dell’endorsement di Apulia Film Commission e del Teatro Pubblico Pugliese, per la destinazione d’uso dello storico edificio a fini artistico-culturali, con ogni opportuna gestione manageriale delle attività collaterali finalizzate alla redditività e sostenibilità dell’immobile,  evidenziando ogni strumento di finanziamento pubblico per il recupero integrale dell’immobile.

Insomma, un percorso complesso che, con il supporto della Regione Puglia, grazie alla visione lungimirante e innovativa del dott. Aldo Patruno, potrebbe vedere il Palazzo Roberti passare da struttura degradata a nuova vita, diventando la chiave di volta per una rinascita cittadina, fatta di arte, di cultura, di eno-gastronomia, di turismo qualificato ad alta capacità di spesa che, inevitabilmente, si ripercuoterà favorevolmente sull’intero circuito economico locale.

Al Sindaco che verrà, il compito di dialogare e di raccogliere il testimone dall’azione del Comitato per Palazzo Roberti, proseguendo con atti amministrativi concreti (partecipazione a finanziamenti, convenzionamenti, gare ad evidenza pubblica, ecc.).

Una strada che richiede visione prospettica e che, se fattivamente perseguita, può portare al compimento di un sogno (quello di portare a nuova vita uno dei capolavori del barocco settecentesco pugliese), sempre coltivato e mai attuato da nessuna amministrazione comunale.

(*) All’incontro erano presenti per la Fondazione Pino Pascali il dott. Nicola Zito e la dott.ssa Maria Rosaria Vita.

Il Comitato per Palazzo Roberti è stato rappresentato da: Andrea G. Laterza (presidente), Sabino Rutigliano, Pietro Ungaro (componenti del Direttivo) e Domenico Pinto per l’Associazione Antiche Ville, aderente al Comitato.

 

 

Condividi su: