di Nicola Rotondi

Il candidato sindaco Tricase con l’ex assessore Antonio Bonamassa e la prof.ssa Anna Maria Santoro

“Mettere la partecipazione al centro di tutto e ridare forza alla cultura del centrosinistra molese”.

Così Giuliano Parente, vicepresidente di Futura, traccia gli obiettivi sottesi alla presentazione del settimo candidato sindaco Antonio Tricase e dei candidati consiglieri, avvenuta martedì scorso nella sede dell’associazione politico-culturale che fa capo all’ex consigliere Pd.

 

 

La lista di Futura ingloba anche alcune espressioni di Liberi e Uguali, come Annamaria Santoro e Pierdomenico Tribuzio, e si proclama, secondo le parole di Antonio Bonamassa, “continuatrice della politica di centrosinistra” che a livello locale attecchisce le proprie radici nell’esperienza di “Insieme per Mola” del 1993. Lungi da qualsiasi nostalgia, i princìpi professati rimangono invariati: welfare, fratellanza, politica delle inclusioni, cultura come traino del ricambio sociale.

Il tentativo di creare un dialogo più ampio con alcune delle forze sparse della “Bene Comune per Mola” non ha raccolto i frutti sperati, ma, a detta di Tricase, “i cartelli elettorali non ci interessano: l’ultima amministrazione mancava di coesione sui valori”. Le linee amministrative dichiarate convergono su ”un’idea di città” – slogan del programma – più vivibile e attraente, che vada incontro ai bisogni delle fasce deboli e sia a misura di bambino, mediante l’efficientamento della macchina comunale e la messa a sistema di risorse e potenzialità.

Tra gli altri punti del programma amministrativo, il cambio di destinazione d’uso della zona delle villette abbandonate (questione già trattata in un precedente approfondimento del direttore Andrea Laterza, ndr); la valorizzazione del tratto costiero lungo la Mola-Cozze e di altri luoghi trascurati come i giardini di Don Pedro e il parco del Cozzetto; la redazione del Pug, purché privo di finalità edilizie espansive (“stop al consumo di suolo”).

Il cammino di Futura – garantiscono promotori e candidati – guarda oltre e intende continuare a rappresentare un “crogiolo di persone in grado di forgiare il centrosinistra”, oggi in crisi di identità.

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