di Andrea G. Laterza

Con questa lettera il Sindaco Colonna ha chiesto l’installazione di un impianto di compostaggio a Martucci.

Per Mola, sarebbe la fine per le prospettive di turismo. Peggiorerebbe anche la qualità di vita dei cittadini.

 

Abbiamo già trattato della seduta di insediamento, con un articolo del nostro Nicola Rotondi.

Occupiamoci ora di uno dei temi più dibattuti nel corso della serata di ieri, a seguito dell’esposizione delle linee programmatiche da parte del Sindaco Colonna.

Si tratta della discarica Martucci.

Nello specifico, gran parte dei consiglieri di opposizione (Sebastiano Delre, Stefano Diperna, Michele Palazzo, Michele Daniele, Giangrazio Di Rutigliano) hanno evidenziato le dichiarazioni più o meno informali del Sindaco (rese sui social e in un incontro con i commercianti molesi, come ha riportato “Città Nostra”) in merito all’ipotesi di realizzazione di un impianto di compostaggio in contrada Martucci.

Il Sindaco ha innanzitutto precisato che l’obiettivo del Comune di Mola, d’intesa con quello di Conversano, è quello di chiedere alla Regione Puglia lo stralcio del sito Martucci dal Piano Regionale dei rifiuti e la bonifica dei lotti esauriti, specificando che è da sventare la volontà della Giunta Regionale di riaprire la discarica.

Peraltro, in risposta a M. Daniele (M5S) il Sindaco ha chiarito di essere contrario all’installazione del termovalorizzatore a Martucci, sebbene la Regione abbia la necessità di chiudere il ciclo dei rifiuti con impianti di questo tipo, e che su tale ipotesi ci sarà l’assoluta contrarietà della sua Amministrazione.

Tuttavia, il Sindaco non ha dato risposta chiara in merito alla contrarietà dei consiglieri di opposizione per un impianto di compostaggio che, per ragioni di redditività, non potrebbe avere piccola capacità di lavorazione ma dovrebbe trattare grandi volumi di rifiuti organici.

L’avv. Lucia Parchitelli, di Noci, assessore all’Ambiente, Turismo e Cultura. Come concilierà la prospettiva di un impianto di compostaggio a Martucci con le iniziative che dovrà perseguire in ambito turistico-culturale per lo sviluppo di Mola?

In ogni caso, i consiglieri di minoranza nei loro interventi hanno dimostrato di non essere a conoscenza di un atto ufficiale del Comune, firmato dal Sindaco Colonna e dal Capo-settore Ambiente dott. Vito Tanzi, e al quale il Sindaco, tuttavia, non ha fatto alcun cenno nel suo intervento.

Un documento che “Città Nostra” è in grado di pubblicare e che vede una esplicita richiesta da parte del Sindaco e del dott. Tanzi, indirizzata all’ANCI Puglia, per la realizzazione in contrada Martucci di un impianto di compostaggio per i Comuni che fanno parte dell’ARO 8 (Ambito di Raccolta Ottimale): Mola, Conversano, Monopoli, Polignano.

Stupisce, innanzitutto, che un organo di informazione sia in grado di fornire ai suoi lettori tale documento, mentre il Sindaco non ne abbia fatto cenno, e che nessun consigliere di opposizione ne abbia avuto notizia o comunque abbia cercato informazioni puntuali dopo le importanti dichiarazioni del Sindaco sul web e in un’occasione pubblica.

Il nostro giornale ha in ogni caso il dovere di tornare a mettere in guardia sui rischi di un impianto di compostaggio in contrada Martucci:  la carica fortemente odorigena (i cattivi odori, pur con le migliori tecnologie, sono spesso insopportabili a molti chilometri di distanza, come dimostra l’impianto della Tersan di Modugno) di tali apparati di trasformazione dei rifiuti organici sarebbe un ostacolo insuperabile per lo sviluppo turistico del nostro territorio.

E ciò a cominciare da tutte le attività di carattere agri-turistico e ricettivo diffuse nell’agro molese, quasi tutte di elevato livello qualitativo, che probabilmente andrebbero incontro al rischio di chiusura in tempi rapidi, nel caso di trasformazione dell’attuale impianto di biostabilizzazione in un apparato per la produzione di compost.

Ma non solo: ricordiamo che ai tempi del funzionamento a regime della discarica Martucci, i cattivi odori, persistenti e disgustosi, raggiungevano l’intero centro abitato, fin sulla riva del mare.

I consiglieri delle minoranze (in particolare, Delre, Palazzo, Diperna, Daniele e Di Rutigliano) hanno chiesto chiarimenti al Sindaco in merito all’ipotesi di un impianto di compostaggio a Martucci

Realizzare un impianto di compostaggio a Martucci, anche se, come auspica il Sindaco, limitato al bacino ARO 8 (sebbene probabilmente la dimensione debba essere assolutamente più ampia per assicurarne la redditività), segnerebbe la morte di ogni prospettiva di affermazione turistica di Mola ma anche il peggioramento della qualità di vita dei cittadini.

Infatti, gli studi da noi già richiamati in un precedente articolo, spiegano che un impianto di compostaggio non è affatto innocuo e non solo per la forte carica odorigena ma per il rilascio in atmosfera del cosiddetto “bio-aerosol”, composto da sostanze fortemente allergizzanti in grado di sviluppare asma, allergie e malattie respiratorie.

Pertanto, stupisce la lettera ufficiale di proposta del Sindaco per un impianto di compostaggio in contrada Martucci, sebbene il Consiglio comunale non sia stato preliminarmente coinvolto, nè sia stata organizzata alcuna conferenza cittadina per raccogliere il parere dei cittadini, nè, in ogni caso, sia stato realizzato alcuno studio di fattibilità e di impatto ambientale.

E tutto ciò, sebbene da tempo e nella stessa campagna elettorale, tutte le forze politiche e tutti i candidati sindaco (compreso G. Colonna) abbiano dichiarato che a Martucci devono cessare tutte le attività di trattamento dei rifiuti, che il sito deve essere chiuso e bonificato.

Insomma, che Mola ha già dato e che è ora che altre realtà territoriali si facciano carico dell’industria dei rifiuti.

Sono passati pochi mesi, eppure tutto sembra già dimenticato.

Ecco la lettera del Sindaco Colonna che evidenzia all’ANCI Puglia l’opportunità di realizzare a Martucci un impianto di compostaggio:

 

 

 

 

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