Redazionale

“Musica proibita” di Marco Jacoviello a Palazzo Pesce

Grande evento culturale venerdì sera, 15 giugno, alle ore 2o nell’atrio del Palalzzo Pesce per la presentazione del libro Musica proibita (Capponi Editore, Ascoli Piceno) di Marco Jacoviello, musicologo di fama internazionale di origine molese, che dialogherà con il responsabile della Redazione Cultura della Gazzetta del Mezzogiorno Livio Costarella.

Previste anche letture sceniche dell’attore molese Angelo Tanzi  e le musiche eseguite al pianoforte da Vito Cofano.

 

L’evento è stato organizzato da Eventi a Palazzo Pesce di Margherita Rotondi, dalla libreria  Culture Club Café  di Mimmo Sparno, dall’Associazione Culturale Arte&Musica presieduta da  Margherita Sciddurlo e da Capponi Editore.di Ascoli Piceno.

Il romanzo. Musica Proibita prende avvio nell’anno di morte di Giacomo Puccini, il 1924, e termina nel dicembre 1943. Dal punto di vista costitutivo i personaggi vivono un’esperienza narrativa lungo un ventennio, fino al momento decisivo relativo al secondo conflitto mondiale anche se il personaggio chiave è uno solo, Peppéin, detto Bob, che insegue pensieri sulla vita e sulla musica accanto ad una creatura apparentemente venuta dal nulla, Diana, la cui presenza lambisce i territori “proibiti” dell’eros nascente, e che lo accompagnerà alla scoperta del senso dell’esistenza. Ha come modello metanarrativo La forza del destino di Giuseppe Verdi per l’articolazione strutturale, la complessità drammaturgica e la durata temporale della trama.

Il musicologo e scrittore Marco Jacoviello

Il romanzo, infatti, è concepito secondo una successione di scene liriche inizialmente di carattere episodico, in seguito ricucite e strutturate in atti, con prologo ed epilogo, come un melodramma, senza però appartenere al genere mélo. Dipinge momenti della grande storia italiana e mondiale, riflessa all’interno del piano psicologico e narrativo, come tasselli di riferimento oggettivo.

Ogni scena è ispirata a brani operistici, arie, duetti, romanze, senza rimandi illeciti alla trama dell’opera, ma ricondotti unicamente alla linea melodica che vi agisce come sfondo. Musica proibita deve la sua esistenza all’ispirazione delle figure di coloro che instancabilmente hanno raccontato, nel corso dell’infanzia e della giovinezza dell’autore, la storia della famiglia come epicentro della storia del mondo. Nel volgere lo sguardo indietro nel tempo si è preferito mantenere la testimonianza storica dei fatti e degli avvenimenti intercorsi, ma anche prendere alcune distanze da quella diretta. Una storia che inizia a Mola di Bari.

*****************************************************************************

 

Condividi su: