di Andrea G. Laterza

Il Lungomare Sud, a Loreto, è in disfacimento

PIAZZA, LUNGOMARE SUD, FRONTE MARE, BANCHINA E AREA PORTUALE, VILLA COMUNALE, ACQUA DI CRISTO, AREA CASTELLO, PORTECCHIA, E TANTO ALTRO ANCORA: IL NUOVO SINDACO AVRA’ MOLTO DA FARE.

Le foto che ci giungono dai nostri lettori, scattate in proprio o attinte dai social forum, sono allarmanti ed evidenziano quello che, in fin dei conti, girando per il paese mostrano agli occhi di tutti.

Un po’ tutto il centro abitato conosce situazioni di degrado. E alcune aree ancora di più. Ci auguriamo che questo articolo venga preso per quello che è: un dovere di denuncia giornalistico, senza alcun intento politico-partitico.

Siamo, infatti, stanchi di ascoltare un disco rotto che taluni rilanciano ad ogni nostro articolo che evidenzia quello che non va: secondo questa corrente di pensiero  le magiche sorti di Mola riprenderebbero come per incanto solo ad un determinato esito elettorale.

Ma così non è: amministrare significa prendersi cura anche di quegli aspetti che sembrano minori ma che, se trascurati, fanno precipitare la qualità della vita dei cittadini, se non si porrà mano ad un’autentica normalizzazione del “sistema paese”.

“Città Nostra”, esemplificando, ha da tempo indicato 10 regole base per cambiare in meglio la nostra realtà cittadina, facendola diventare innanzitutto vivibile per i suoi abitanti e, quindi, rendendola veramente attrattiva per i potenziali turisti. E Mola ha bisogno del turismo come il pane per poter crescere e dare sviluppo e occupazione ai suoi figli.

Ricordiamole queste 10 regole:

STOP AL DEGRADO: LE DIECI REGOLE PER MOLA TURISTICA

Dopo averle ricordate, oggi vogliamo parlare di alcune delle tante situazioni di degrado più o meno datate:

Le aiuole di Piazza XX Settembre già rinsecchite, ancor prima dell’arrivo della stagione calda

1)La nuova Piazza XX Settembre, tra le più belle e grandi dell’intera Puglia, ben ristrutturata e valorizzata, dopo poco più di 6 mesi dal suo restyling appare già tralasciata e maltrattata dalla pubblica amministrazione e dagli stessi molesi: il prato intorno alla fontana monumentale e quello dell’aiuola con i due pini residuali appare già secco e trascurato; le macchie di sudiciume si allargano senza un’adeguata pulizia; gli alvei degli alberi servono come portarifiuti per bicchieri di plastica, residui di cibo, gelati, ecc.; la fontana monumentale è da qualche settimana priva di circolazione d’acqua e non viene pulita; molti sporcaccioni lasciano cartacce, bottiglie e residui sulle panchine pur avendo a disposizione i cestini porta-rifiuti a due passi senza che alcuna efficace azione repressiva venga effettuata; le auto stazionano impunemente a ridosso dei paracarri installati intorno alla vasca e del sagrato della Chiesa della Maddalena, ecc..

 

Erbacce crescono indisturbate sul ciglio della banchina del porto peschereccio, mentre tutta l’area è invasa dalle auto con parcheggiatori abusivi all’opera

2) La banchina portuale e tutta l’area intorno al mercato ittico appaiono come un grande accampamento di auto multistrato: i veicoli sono parcheggiati sulla banchina anche in tripla fila, alcuni perfino sul ciglio che si affaccia sull’acqua, con uno stuolo di parcheggiatori abusivi che spadroneggia senza che alcuna autorità li allontani; l’erba cresce alta negli interstizi della banchina; le condizioni igieniche della zona che fa da corona al mercato del pesce sono pessime.

Il porto peschereccio, oltre al grave fenomeno dell’insabbiamento, conosce anche il degrado delle strutture portanti: il muraglione del molo di tramontana sta collassando e nessuno rimuove i blocchi di cemento-polistirolo posizionati da anni a ridosso del faro, in evidente disfacimento.

3) Il Lungomare sud, in specie tra il cantiere navale e Loreto, appare in cattive condizioni: i pilastrini sono stati vandalizzati o sono caduti per incuria e assenza di manutenzione e una carrellata di tristi transenne chiude i varchi che si sono prodotti nel tempo.

Il muraglione del molo di tramontana sta collassando

4) Il nuovo fronte mare, con neppure un punto acqua funzionante: peraltro, delle cinque fontane esistenti ben 3 sono “fasulle”, cioè neppure allacciate alla rete idrica e di scarico, con un’evidente raggiro del capitolato d’appalto. Gli esercizi commerciali “edificano” mostruosi ed ingombranti gazebo, violando il regolamento per l’occupazione del suolo pubblico, sconfinando nelle aiuole e abbandonando contenitori di rifiuti grondanti liquidi maleodoranti. Il verde è trascurato e maltrattato.

5) L’area a ridosso del Castello, nella parte retrostante, è terra libera per il vandalismo e per i balordi che vi stazionano, in specie nelle ore serali e notturne. Le auto parcheggiano a ridosso dell’anfiteatro. Non esiste un sistema di videosorveglianza. La situazione è aggravata dalla mancata realizzazione del passaggio piazza-fronte mare, tra l’arco Vaaz e il ponte in pietra del Castello, che favorisce la creazione di una sacca incontrollata sul lato mare.

