Comunicato stampa

Beyond the colour in concerto

 

I prossimi concerti a Kantun Winka , viaggio inter/culturale , Quattordicesima edizione, finanziato dalla Regione Puglia con l’art. 8 della legge 12/2015

15 luglio ore 21-Palazzo Pesce , Mola di Bari

 

BEYOND THE COLOUR

Michele Giuliani, piano- Nando Di Modugno, chitarra-Rossella Giovannelli, voce e danza

Il progetto di world music italo-etiope nasce nella culla dell’umanità, in Etiopia, nella terra dove si raccontano storie attraverso il vento e il cielo.

Beyond the colour nasce dalla necessità di far parlare l’anima.

Attraverso il suono, la danza e le parole, il trio dà corpo alle emozioni, alle esperienze e alle immagini di un viaggio immaginario. Disegna scenari onirici dal Mediterraneo all’Africa, tra Italia ed Etiopia in un percorso alla scoperta del ritmo nascosto della spiritualità, seguendo quella voce potentemente sussurrata dalla terra verso il cielo, oltre l’orizzonte, oltre i confini geografici, oltre le differenze e … oltre il colore.

19 luglio ore 21-Palazzo Pesce , Mola di Bari

Il gruppo Gipsy Project

Gypsy Project

Nunzio Ferro chitarra, Vittorio Menga chitarra, Nicola Scagliozzi contrabbasso, Domenico Mancini violino, Antonio Aucello sax

Gypsy Project è un progetto musicale nato nel 2012 che accomuna vari musicisti amanti della musica manouche e in  particolare delle composizioni del grande chitarrista Django Reinhardt.

Il gruppo nasce dall’idea dei due chitarristi Nunzio Ferro e Vittorio Menga e si avvale della solida e stabile collaborazione di Nicola Scagliozzi al contrabbasso, Domenico Mancini al violino e Antonio Aucello al sax.

Il loro percorso si è sviluppato tra jazz club, festival , performance live in giro per la penisola e sessioni di registrazione che li hanno portati alla realizzazione di un disco di brani della tradizione manouche.

Il gypsy nasce dalla fusione del valse musette francese con il jazz.

Lo stile infatti è molto simile allo swing americano degli anni venti-’30 suonato più comunemente con un’orchestra. Duke Ellington collaborò proprio col fondatore ufficiale del Manouche, ovvero il tuttora insuperato Django Reinhardt.

Questo chitarrista di origine belga apparteneva ad una famiglia nomade che, alla fine dei suoi numerosi viaggi, si stabilì con la propria carovana a Parigi. Da tale circostanza nacque la tesi del cosiddetto “genere zingaro”.

Django Reinhardt, nato in Belgio nel 1910, è stato il primo grande chitarrista jazz europeo. Tutta la sua carriera e la sua straordinaria tecnica chitarristica ruotano intorno a un particolare della sua vita: un terribile incendio in cui rimase coinvolto quando aveva 8 anni. Le fiamme gli fecero perdere l’uso del mignolo e dell’anulare della mano sinistra. Reinhardt inventò una nuova e rivoluzionaria tecnica utilizzando solo l’indice e il medio della mano sinistra, diventando così un virtuoso dello strumento oltre che compositore.

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