Blocchi di polistirolo-cemento in avanzato disfacimento posizionati a ridosso del faro di tramontana nel porto peschereccio

6) Portecchia appare in condizioni pietose: il porticciolo è sommerso da cumuli di posidonia e sporcizia accumulata nel tempo (alcuni anni fa “Città Nostra”, a seguito di un preciso servizio fotografico, costrinse la pubblica amministrazione a rimuovere barche sfasciate colme di rifiuti: ora la stessa situazione di degrado si sta riproponendo); le banchine del porticciolo sono malmesse e insicure; l’area delle giostrine rappresenta un pericolo per i bambini con il pietrisco che fa da fondo, inadatto per garantire sicurezza e pulizia; la stessa piazza è quasi impraticabile: con il fondo stradale sconnesso e costellato di buche e una grande pedana (prospiciente un ristorante) lasciata anche nei mesi invernali (con l’esercizio commerciale chiuso) ad occupare posti auto già esigui in tutta la zona.

Villa comunale con alberi che muoiono e l’erba che cresce…

7) La villa comunale di San Domenico è assolutamente trascurata: nelle aiuole l’erba cresce senza che alcuno la tagli; le panchine sono ormai da tempo quasi tutte lesionate e degradate; gli alberi non vengono curati; il sistema di filodiffusione non è stato più ripristinato; la fontana ornamentale non funziona più da molti anni e nessuno si è occupato di ripristinarla.

8) Il litorale dell'”Acqua di Cristo”, è diventato non solo un gigantesco accumulo di posidonia (con fenomeni di autocombustione estivi e sospette attività di accensione dolosa, con rilascio di sostanze tossiche nell’aria), ma anche un grande immondezzaio per rifiuti di diverso tipo e materiali di risulta in riva al mare.

Nessuno taglia l’erba a San Domenico

Sono soltanto alcune delle situazioni di evidente degrado che emergono ad un primo sguardo d’insieme della nostra città.

Ma anche altro abbiamo denunciato nel tempo, senza peraltro alcuna soluzione da parte degli amministratori e oggi del Commissario prefettizio. Ricordiamo alcune delle criticità più evidenti già segnalate che, assieme alle altre messe sopra in rilievo , ci auguriamo che il nuovo Sindaco vorrà mettere in agenda nel suo programma di immediate attività:

9) Il mancato funzionamento dell’ascensore del Palazzo San Domenico, che impedisce ai disabili e agli anziani con problemi di mobilità di poter frequentare la Biblioteca comunale;

Un particolare del pluviale otturato dalla presenza di erba sulla facciata del Teatro Comunale

10) L’otturazione del pluviale del Teatro comunale, posto su Via Buttaro, che sta provocando evidenti ristagni di umidità, che potrebbero penetrare all’interno dell’edificio;

11) La scandalosa situazione della ex scuola elementare di Via Trento, chiusa e abbandonata ormai da ben 8 anni, senza che alcun progetto di recupero nè di altra destinazione sia stato approvato;

12) Il grave stato delle strade urbane, in specie nella “Mola Bianca”, che vede il disfacimento del manto stradale, da lunghi anni senza alcun programma di rifacimento dell’asfalto o del ripristino dei basolati nel centro storico;

13) La problematica situazione del cimitero comunale privo di nuovi campi e nuove zone a loculi, a causa della grave decisione, presa anni or sono, di facilitare la costruzione di cappelle gentilizie (peraltro sorte in numero limitatissimo e in un’area fangosa, senza alcuna sistemazione) a scapito di stabili e adeguate sistemazioni per i “comuni mortali”.

L’angolo del Teatro comunale: deposito di buste di rifiuti

14) Il degrado totale dell’ex macello comunale, in località Ponticello, e l’accumularsi di rifiuti di ogni genere nell’area intorno.

15) Il persistere del grave fenomeno di “busta selvaggia” con stuoli di sporcaccioni che abbandonano rifiuti agli angoli delle strade, delle piazze, delle periferie, delle strade di campagna, senza alcuna repressione costante ed efficace. Sono tanti gli “angoli della vergogna” nel nostro paese, perfino in pieno centro: Via XXIV Maggio angolo Via Sabin, Piazza Risorgimento (“Le quattro fontane”), l’angolo del Teatro Comunale, Santa Chiara, ecc.. Eppure sembra che “questi nostri fantasmi” che lordano e abbandonano siano impossibili da identificare e stangare a dovere come monito e risarcimento morale per i cittadini virtuosi.

In questi giorni e in queste ore si fanno e si disfano alleanze elettorali, nascono o tramontano candidature al massimo seggio cittadino e a quelli che gli faranno da corona, si confezionano programmi elettorali.

Fontana posizionata nei pressi dell’anfiteatro Castello: senz’acqua da sempre… Infatti, come altre due nella zona del fronte mare non è allacciata alla rete idrico-fognaria…

A tutte le coalizioni, le forze politiche, i candidati sindaco e i candidati consiglieri che calcheranno i palchi elettorali e sciameranno per le vie cittadine e intaseranno di volantini e “santini” le cassette postali, facciamo un solo ma ineludibile appello: risolvete innanzitutto questi problemi per avere credibilità nei pur doverosi e necessari programmi di sviluppo economico e ammodernamento urbanistico.

 

 

 

Il solito angolo della vergogna tra Via Sabin e Via XXIV Maggio

In questo punto si dovrebbe realizzare il passaggio piazza – fronte mare: ma tutto tace.  Intanto, il condominio occupa con le auto l’area pubblica lungo le mura del Castello, asservita al Comune con un atto notarile del 1994 per uso pubblico in perpetuo.

(Le foto sono esemplificative delle tante situazioni di degrado o critiche: alcune sono del repertorio di “Città Nostra”, altre sono di Simone Quaranta, Giuseppe Castellana, Gaetano Di Bari, Ivan Fortunato).

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